Help||Harry Styles.

Capitolo 41

"Oh bene...ti stavo aspettando...sai tutta la storia giusto?"annuisco alzando il capo.
"Si..."mormoro.
"Seguimi..."lo seguo mentre una sacco di ragazze gli girano intorno, sono completamente nude.

Mi fa entrare nel suo ufficio e chiude la porta a chiave, ho paura e vorrei che ci fosse Harry qui con me ma non posso vivere la mia intera vita scappando...non posso e non riesco.

"Oggi non faremo nulla...ti dirò solo le regole e i doveri"faccio una smorfia.
"Tutto chiaro?"sospiro.
"Si..."prendo un cumulo di fogli e me lo mette davanti.
"Se vuoi può tranquillamente leggere...se no ti posso dire io tutte le regole e i doveri..."annuisco spingendo i fogli verso di lui.
"Bene...la prima regola è...non puoi chiamare nessuno e non puoi vedere nessuno"alzo un sopracciglio.
"La seconda regola è che devi ubbidire senza dire un 'ma'..."annuisco serrando le labbra.
"Hai solo due ore libere al giorno e puoi organizzarle come meglio credi.."
"Mi devi chiamare signore...mai Mike o con altri nomi...a patto che te lo chieda io..."annuisco.
"Devi vestirti come dico io...senza obiettare..."sospiro.
"Gli ordini sono ordini..."sorride maliziosamente.
"Chiaro?"
"Si signore..."fa un leggero cenno con la testa e mi guarda.
"Oggi ti concedo la giornata libera...e una sola telefonata al tuo amato Harry...deciderò in seguito quanto potrà durare..."sospiro alzandomi.
"Bene...signore posso farla adesso questa telefonata?"annuisce porgendomi il suo telefono.
"E potrei avere un po di privacy?"annuisce uscendo e continuandomi a guardare.

Digito il numero e dopo due squilli Harry risponde.

"Brutto pezzo di merda! Cosa hai fatto a Charlie?! Giuro che vengo lì e ti stacco la testa!"sussulto.
"Harry sono io..."sento i suoi respiri calmarsi.
"Charlie?"serro le labbra mentre le lacrime scendono.
"Si sono io, mi ha dato il permesso di chiamarti...devi mantenere la promessa Harry...mi ha detto le regole e i doveri...e oggi mi lascia la giornata libera..."singhiozzo.
"Dio...cazzo Charlie! Non puoi!"sento frantumarsi un altro oggetto.
"Harry hai deciso di rompere la casa a tua madre?"ridacchio mentre piango.
"No Charlie..."rimaniamo in silenzio ad ascoltare i nostri respiri finché Mike entra dicendomi che il tempo era scaduto.
"Ti amo Harry ora devo andare...addio..."chiudo la telefonata dandogli il telefono a Mike.
"Perfetto...sono contento che non hai detto ad Harry che sta sera ti scopo..."sorride.

Mentre io spalanco leggermente la bocca e indietreggio.

"Non l'avevi detto..."mormoro.
"Beh...non ti ho detto molte cose Charlie...ora vai con Janette ti accompagnerà nella tua stanza privata...buona fortuna..."sospiro mentre lui mi spinge fuori dal suo ufficio.

Tutta questa storia è assolutamente ridicola...fino a stamattina ero nel letto tra le braccia di Harry, fino a ieri sera stavo facendo l'amore con Harry...e ora sono costretta a ubbidire ad ogni ordine e regola che mi viene data.

Sono completamente terrorizzata per sta sera, ma io a costo di morire devo rimanere intatta o meglio rimanere con il solo tocco di Harry perché solo lui mi ha toccata...e non voglio vendermi così facilmente...

"Emh..."una ragazza dai capelli viola mi sorride gentilmente porgendomi una mano che accetto stranita.
"Sono Janette...tu devi essere Charlie?"annuisco silenziosamente.
"So che sarà strano all'inizio ma ti ci abituerai..."scuoto la testa fermandomi.
"Io sono qui per un patto...intendo morire non voglio che quel lurido mi tocchi...solo-"mi fermo mentre Janette inclina la testa come i cani e mi guarda curiosa.
"Solo?"è la cosa giusta dire la mia identità? Dire a tutte che sono la fidanzata di Harry? Mi complicherebbero la vita tutte.
"Solo il mio fidanzato mi può toccare...quello schifoso depravato non potrà fare nulla se non uccidermi..."Janette trattiene il fiato.
"No...lui lui ne è capace..."alzo le spalle.
"Ho già detto addio al mio fidanzato...il mio cuore è stato già distrutto...mi aiuterà solamente..."sospira accompagnandomi nella mia stanza dalla porta rossa.