desiderata

11 4 0
                                    

Devo ammettere che a volte sono io stessa a giudicare il mio essere: come appaiono fisicamente, come mi vesto, come mi pongo con gli altri, gli errori che compio nei confronti degli altri, eppure a volte mi arriva proprio quel colpo di grazia che mi butta giù definitivamente, che mi manda nella più completa paranoia e che tartassa la mia vita incessantemente.

Il fatto di non sentirmi desiderata, probabilmente è più o meno un problema che attanaglia chiunque abbia una poca autostima di sé, ma questo significa che faccia meno male.

E per desiderata non intendo solamente in ambiti sessuali e fisici, ma anche romantici ed emotivamente coinvolgenti.
La maggior parte delle volte mi pare quasi che alle persone non piaccia quello che sono, dentro e fuori, e sapeste quante volte mi è stato ripetuto implicitamente che non ero abbastanza.

Ero troppo più, ero troppo poco, ero troppo un forse nella testa di qualcuno e tutto questo carico di incertezza che le persone hanno sempre riversato su di me mi ha fatto semplicemente capire che probabilmente io non sono una persona desiderabile, in nessun ambito, sentimentale o sessuale che sia.

Il sentirmi rifiutata è un pugno nello stomaco per me, è sempre stato così fin da piccola, perché alla fine neanche il mio aspetto è mai stato particolarmente piacente, per lo meno non abbastanza da suscitare l'interesse di qualcuno.

Il punto è che, il sentirmi rifiutata per il mio essere, invece, è qualcosa che mi ferisce molto di più, mille volte di più, e trasformo il dolore che ne ricavo in altro dubbio, in altra incertezza sul mio valore. Basta una parola e la gola mi si chiude.

Pensandoci, mi ricordo che molte persone addirittura si vergognavano nel farsi vedere in giro con me, e questa cosa in un certo senso ha confermato la mia teoria.

In ambito sentimentale ho avuto pochissime relazioni, ma se devo essere onesta io non ho mai lasciato nessuno. Mai. Davo fiducia ad un sentimento che io donavo e che alla fine non mi veniva ricambiato, e se sì, mai completamente.

A volte posso arrivare a donare l'anima per una persona che amo e non me ne vergogno, perché credo nell'amore, credo nei sentimenti che due persone possono provare e costruire insieme, ma il vedere di continuo, ad un certo punto, il mio cuore spezzato all'uscio della porta è diventato quasi insostenibile, ed io non riesco a non pensare a tutte le cose sbagliate in me.

Non ho scelto io di essere così, di avere un certo carattere o certi stili di vita, come non ho scelto di nascere con un naso a patata, le guance enormi, il grasso di troppo e l'acne sul viso.

Molti dicono che amare ed essere amati siano due cose totalmente diverse, io invece ho sempre pensato che una cosa conseguisse l'altra:
Se sono amata, amo di conseguenza e si crea un rapporto di equilibrio tra il dare e il ricevere.
Se invece l'amore e il desiderio mancano, ecco che istantaneamente anche dalla mia parte l'emozione scompare lasciando spazio ad una profonda amarezza.

È così difficile amarmi?
Nonostante i miei innumerevoli difetti, trovo impossibile che ogni volta che apro il mio cuore a qualcuno questo decida di abbandonarlo. Perché è così che mi sento in questo periodo, totalmente abbandonata, e non ho la minima idea di cosa fare per riempire il vuoto che sento nel mio cuore...

Vorrei davvero avere abbastanza fegato per non pensare a quanto male mi provochi la consapevolezza che ho fallito, e che non sono riuscita a farmi amare come avrei potuto.
Mi dispiace tanto...

all the words i didn't write.Where stories live. Discover now