Capitolo 30

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Esco di casa, pronta per andare a scuola.
Zac è fermo davanti a casa mia con la sua grande macchina.
"Buongiorno" dico attraverso il finestrino.
"Ciao tesoro" lascia un delicato bacio sulle mie labbra.
"Sei in ritardo. Sono le 7.10" sorride mettendo in moto l'auto.
"Scusi, Mr precisino" sorrido e mi allaccio la cintura.
Arriviamo ad un semaforo, Zac si ferma e, quando questo diventa verde, preme l'acceleratore.

Guardo a destra e due grandi fanali bianchi mi accecano.
Mi ritrovo nel corridoio di un ospedale, a camminare avanti e indietro davanti ad una porta.
"Salve signorina. Mi dispiace, ma non ce l'ha fatta. Ci dispiace molto." Un dottore con il camice bianco mi informa.

"NOOOO" urlo e cado giù dal letto.
Una lacrima è incisa sul mio viso e mi sento sudata.
"Emma, Emma tutto bene?" Mamma entra correndo in camera.
"Si, si scusa. Un incubo" mi alzo dal pavimento.
Sono le 6. Inizio a prepararmi.

"Ti ho fatto il caffè. Lo vuoi?" Mi chiede uscendo dalla stanza.
"Si, grazie" mi giro.
"Anche due" dico tra i denti.

Scendo le scale e mi bevo una bella tazza di caffè amaro per svegliarmi.

Salgo in camera e mi ci vuole qualche minuto per riprendermi dal terribile incubo che ho appena vissuto.

Mi preparo, mi faccio una doccia per scrollare via il sudore e dimenticarmi di tutto questo.

Sono le sette meno dieci. Scendo le scale con la mia borsa in spalla e mi avvio verso la porta.
Mi metto le mie vans nere e rimango un attimo davanti alla porta.

Sono le 7.10. Zac ancora non si vede.

Sto purtroppo cominciando a riconsiderare il fatto dell'incubo, se reale o solo immaginario.

Appena vedo la sua macchina che accosta di fronte al cancelletto il mio cuore smette di battere all'impazzata.

Esco correndo e lui esce dalla macchina.
Mi lancio addosso a lui e gli occhi mi pizzicano.
"No, Zac, oddio non puoi immaginare, ero troppo preoccupata, Zac, no, ti prego" una lacrima scende dai miei occhi.
"Cosa, cosa Emy?" Mi chiede stringendomi.
"Ho fatto un incubo, e, tu, non arrivavi più, mi sono preoccupata" cerco di asciugarmi le lacrime mentre lui cerca di guardarmi negli occhi.

"Emy, va tutto bene" mi bacia dolcemente la fronte.

"No, non va tutto bene, per niente" abbasso la testa, alzando il tono della voce.
"Emy, siediti. Ne parliamo dopo, ok? Adesso tranquillizzati" mi accompagna alla portiera del passeggero.

"Si, grazie" mi siedo e appoggio i gomiti alle ginocchia racchiudendo il viso tra le mani.

Durante il viaggio appoggia la sua mano sulla mia coscia, accarezzandola.

Arriviamo a scuola.
"Ci vediamo dopo. Ciao tesoro" appoggia velocemente le sue labbra sulle mie.
"Stai tranquilla. Ok?" Mi chiede accarezzandomi le guance.
"Si, va bene. Ciao" lo saluto e mi allontano.

Sun e Liam sono vicino all'entrata della scuola, Sun con in mano dei libri e Liam con la cartella solo su una spalla.

"Ciao Emy" Sun si avvicina e mi abbraccia.
Sorrido e mi avvicino a Liam. Faccio per abbracciarlo, ma si limita a farmi cenno di 'ciao' con la mano.

"Dobbiamo parlarti." Dice Sun giocherellando con i fogli che escono dai libri.

"Ditemi. Non aspettavo altro che sentire le vostre spiegazioni sul perché di questo vostro improvviso silenzio" scuoto la testa.

"Beh, ci dispiace di esserci allontanati. Non volevamo risultare così, ma.." Non termina la frase e Luke si avvicina.

"Oh, Emy" si avvicina e mi abbraccia.
"Mi dispiace di essermi allontanato in questo modo, io non...." Luke è ancora abbracciato a me, ma il suo discorso viene interrotto da Zac che mi vede abbracciata a Luke, e che inizia ad avvicinarsi.

"Oh..." Dico spaventata, ricordandomi la sua reazione della sera prima.

cami072000

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