capitolo [7.5]

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Prima di continuare con la nostra storia facciamo un salto nel passato.

Dopo una settimana di attesa una squadra fa ritorno alla compagnia e si gode il meritato,riposo tutti tranne che per un membro della squadra che va subito al campo di addestramento.

"Dannazione, Edward finirà per stare male se non si riposa sicura che non devo fermarlo?"

"No Dèmon, Lascialo andare,quando è così non lo ferma nessuno"

Una ragazza dai capelli verdi e gli occhi Rossi rispose  portava un cappello nel lato sinistro della testa e un paio di occhiali

"Sei troppo buona con lui Eris"

"Le ragazze sono complicate"

La ragazza fece una linguaccia e se ne andò anche lei lasciando Dèmon da solo,che andò a riposarsi dopo poco.
Sì era fatto tramonto Ed il nostro,non ancora, capitano era stremato a terra senza nemmeno le forze per alzarsi e nessuno a dargli una mano.

"Mi sa che dovrò dormire a terra,ho mangiato il cibo cucinato da Dèmon posso fare tutto!"

Edward si stava preparando a un riposo sul suolo ma prima che i suoi occhi riuscirono a chiudersi iniziò a sentire una canzone,le forze gli tornarono e sentì una mano accarezzargli i capelli.

"Non è bello dormire per terra sai? Poi la gente che ti vedrà che deve pensare.....sei uno scemo"

"In questo momento ho così tanta voglia di dormire, sarà stato il tuo canto"

"Quando fai così mi sembra di avere in squadra un gatto"

Edward sorrise per poi imitare il miagolio di un gatto,Eris lo trattava bene e lo faceva sentire felice ogni volta che stava con lei le sue preoccupazioni sparivano,voleva bene ad Eris più di ogni altra cosa al mondo.

"Eris,se capiterà di nuovo una situazione del genere, prenditi cura di me"

"E tu fai lo stesso con me,Edward"

Quelle parole gli risuonavano Nella sua testa quel giorno,il giorno in cui teneva una Eris incosciente tra le sue braccia,i suoi occhi erano spenti,la sua faccia bagnata dalle lacrime di Edward,voleva che sentisse qualcosa anche la cosa più minima

"No,ti prego.....No...dovevo prendermi cura di te,dovevo....dovevo....."

Le sue parole finirono lì,continuate solo da singhiozzi e pianti.
Da quel giorno Edward divento come un automa,non sorrise nemmeno alla sua promozione a vice comandante,la sua unica salvezza fu il comandante Rill che riusciva a tirarlo su avvolte...il cuore di Edward è ancora annebbiato dalla perdita di Eris ma infiammato dalla speranza di poterla salvare.

~~~~angolo autore~~~~
Un piccolo capitolo che piega chi sia Eris e la sua relazione con Edward.
nel prossimo capitolo vedremo la partenza al dungeon,alla prossima!

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