epilogo

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sì, dovevo pubblicare dieci giorni fa. nON GIUDICATEMI OKAY, sono pessimx.

 nON GIUDICATEMI OKAY, sono pessimx

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aprile 2021

Le mani di David tremavano mentre la penna scivolava sul foglio di fronte a lui. Erano passati diversi mesi dalle loro prime uscite e, nonostante ormai fosse praticamente abitudinario per entrambi chiedere all'altro di passare del tempo insieme al parco o fuori dalla piscina, il cuore del biondo batteva come non mai ogni singola volta che doveva in qualche modo confrontarsi con Mick.

L'altro era spontaneo e appariva completamente leggero, libero di esprimere il proprio essere e privo di qualsiasi filtro, e questa era una caratteristica che gli invidiava tantissimo.

Nonostante a quel bacio fuori dalla piscina ne fossero seguiti altri - un semplice scontrarsi di labbra, un accarezzarsi molto timidamente per salutarsi -, in nessun modo i due erano usciti dalla sfera amichevole. Gli abbracci erano frequenti, le mani intrecciate praticamente istintive e i baci un'abitudine ogni volta, ma quelle farfalle che volavano nello stomaco di David non si erano mai trasformate in una vera e propria dichiarazione di amore o in un fidanzamento.

Apprezzavano l'uno la presenza dell'altro, passavano ore a parlare di qualsiasi cosa e si facevano compagnia quando la pandemia rendeva la situazione eccessivamente pesante, ma non avevano mai parlato apertamente dei loro sentimenti.

Esattamente per questo motivo David teneva tra le dita una penna stilografica che scriveva sulla carta delle eleganti parole innamorate. Aveva fatto un sogno terribile quella notte, nel quale Mick si fidanzava con la sua migliore amica a causa della costante reticenza di David nell'affrontare l'argomento, e lo aveva preso come un segno. Doveva dichiararsi, o avrebbe perso una delle migliori occasioni che avesse mai avuto.

"Mi faccio una doccia e arrivo sotto casa tua, tesoro" aveva scritto Mick pochi minuti prima, quando David gli aveva chiesto un incontro. Queste semplici parole avevano incrementato eccessivamente l'ansia nel suo animo, accelerando il battito cardiaco e aumentando la sudorazione delle sue mani sottili.

Appoggiò la stilografica nel portapenne e rilesse ciò che aveva scritto, deglutendo. Si sentiva stupido e infantile, ma non aveva trovato un altro modo per mostrare ciò che provava per Mick, e nonostante l'ansia e la paura il pensiero principale nella sua mente era il fatto che non si sarebbe fatto scappare quel ragazzo, crollasse il mondo.

Caro Mick,
so che sono di fronte a te e che potrei benissimo dirti queste parole a voce, ma ogni volta che ti vedo tutto mi muore in gola e perdo qualsiasi fiducia in me stesso - mi sento stupido, banale, come se fraintendessi ogni nostro gesto e ne elevassi eccessivamente l'importanza.

Scrivere mi sembra l'unico compromesso accettabile: mandarti un messaggio non potrebbe mai sostituire un pezzo di carta, e le mie parole non riuscirebbero ad uscire, direi cose stupide e senza senso che ti farebbero solo allontanare.

you're the best thing about me - The Rolling Stones [completa]Where stories live. Discover now