Capitolo 3

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5 Aprile

"MAETTRO 'TILES!"

"Ehi, Tommy! Bentornato! Come stai? Ciao Derek."

"Ciao Stiles. Ehi, non rispondi al maestro? PErché ti nascondi?"

"...cusa, maettro."

"Ehi, ometto, per cosa ti stai scusando?"

"Io ho detto a te bai bia e...cusa. Quetto è pe tte."

"Non devi scusarti, ma questo lo accetto volentieri! Cos'è?"

"Api! Apli!"

"...Oooooh! Ma che meraviglioso lupetto! L'hai scelto tu?"

"Tì! Con papà e ha pagato lui pecchè io non ho i toldini. Ti piace?"

"Certo che mi piace! Mi piace tantissimo! Ci dormirò insieme!"

"Mpf..."

"Ehi, ridi di me, lupacchiotto?"

"Tì! Tu tei gande e dommi coi pupatti?"

"Certo che sì! Mi piacciono tanto i pupazzi! Entriamo in aula dagli amichetti?"

"Ti! Ciao Papà!"

"Ciao tesoro, ci vediamo più tardi. Ciao, maestro."

"Ciao Derek!"


22 Aprile

- Chiamata da Stiles a Derek

"Pronto?"

"Derek, sono Stiles."

"Tutto bene? Thomas non si sente bene?"

"Oh, no. Solo che, beh...Ha dato un morso a Josh, sulla mano."

"Oddio, gli ha fatto male?"

"Pochino? PErò sta bene. Solo che Tommy credo si sia spaventato e ora non vuole uscire dall'armadietto. Appena cerco di aprirlo, mi urla contro. Puoi venire?"

"Sì, certo. Prendo un permesso a lavoro e sono lì, dammi al massimo mezz'ora."

"Va bene, stai tranquillo, succede con i bambini. Ah, c'è anche la mamma di Josh."

"Sì, certo, si. Arrivo subito, grazie."

"E di che."





"Eccomi, Buongiorno."

"Buongiorno Derek. Lei è Jennifer, la mamma di Josh."

"Salve. Le chiedo scusa per mio figlio, non aveva mai morso nessuno prima d'oggi. Sarà sicuramente in punizione. Come sta suo figlio?"

"Sta bene. Abbiamo disinfettato ed è tornato a giocare con gli altri bimbi. Sono piccoli, può succedere, Derek, ma accetto le sue scuse."

"La ringrazio. Stiles, dov'è Tommy?"

"Lì, vieni."





"Ometto? Sono papà, posso aprire?"

"NO!"

"Ehi, dai, non puoi startene chiuso lì per sempre."

"E invece tì! Sei labbiato!"

"Sì, sono un po' arrabbiato, ma so che non lo farai più perché sei un bravo bimbo. Dai, vieni fuori."

"Ehi, dai, smettila di piangere."

"Papà, io... io non me ne tono accotto! Lui ha peso la mia mela e...Papà!"

"Ehi, shhh...shhh...Non piangere. Il tuo amichetto sta benone."

"Boglio andare a casa, papà..."

Sei felice, papà? | SterekWhere stories live. Discover now