Prologo

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"Svelto amore altrimenti facciamo tardi". Esclama una bellissima donna, mora, occhi azzurri e con un vestito a Blazer, che aspetta il marito alla stazione del treno con delle valige di cuoio vintage.

"Si tesoro arrivo". Dice l'uomo con gli occhi castani, capelli rossi ricci e giacca e cravatta, con altre valige uguali a quelle della moglie.

Correva l'anno 1864, James Jones e Elisabeth Black, appassionati di storie soprannaturali e a conoscenza di essi decidono di partire nella città di New Orleans famosa per il jazz e per leggende di streghe e creature della notte. Appena tramonta il sole, nel cuore del quartiere francese, Bourbon Street, si illumina di luci e la musica diventa la sua protagonista. I due nel bel mezzo della notte, rimangono affascinati e stupiti di come potesse essere bella quella città. Ma i due sposi, erano lì anche per un incontro molto importante. Passata la mezza notte ci sono poche persone in circolo, James e Elisabeth mentre ammiravano ancora le luci accese sentono delle urla, provenienti presso la cattedrale di San Luigi. Si vedeva il terrore negli occhi di quelle poche persone che correvano, le luci si spengono e nel calare del buio, si vede la luna che sbuca da dietro le nuvole. Appena si avvicinano, si imbattono in un uomo, alto, snello e il suo viso, era di un bianco fumo, oltretutto aveva uno di quei vestiti eleganti che si mettono ai matrimoni. Era ricoperto di sangue, i suoi canini erano più lunghi del normale e gli occhi brillavano di un colore rosso vino, sembrava un vampiro in piena regola. Subito capirono che era colui che doveva comunicare gli accordi, ma mancava ancora una persona. Il vampiro era immobile, in piedi, al centro della cattedrale, con un'aria neutra, che fissava Elisabeth. Ella aveva letto molte storie sui vampiri, li definiva come le creature maestose della notte, senza nessuna paura si avvicinano lentamente per osservarlo meglio. Appena si avvicina l'uomo nota un ciondolo molto famigliare di un rosso veneziano, sul collo della donna. Probabilmente l'uomo fisso sull'asfalto, l'aveva già vista indossata da un altro membro dei Jones. L'uomo non muove manco un muscolo, mentre James gli gira attorno per osservarlo. Nessuno dei tre parla, fino a quando non compare dietro di lui lo stregone che dovrà, assistere e celebrare il rito dell'accordo.

L'uomo allora spiega che questo accordo doveva essere celebrato, per la pace tra i mondani e i soprannaturali. E solo chi discendeva dalla famiglia Jones, poteva farlo. Interviene allora lo stregone: "Dopo che tuo padre, James, promise, che non ci sarebbero stati più spargimenti di sangue, face sì che ogni discendete dei Jones, doveva firmare l'accordo così da rispettarlo per sempre". Così James regala la collana rossa che aveva al collo la moglie, allo stregone in segno di pace. La celebrazione si concluse con un'ultima affermazione dello stregone. "ricorda che tuo padre era un grande guerriero, e anche se era un umano, non si è mai comportato come tale, ha sempre fatto di tutto per noi nascosti, quindi James, parlo per tutti, noi ringraziamo te, tuo padre e tutti i vostri futuri discendenti, per aver permesso quest'accordo".

Dieci anni dopo.

"Papà non mi hai mai detto perché quella collana la regalaste a un estraneo, era della mamma".

"Figlia mia non era un estraneo, era ed è uno degli stregoni molto potenti e se ti servirà un qualsiasi aiuto, potrai chiedere a lui" – "Ora piccola vieni con me ti porto in un posto".

James porta la piccola Maryse in un piccolo giardino nascosto tra migliaia siepi. La bambina stupita da quei bellissimi fiori blu, le ricordavano la madre, una cosa che si ricorda perfettamente di lei, è che se c'erano quei fiori di quel colore, lei era felice, e spesso essi c'erano. All'interno del giardino c'è di nuovo quell'uomo pieno di sangue che incontrò James e lo stregone. Questa volta però non viene ricevuta una collana come accordo ma una cosa che teneva sempre custodito Maryse, il suo carillon che portò con sé al funerale della madre, ricoperto di piccole pietre colorate, su scritto il suo nome in corsivo.

"Tieni" disse la piccola bambina "Questo me lo diede mia madre, e visto che lei ti ha dato la sua collana che tanto amava, io ti regalo questo carillon, trattalo bene". Lì per lì lo stregone non ci fece caso a cosa c'era dentro, solo appena ritornato a casa scopre cosa contenesse dentro, c'erano tutte le lettere che le mandava la madre quando era fuori città.

1998 pure i piccoli fratelli Black, dovranno firmare l'accordo e sarà la prima volta che incontreranno dei soprannaturali.

"Alexander, Isabel venite".

"Veniamo MAMMA". Le loro piccole voci rimbombavano per tutta la casa "Dove ci porti mamma".

"Sarà una sorpresa venite... sapete cos'è questo?".

"Un giardino". Esclama Isi.

"E sapete chi veniva spesso qui?".

"La nonna". Esclama Alec, battendo Isi sul tempo, che continua dicendo: "C'è nonno, guarda Isi e un uomo ricoperto di sangue". I piccoli si intimoriscono quando vedono quella figura alta ricoperta di sangue che li fissava.

"Tranquilli non vi mangia". Maryse cerca di tirarli, quando questi indietreggiano.

"Ciao bei bambini sapete chi sono io". L'uomo sorride facendo vedere i canini lunghi.

"Tu sei un vampiro" dice Isi stupita, Alec un po' meno dice rigido: "Che ci fai qui e che vuoi da noi?".

"Alec..." - "Scusalo Michael".

"Tranquilla, che dite iniziamo, Magnus è arrivato".

"Si". Si sente dire da Isabel che sussurra a Alec: "Cos'è un Magnus?". "Suppongo una persona".

Entrano nel giardino e rimangono a bocca aperta quando vedono quest'uomo alto, muscoloso con i capelli colorati, tante collane tra cui quella della nonna e tanti anelli. Magnus tira fuori una scotola dove tiene tutte le cose regalate per gli accordi tra cui il carillon della piccola Maryse, egli pone quindi la domanda ai bambini:

"Cosa volete dare al sommo stregone per far sì che ci sia la pace tra mondani e sopramondani?".

"Io ti ho portato questa freccia, ho inciso il mio nome guarda". Esclama il minuscolo Alec.

"Bello... e tu invece". Dice indicando Isabel.

"Io ti darò uno dei miei vestiti preferiti, trattalo bene".

"Stupendo... volete vedere una cosa altrettanto stupenda prima che me ne vada?".

"SIII". Esclamano elettrizzati. Magnus allora gli mostra il suo marchio da stregone, in quell'istante i bambini si addormentano.

Cari spettatori questo è solo l'inizio

il classico sposo in fugaWhere stories live. Discover now