01

20 7 0
                                    

Capitolo uno
↠Crystal↞

Ho sempre avuto difficoltà a dormire. In realtà, stando a quello che mi è stato raccontato, tutto ebbe inizio dalla morte di mio padre, ma quando morì avevo solo cinque anni, perciò soffro di insonnia da praticamente tutta la vita. Di conseguenza, quando riesco ad addormentarmi profondamente e vengo svegliata, mi irrito notevolmente.

«Buongiorno dolcezza» mormora Cole, lasciando una scia di baci sulla mia spalla scoperta. Infastidita, borbotto qualcosa di indefinito e mi sposto. «Sai cosa adoro? Il sesso mattutino.»

Mi costringo ad aprire gli occhi impastati di sonno, lasciandomi sfuggire uno sbuffo. «Sai cosa adoro io? Non essere svegliata.»

Mi tiro su, recuperando il reggiseno dal comodino per poi infilarlo. Gli slip, fortunatamente, li ho indossati prima di addormentarmi.

«Come siamo acide» commenta senza smettere di guardarmi.

«Ormai dovresti averlo capito» rispondo, stiracchiandomi tra le coperte.

La verità è che odio perdere tempo e di conseguenza ho ben poco interesse nel perdermi in inutili convenevoli come coccole post sesso e chiacchere mattutine. Inutili, ovviamente, se si tratta di persone come Cole, con cui l'unica cosa che ho da spartire è qualche ora di sesso.
Il sesso occasionale fa ormai parte della mia routine, ma odio condividere il letto con qualcuno e ritrovarlo accanto a me la mattina dopo. Se fosse per me caccerei tutti subito dopo aver finito.
Ho sempre vissuto il sesso molto liberamente. Non credo che per farlo siano necessari sentimentalismi, le uniche regole da seguire sono il consenso di ambe - o più - parti e la voglia di farlo. Il sesso è libertà, è una valvola di sfogo, è divertimento. Niente di più, niente di meno.

«Io devo andare in bagno, se hai bisogno c'è un altro gabinetto in lavanderia. Quando torno sarebbe carino se tu fossi già andato via, e non fare cazzate, tanto Jacob è di là» dico, saltando giù dal letto.

«Crystal Evans, sei la donna perfetta» gongola, mandandomi un bacio volante.

«Sì, sì. Ci si vede in giro, eh?» lo saluto in maniera sbrigativa per poi sgattaiolare in bagno.

Dopo aver fatto una doccia rigenerante ed essermi vestita alla meno peggio, vado in cucina per fare colazione e mi accorgo con grande piacere che Cole è effettivamente andato via.
Seduto al tavolo, mio fratello sta bevendo la sua solita tazza di caffè amaro, accompagnato da qualche biscotto.
Non riesco a capire né come faccia a bere quella brodaglia al gusto di morte, né come faccia a mangiare così poco per colazione.
Gli do il buongiorno e mi accingo subito a riempire la mia tazza di Nemo con una manciata di latte freddo e i miei cereali preferiti, i Lucky Charms. Non contenta, recupero anche un muffin banana e noci avanzato da ieri. Imbottirmi di zuccheri mi aiuta ad affrontare la giornata.

«Non posso credere che tu vada al letto con quel coglione di Cole. L'altro giorno ha fatto un casino perché credeva che qualcuno gli avesse rubato il casco, ma in realtà l'aveva dimenticato a casa» Jacob spezza il silenzio, scuotendo la testa, decisamente contrariato.

«E quindi? Mi interessa il suo cazzo, non il suo QI più basso della media» rispondo, non riuscendo a trattenere una risata. Jacob ride con me, pur mantenendo un'aria schifata.

Se esiste qualcuno con una vita sessuale più attiva della mia, quello è sicuramente mio fratello, e la cosa non mi stupisce affatto. Spalle larghe, corpo muscoloso e ricoperto di tatuaggi, capelli neri e occhi verde scuro, contornati da ciglia lunghe e folte. Per non parlare dell'aria da bello e dannato che emana senza neanche farlo apposta. Le ragazzine gli muoiono dietro mentre io mi limito ad insultarlo, giudicando il suo aspetto da carcerato.

Gold Rush Where stories live. Discover now