-XXXII-

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Sam's pov

Ava mi ha fatto fare una doccia così che potessi sistemarmi. Viene da me e mi porge una felpa.

La indosso.

Ava: poi riportala a Noah
Sam: è sua?
Ava: si la lascio qui da Ben una volta
Sam: ma io non posso vedere Noah
Ben: veramente i due si sono lasciati
Sam: che cavoletti di bruxelles stai dicendo?
Ben: beh in poche parole hanno litigato
Sam: ed io sono il motivo della litigata?
Ben: beh più o meno
Sam: vado da lui
Ava: sa aspett- hai ancora la sua felpa addosso

Non è che andar Noah fosse una delle cose migliori da fare, però dovevo pur parlarci e dovevo pur riportargli la felpa che tra l'altro avevo ancora indosso.

Sam sei un genio.

Tolgo la felpa e da sotto avevo una maglia a maniche corte. Ma si chi se ne frega, tanto non è mica inverno, cioè si, ma, vabbè chiedo a Siri

Sam: ehi Siri che temperatura c'è oggi?

Siri: oggi 21 dicembre a Scarsdale ci saranno 3gradi centigradi

ma vaffanculo

Forse dovrei mandargli un messaggio per avvisare e dirgli che sto andando da lui, ma

Sorpresa Noah, sono la tua ex ragazza che è qui dopo che ti sei appena lasciato con una tipa e cosa ancora più bella, la ragione della rottura sono io.

Sam sei un'idiota, non c'è niente da fare.

____
Sto aspettando la metro che ci faccia scendere e dal finestrino posso notare che stiamo passando davanti alla spiaggia.

Quella spiaggia.
La stessa spiaggia dove io e lui ci siamo baciati e detto per la prima volta "ti amo" sotto quella pioggia. Quando per la prima volta siamo stati sinceri con noi stessi e ci siamo detti quel che pensavamo da mesi.

Non penso che ora che si siano lasciati, io e Noah torneremo ad essere qualcosa. A me manca tantissimo, manca il mio migliore amico

-ma quale migliore amico, non fare la finta tonta

okay mi manca Noah, mi manca baciarlo, mi manca stringerlo a me, mi manca quel che siamo stati per tutto questo tempo e per quelle sole due settimane.

Sono arrivata da lui e busso alla porta.
Ho tanta ansia e non so con quale coraggio lo guarderò in faccia, ma okay.

Ad aprimi però è Chloe.

Okay da una parte sono triste perché volevo vederlo, ma dall'altra con quale coraggio, ripeto.

Chloe: ehi Sam
Sam: ehi come va?
Chloe: tutto bene grazie, te?
Sam: anche, c'è Noah?
Chloe: mm no, è uscito ma ancora non torna
Sam: ah dovevo portargli questa da Ava
Chloe: d'accordo
Sam: comunque Chloe qualche volta ti va di ricucinare insieme?
Chloe: oddio si mi piacerebbe un sacco, non vedo l'ora
Sam: sabato da me?
Chloe: ti lovvo Sam
Sam: anch'io ti lovvo Chloe

Abbraccio Chloe e poi vado a prendere la metro per poi fare un giro per la città.

Era da mesi che non facevo una cosa che era praticamente una routine. Lungo tutto il tragitto casa-scuola/scuola-casa ascoltavo a tutto volume, o meglio fino a quando il cellulare non me lo bloccava perché troppo alto, gli AM.

Mi calmavo. La mattina perché stanca o comunque agitata per scuola ed il pomeriggio perché in un modo o nell'altro dovevo pur dimenticarmi di quelle sei ore passate con mascherina a sedere.

Ma adesso sono qui a Scarsdale e questa non è una mattina o pomeriggio, prima o dopo scuola, semplicemente cammino perchè così mi va e senza una destinazione, senza un tempo da rispettare.

A Scarsdale ci sono molti parchi e questa è una delle cose che amo di questa città. Posso camminare e perdermi nei sentieri.

Quanto amo questi momenti.
Anche se con qualcun altro sarebbero migliori.

Dove è andato Noah?
sapevo fosse andato a casa

e se fosse andato a chiarire con Jules?

Tutti questi pensieri mi travolgono la mente, fin quando non trovò una panchina e mi ci metto a sedere. Avevo un libro con me, così ho iniziato a leggere.

Non mi resi conto del tempo che stava passando.

"Whatever our souls are made of, his and mine are the same."
-Wuthering Heights, Emily Bronte

"Qualsiasi cosa di cui siano fatte le anime, la mia e la sua sono uguali"

Citazione nominata anche in After, woah.
Come posso leggere citazioni riguardanti due anime gemelle e non pensare a lui. Beh se fossimo stati anime gemelle, non ci saremmo di certo separati, tra l'altro per una sciocchezza.

Alcune ciocche di capelli continuavano a cadermi sul viso, ogni qualvolta che abbassavo lo sguardo verso il libro. Avendo i capelli corti, non potevo legarli.

Sentii qualcuno portarmeli dietro all'orecchio con un qualcosa che ricordava un ferretto, ma era molto più ruvido.

Mi resi conto dopo pochi secondi dal suo tocco, di chi fosse.

Mi girai e stava sorridendo, un sorriso piccolo ma sincero.

"ciao" dissi sorridendo rispondendo alla sua azione

"ciao" rispose sorridendo a sua volta

Santy's thoughts
Avete il diritto di odiarmi. Non ho aggiornato per quasi un mese.

-an exchange student | Noah SchnappWhere stories live. Discover now