Oro E Piombo

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!!! Istruzioni!!!
Chiunque può leggere questa storia, anche se per una visione completa è consigliato essere arrivati al terzo libro, visto che è basato su una ship canon presente in quel volume.

Contesto del what if: Una rivisitazione della mitologia greca e delle figure divine. I personaggi nei dialoghi conservano i loro nomi americani, mentre nella narrazione quelli propri della cultura classica.

In particolare questo what if trasforma e riprende il mito di "Apollo e Dafne". Chi non conosce la storia originale non deve preoccuparsi, gli antefatti sono citati e nel complesso dovrebbe essere tutto chiaro e accessibile (in caso fatemi sapere^^).

Personaggi: Apollo/Drew, Eros/Nicholas, Ade/Ian, Persefone/Alexa

Vi prego di avere pazienza se alcuni dettagli non sono accurati, ma il mio obiettivo non è fare un trattato sul mondo classico, piuttosto quello di regalarvi un what if carino sulla vostra coppia preferita.
Comunque se avete le conoscenze e volete segnalare qualcosa che "non vi torna" potete tranquillamente farlo (anzi, mi fate un favore).

Detto questo, buona lettura~

Un'improvvisa folata di vento si portò via la corona di fiori che Persefone stava intrecciando con dedizione. Adesso le sarebbe toccato ricominciare daccapo pensò con un leggero broncio sul viso. Guardò sconsolata i crisantemi che le erano rimasti, non abbastanza per completare un'altra corona. Aveva scelto i fiori attentamente, in modo che rispecchiassero la personalità del destinatario di tale regalo. Il loro significato infatti l'aveva sempre affascinata per la sua duplicità: sia lutto che gioia. Era la stessa antitesi che vedeva nel dio che la stringeva tra le braccia, all'ombra di un grande albero. Vedeva in Ade la stessa natura di quei petali colorati, una morte piena di vita e cambiamento. E forse era quello che l'aveva fatta innamorare secoli prima. Nonostante lui fosse relegato in un regno che detestava, lo vedeva spesso animarsi di una luce diversa in varie occasioni. Era sempre al suo fianco, seduta sul trono, mentre lui assumeva il ruolo di freddo sovrano dell'aldilà, ma c'era di più in lui, come un continuo evolversi che si agitava nel suo petto.
E lei lo sentiva.
Poteva percepire il suo cuore farsi più leggero ogni volta che nel regno arrivava un bambino; a quel punto il suo ruolo cambiava repentinamente, da sovrano altero a servo di un'anima così innocente.
Era sempre giusto e imparziale, mai affrettato nelle decisioni, ma pronto a adattarsi alla situazione.
Un sorriso le sfuggì sulle labbra, cosa che il suo consorte non poté non notare, affrettandosi a pizzicarle la guancia per dispetto.
-Sei contenta di essere in superficie?- le chiese Ade, per poi rivolgere lo sguardo alla città sottostante.
Il monte Parnaso dominava tutta Delfi, era il luogo perfetto per ammirarla in tutta la sua bellezza.
Era un equilibrio incredibile tra natura e civiltà, in cui le abitazioni sorgevano a contatto con il verde rigoglioso, creando un'atmosfera magica, unica nel suo genere.
Persefone annuì con il capo, allungando la mano per raccogliere uno dei tanti fiori posti tra i capelli, in modo da inserirlo nella nuova corona.

-Siete sempre i benvenuti- esclamò Apollo, dio del sole, avanzando verso di loro.
-Mi piacerebbe esserlo anche sull'Olimpo...- mormorò il re degli inferi con parole taglienti come una lama. Ma non riuscì a finire il discorso, che Persefone lo colpì al fianco in segno di rimprovero. Il rancore era un'ombra che proprio non riusciva ad abbandonarlo, anche a distanza di millenni.
-E noi ti ringraziamo per la tua ospitalità, dio di tutto ciò che è bello-
-Ti prego, chiamami Drew- rispose con un sorriso, mentre i suoi capelli ondeggiavano secondo il verso del vento.
Di recente, infatti, gli dei avevano preso come usanza di servirsi di nomi più terreni nelle conversazioni tra immortali, in modo da relegare i loro sacri nomi solo ai culti umani dedicati alla loro venerazione.
-Invece ho sentito che da adesso dovremmo chiamarti "Pizio"- aggiunse Ade, curioso di sentire della sua ultima avventura.
-Ho semplicemente fatto il mio dovere, Ian- e con la coda dell'occhio rivolse lo sguardo al suo arco, stretto ancora nel pugno.
L'evento era così recente che la stessa arma era ancora bagnata del sangue della sua vittima.
-Sarei lieto di ascoltarti comunque-
Prima che il dio Apollo potesse ribattere, l'aria di pace fu spezzata dal suono di un battito d'ali in fermento.
Gli dei rimasero in silenzio, in attesa del palesarsi della creatura divina, poiché era impossibile scambiare quel suono per un uccello.
Il dio dell'amore, Eros, stava volando per i cieli di Delfi, in cerca di una destinazione per le sue frecce impazienti. Alcune volte quando le maneggiava, sentiva che erano sul punto di scattare, ansiose di colpire il bersaglio. Era spesso costretto a vagare senza fissa dimora, ma per il suo carattere esuberante e vivace non era un problema, gli piaceva essere trascinato dalle emozioni.

Progetto 27||Broken MemoriesWhere stories live. Discover now