Severus Piton

Começar do início
                                    

S: non cambi mai tu eh?

Io con la bocca piena

T/n: che intendi dire?

S: rimarrai sempre una piccola nana mangiona.

T/n: ehi non è vero!

Gli tirai un leggero cazzotto sul braccio, così per scherzare e poi gli sorrisi, lui mi sorrise, ci fu un gioco di sguardi e la mattina dopo ci ritrovammo nudi sul suo letto, dopo una notte passata a fare l'amore.

T/n: ti amo Severus, non ho mai smesso di amarti.

S: nemmeno io piccola nana.

E lì, beh lì ci rimettemmo insieme.

~sei anni dopo~

~Severus pov's~

Sono tranquillamente seduto su una poltrona in salotto a leggere un libro.
Mi sento chiamare ripetutamente così mi alzo, poggio il libro sul tavolino e mi dirigo verso la dolce e soave voce che mi chiama. Apro la porta della cameretta della mia piccola peste. Faccio un inchino e dico in modo teatrale

S: sua maestà, mi voleva vedere?

N/f (nome figlia): papà! Mi racconti una favola?

~T/n pov's~

Passo davanti alla camera di mia figlia e la sento chiedere a mio marito di raccontarle una favola. Sono curiosa di sentire cosa le racconterà, così mi appoggio allo stipite della porta e incrocio le braccia al petto.
Anche se non lo vedo in viso so che sta pensando a fondo, non è un tipo da favole.
Nostra figlia si accorge della mia presenza, mi sorride però non dice niente.

S: ci sono!

N/f si mette sotto le coperte con il suo orsacchiotto di peluche che ha da quando è nata e Sev inizia.

S: c'era una volta u...

N/f: papà non sai raccontare le favole!

S: perché?

N/f: devi iniziare con "c'era una volta, tanto tempo fa"!

S: ma la favola è mia e quindi la racconto come voglio!

Si lanciano sguardi di sfida e poi Severus si mette a ridere come un bambino. Sorrido nel vedere la scena, così piena di spensieratezza.

S: c'era una volta, tanto tempo fa, un principe molto brutto e cattivo, la sua anima era nera come la pece, macchiata dai tanti omicidi che aveva commesso. Sì era costruito un alto e solido muro intorno al cuore, non lasciava trasparire emozioni, niente di niente. Ma non era stato sempre in questo modo, diventò così dopo che la ragazza che l'aveva amato e gli aveva rubato il cuore, glielo aveva anche spezzato. Lui l'aveva amata tanto, e nonostante l'accaduto l'amava ancora. Per un periodo le cose tra loro non funzionavano più così si lasciarono. Quando il principe seppe che la donna da lui tanto amata ora amava uno dei suoi nemici, diventò un mostro, un uomo spietato e ancora più freddo e distaccato. Così appariva all'esterno, ma dentro di sé voleva morire, voleva farla finita ma non l'avrebbe data mai vinta a quel suo pensiero. Dopo alcuni anni rivide la ragazza, che ormai era diventata una bellissima donna. Quando la rivide provò le stesse sensazioni di quando l'aveva vista per la prima volta, sentiva le farfalle nello stomaco, non ragionava più lucidamente e il cuore, quel cuore che per tanto tempo era diventato di pietra, riprese a battere forte, così tanto che quasi sentiva uscirlo dal petto. I due col tempo si riconciliarono, riscoprirono la complicità e l'amore l'uno per l'altro, quell'amore che anni prima colmava il loro cuore. Realizzarono il loro sogno, si sposarono ed ebbero una bellissima bambina che amarono tanto, fino all'ultimo. Fine.

Io ho le lacrime agli occhi, mia figlia è incantata dal racconto e Severus, sentendo un piccolo rumore provenire da me, si volta e viene ad abbracciarmi.

T/n: è la storia più bella che io abbia mai ascoltato.

Dico tra un singhiozzo e l'altro. Severus mi lascia un bacio sulla fronte e mi accarezza la schiena.

S: è la nostra storia.

Andiamo da nostra figlia che intanto si è addormentata, le rimbocchiamo le coperte e andiamo in camera nostra.
Io mi stendo sotto le coperte e leggo un libro, mentre Sev si cambia e mi raggiunge sotto le coperte una volta comodo mi avvolge le spalle con un braccio.

T/n: molto bella la favola di prima.

Dico senza alzare lo sguardo dal libro.

S: ovvio che è bella, è la nostra!

Ride e io lo seguo a ruota.

T/n: credo che fra un po' di tempo la dovrai raccontare spesso...

S: perché?

Mi guardo la pancia e l'accarezzo. Lui ci mette un po' a capire, ma poi vedo che gli si illumina il volto e gli occhi gli diventano lucidi.

S: sei incinta?

Annuisco e intreccio la mia mano alla sua. Lui si abbassa all'altezza del mio grembo e inizia a lasciarci dei piccoli bacini.

S: ehi amore, sono il tuo papà! Non vedo l'ora che tu nasca.

Gli accarezzo una guancia e sorrido per il fatto di vederlo così tenero.

S: beh...credo che dovrò cambiarla anche un po' la favola, ahahah.

Lo bacio con dolcezza e ci addormentiamo abbracciati.

Fine ❤️






Scusate per l'enoooooorme ritardo ma  per continuare a scrivere il libro volevo aspettare la fine della scuola, poi dopo scuola sono andata al mare quindi non ho avuto tempo. Spero vi sia piaciuto l'immagina, fatemelo sapere lasciando una stellina e se volete anche un commento.

Baci Giulia 😘

~Immagina i Malandrini~Onde histórias criam vida. Descubra agora