Oggi è stato probabilmente il giorno più brutto della mia vita. Oggi, venerdì 7 maggio, una goccia ha fatto traboccare il vaso che così accuratamente avevo cercato di svuotare più volte, ma che, non so come, non si liberava mai.
É iniziato tutto a settembre, quando ho cominciato una nuova avventura, il liceo. Mi sono subito trovata bene, ho conosciuto molta gente simpatica e accogliente. Mi sono ritrovata in classe con la mia migliore amica Lucia, che veniva con me alle medie. Insieme ci siamo fatte coraggio e abbiamo cominciato a coltivare nuove amicizie.
É il primo giorno di scuola e come sempre, io sono in ritardo. Entro in classe alla velocità della luce, mi siedo nel primo posto libero che vedo, dietro di me c'è seduto un ragazzo, capelli neri, occhi azzurri. Lo saluto e lui mi risponde timidamente :"Ciao...".
Dopo le lezioni torno a casa, mi scrivo un po' con Lucia e poi comincio a fare quei pochi compiti costituiti da temi su chi sono e su cosa voglio fare, classici da primo giorno di scuola in un nuovo istituto.
Questo mio "tran tran" giornaliero dura finché non inizio a vedere i miei amici al pomeriggio.
Dopo qualche mese le cose con Lucia iniziano a degenerare, lei mi ignora e io mi infastidisco anche per le più piccole cose. Allora faccio amicizia con un altro ragazzo della mia classe, Matteo. Ha i capelli e gli occhi scuri. Lui, anche se probabilmente aveva migliori cose da fare, cerca di salvare la mia amicizia con Lucia.
Ma non è stato il mio "periodo buio" con lei ha far traboccare il vaso, sono state tutte le conseguenze di quel periodo. Tutto quello che è venuto dopo.
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Una Questione di stabiltà
General FictionCaterina, una quattordicenne, dovrà destreggiarsi tra nuovi amori e amicizie, cercando di raggiungere il suo :"E vissero per sempre felici e contenti".
