• Cap.1 •

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Frugavo come al mio solito nella stanza di Meryjane,il pomeriggio era sempre una noia mortale e quella era l'unica cosa che riusciva veramente a distrarmi. Girai la chiave nella serratura ormai arrugginita ed entrai. Nella stanza si percepiva un'intenso profumo di rose,mia sorella amava spruzzarne un goccio in ogni angolo prima di uscire di casa. Io continuai a farlo al suo posto di nascosto anche dopo la sua morte. Meryjane se ne era andata ormai da due anni,un anno dopo mio padre. Morì in un incidente stradale quando aveva solo 25 anni. Mia madre ne soffre ancora,e non riesce più ad amarmi come faceva prima. Meryjane era tutto per lei.

Spostai degli scatoloni color zenzero che erano accatastati l'uno sull altro vicino lo specchio. Ero in cerca di qualcosa,qualcosa che mi ricordasse Meryjane e che le era appartenuto. Nulla di preciso,mi sarebbe bastata anche una foto in cui sorridesse. Ricordo di averla vista sorridere raramente in tutto l'arco della mia vita con lei.

Entravo tutti i giorni in quella stanza,lì mi sentivo davvero bene. Era per metà vuota,e per metà piena di oggetti impacchettati e riposti alla rinfusa. Tutti avvolti in una carta color zenzero,come gli scatoloni. La polvere padronava ogni mobile che si trovasse nei paraggi,e io mi divertivo a fare disegni stravaganti sfiorando con le dita i mobili in ciliegio.

Finché,il mio sguardo venne rapito da un pezzo di legno fuoriuscente da una scatola. Mi avvicinai e mi misi in ginocchio sul pavimento color bronzo. Era il pavimento piu bello della casa,mamma lo aveva riservato solo a Meryjane.

Aprii la scatola strappando il nastro adesivo che la teneva ben chiusa. Piu ne toglievo,piu ne trovavo. Una volta tolto tutto il nastro adesivo spalancai la scatola e con mio stupore vi trovai una marionetta dentro.

Meryjane non era un tipo da bambole o giocattoli,so che da bambina li odiava,per questo mi stupii.

Sollevai la marionetta dalla carta appallottolata che le era sottostante,passai il palmo della mano su di essa per togliere il velo di polvere che le avvolgeva il volto paonazzo.

Era una bella marionetta,una di quelle dipinte a mano,e aveva un piccolo fiore dorato dipinto con estrema precisione sotto l'occhio sinistro. Gli occhi erano enormi,e di un colore misto tra verde chiaro e giallo ocra. Le palpebre altrettanto enormi,sollevavano delle ciglia di media lunghezza fatte di materiale sintetico. Le labbra erano rosse e sottili,con una luce particolare che era visibile sul labbro inferiore. Le guance rosee rendevano il volto dolce,anche se trovavo le marionette,di per sé comunque inquietanti .

Decisi di prenderla,richiusi la scatola in fretta lanciandoci dentro la carta appallottolata e il nastro adesivo che avevo tolto precedentemente e mi alzai da terra. Con la marionetta sottobraccio mi diressi verso la porta e me la lasciai chiudere alle spalle. Feci un giro di chiave nella serratura e tornai in camera mia.

Poggiai la marionetta sulla mensola vicino le altre mie bambole,stanca precipitai la testa sul cuscino in piuma d'oca e crollai in un sonno profondo.

Sognai Meryjane quel tardo pomeriggio,sognai che era accanto a me,seduta sul letto che mi sorrideva. Era bella,lei è sempre stata bella. Ricordo che quando ero piccola mi regalò un paio di orecchini a forma di coccinella,mi disse che mi avrebbero portato fortuna,ma a quanto pare lei ne avrebbe avuto piu bisogno di me.

Il sogno terminò di colpo e mi risvegliai,mi rigirai nel letto strusciando tra le lenzuola per altri cinque minuti e poi spalancai finalmente le palpebre del tutto.

Poggiai i piedi sul pavimento freddo è mi incamminai verso il bagno. Sentii un brivido lungo la schiena per la mia brutta abitudine di camminare scalza. Arrivata al bagno mi sciaquai il viso e ritornai in camera. Afferrai la marionetta facendo oscillare le altre bambole che erano vicino ad essa,ma non troppo da farle cascare. Mi sedei alla scrivania e poggiai la marionetta davanti a me per osservarla. In fin dei conti aveva qualcosa di affascinante.

Restai li a guardarla per un ora finchè dietro il vestito di essa non trovai un piccolo taschino,probabilmente cucito dopo, ulteriormente. Lo aprii e vi trovai una piccola chiave dorata,lo stesso oro intenso del fiore dipinto sotto l'occhio sinistro. Era una chiave troppo piccola per aprire una porta,quindi pensai a un portagioielli in cristallo o meglio ancora ad una cassaforte. Era stata perforza  Meryjane a nasconderla lì,nel taschino blu.

Fantasticai su cosa potesse aprire,per scoprirlo dovevo frugare ancora tra gli oggetti di Meryjane,ma mamma era in casa e se mi avesse visto entrare in quella stanza si sarebbe infuriata. Aspettai così il giorno dopo,rimisi la chiave al suo posto,la marionetta sulla mensola e tornai a fare le solite cose da ragazza di 15 anni.

Non vedevo l'ora che arrivasse il giorno dopo. Nell'ansia dell'aspettare infilai due cuffiette nelle orecchie e mi abbandonai a me come ero solita fare.

"Addio mondo."

Meryjane.Where stories live. Discover now