1 sogni...

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Non sapevo come fossi finita li, ma ora ero li: una radura di apriva davanti a me, piena di fiori rigogliosi e profumati, alberi stupendi... la tentazione che provo nel buttarmici a capo fitto è fortissima... alzo lo sguardo al cielo,senza nuvole... ma d'improvviso esso di rabbuia, mi guardo in giro:ombre iniziano a saettarmi ai lati,io mi guardo in giro senza sosta, la radura stupenda é ora un deserto... inizio a correre senza fermarmi...

"Mack! Mack!" Aprii gli occhi d'improvviso guardandomi in giro... sono nella mia stanza.
"Mack?" Mia mamma mi stava chiamando dalla porta.
"Si?"
"La colazione é pronta."
Annuii ributtandomi sotto le coperte.
Era di nuovo lunedi, la scuola ricominciava oggi. Il 15 settembre.
Indossai un paio di jeans a vita alta corti e un top e una camicia sopra, me la allacciai con una cintura (almeno finché non fossi arrivata a scuola).
Mio fratello e mia sorella (gemelli ma per niente simili) mangiavano i loro cereali in silenzio mentre la mamma cucinava le uova, papà come sempre leggeva il giornale capotavola.
"Buongiorno!" Dissi stiracchiandomi.
"Pensi di andate vestita così a scuola?" Mi chiese papà abbassando il giornale.
"Si, che c'è di male?"
Papà fece per parlare ma la mamma gli poggiò una mano sulla spalla e sorridendo disse:"nulla, vieni a fare colazione."
"Ciao mostri." Dissi sedendomi e scompigliando i capelli a Matt e Isabel.
Isabel era mora con gli occhi quasi neri, mentre Matt aveva i capelli color nocciola e gli occhi grigi... erano completamente diversi nel carettere e nell'aspetto: Isa era più estroversa e agitata, mentre Matt era più calmo, ma assieme erano delle pesti. Oggi iniziavano il primo giorno di elementari.
"Ciao Mack!" Disse Isa ridendo.

"Ensiiiiiiiii!!!!!!! "
"Jo!!!!!!" Jonah, il mio migliore amico mi stava venendo incontro dal cancello della scuola.
Salutai papà e chiusi la portiera:"ricordati di prendere i tuoi fratelli e poi di chiamare la nonna. Oggi vi prepara il pranzo lei."
"Si, ciao." Corsi ad abbracciare Jonah.
Ero felice di rivederlo siccome aveva passato tutta l'estate in Norvegia dai suoi nonni.
I suoi capelli neri ricci mi inondarono a faccia e le sue braccia mi strinsero forte.
Chiusi gli occhi abbracciadolo e inspirando il suo profumo simile alla menta.
"E a me niente? " mi girai e Kimberlie ci stava guardando con le braccia aperte.
Le corsi incontro senza dire niente e la abbracciai forte.
"Ehi!" Disse lei quando anche Jonah ci abbracciò.
Era una cosa bellissima trovarci li, tutti assieme felici, ma come tutto anche questo finisce... la campanella suonò.
Jonah entrò nella classe di francese mentre io e Kimberlie in quella di storia.
"Allora, che facciamo dopo?"
"Nul..." mi bloccai quando vidi entrare un ragazzo moro, capelli lisci, occhi azzurri e fisico perfetto dalla porta...
Kimberlie mi diede una gomitata e io la guardai"che c'é?"
"Lo guardi come fosse Dio!"
Scoppiai a ridere e mi sedetti nella terza fila.
Il ragazzo mi superò e si sedette la fila dopo.
Kimberlie emise un ulalato e io ridendo le tappai la bocca: "smettila! "
"Dai, dopo da me o da te?"
"Non so... da me?"
"Okay." Disse lei mettendo il telefono in silenzioso.
"Oppure potremo andare al parco così viene anche Jon, è da tanto che non lo vediamo... "
"Lo so... per me è uguale, tanto devo passare da te comunque. "
Il prof entrò e il silenzio calò nella classe.
La lezione fu noiosa, la prof ci chiese i nomi e poi iniziò a spiegare il Paleolitico.
"Ti sta guardando." Disse Kim sorridendo.
"Chi?"
"Il tipo nuovo! Per me gli piaci. "
"Ma se è appena arrivato !"
"Signorine, avete qualche problema? "La prof ci interruppe, Kim negò e io guardai il libro.

playing games with demonsWhere stories live. Discover now