Progetto 27||Broken Memories

"Non So Ballare"

!!! Istruzioni!!!
La storia è sconsigliata a chi non ha letto fino al capitolo 15 del secondo libro e vi consiglio per evitare spoiler di fermarvi proprio QUI.

Contesto del what if: Alexa ed Ian sono rimasti a casa di Celine e Chloe e il massacro non è mai avvenuto. Decidono di ambientarsi nel mondo reale e di elaborare un piano per salvare i loro compagni.
La loro vita prende una piega insolita.
~Contenuti forti~

Alexa

-Come diavolo fai a scrivere con questa luce!?-
Colta di sorpresa, chiudo la mia agenda di scatto.
Ero così immersa nei miei calcoli da dimenticare di essere a lavoro. Uno dei tanti.
Vedendomi sobbalzare, Eric mi guarda perplesso.
-Non volevo spaventarti. Cristo, non pensavo nemmeno che fosse possibile metterti paura- e solleva le braccia in alto, in segno di innocenza.
Le luci violette fanno risaltare alcuni aspetti spigolosi del suo viso, solitamente nascosti dalla barba.
-No, è colpa mia, ero distratta- alzo le spalle e respiro a pieni polmoni, e per un attimo fingo di poter far sparire tutti i miei problemi.
Ci sono le tasse dell'università da pagare, tra meno di un mese sarà il compleanno di Celine e in più bisogna comprare un vero condizionatore: in certe ore della giornata fa troppo caldo in casa.
Per questo ho accettato il turno di questa sera.
E il carico di domani. Soprattutto quello. E non sarò tranquilla fino a quando la mia principale entrata economica non sarà al sicuro.
Se dovessi fallire ci rimetterei molto più che qualche soldo, piuttosto qualche dito.

Con questa consapevolezza fissa in testa, riapro il mio quadernetto che istintivamente avevo protetto dallo sguardo di Eric.
Per carità, lui non rappresenta una minaccia, ma il mio sistema di allarme scatta in automatico con chiunque si avvicini troppo.
Questo lavoro mi rende paranoica.
Torno ad osservare le cifre, anche loro colpite dalla luce a LED, per poi scarabocchiare il nuovo appunto prima di dimenticarlo.

In un attimo l'ambiente scuro che mi avvolge, si accende di una luce diversa, sempre soffusa, che proviene da sopra la mia testa.
-Va meglio?- chiede allontanandosi dall'interruttore nascosto tra le bottiglie di alcolici.
Lancio un'occhiata al gruppo di lampade dalla forma allungata che scendono verso il bancone, evidenziandone la posizione.
-Meglio, grazie- finalmente posso vedere che cosa sto scrivendo.
7241515003

-Sta per arrivare della merce?-
-Sai che non posso dirtelo, Eric. Non riguarda il locale, comunque-
Distolgo lo sguardo dalle pagine per guardarlo meglio.
Non sembra un traditore, ma non deve necessariamente esserlo per farle la spia. La gente che lavora qui è disperata, senza un posto dove andare, piena di debiti, ed è l'ambiente peggiore per farsi degli amici.
Non penso che potrebbe veramente compromettere il mio lavoro, è solo un barista, ma preferisco stare attenta.
Se la Base mi ha insegnato qualcosa è che la curiosità è pericolosa, non solo per te, ma anche per chi ti sta intorno.
Lui scrolla il capo lasciando cadere il discorso per continuare a pulire i bicchieri con un vecchio straccio.

Ritorno ai miei calcoli, controllando che tutto sia al suo posto. E ogni volta che mi immergo in questi numeri, in questo codice che io ho creato, è come mi rinchiudessi in una botte di ferro, non esiste nient'altro per qualche minuto, il tempo necessario a completare il messaggio.
Ian scherzando dice che gli faccio paura, ma che il mio codice è a prova di bomba, quindi dovrei smetterla di essere così sospettosa.
Anche sporgendosi per leggere, Eric o chiunque altro, non capirebbero nulla della schiera di numeri che gli si presenterebbe davanti.
È stato creato da me per rispondere solo alla mia logica.
Anche se il mio compagno alcune volte si diverte a decodificarlo come se fosse il gioco di un giornalino.
Gli ho già detto che è pericoloso che lui sappia quelle informazioni, ma Ian continua a ribattere che sono solo una pedina, non il capo di un'organizzazione criminale, e poi, una volta che il carico è arrivato a destinazione, che importa dei dati? Lo avranno già fatto sparire.