Maschere e mezze verità

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Filippo cercò in tutti i modi di addormentarsi, ma non ci riusciva, aveva impressi nella mente tutti gli avvenimenti di quel giorno, dal risveglio traumatico fino a qualche ora prima, quando aveva avuto quel piccolo battibecco con Ciro.
'Che stronzo!'  pensò, prima di sospirare, fino ad allora non aveva fatto altro che odiarlo, ed aveva tutte le ragioni per farlo, ma ora sentiva che qualcosa stava cambiando, come se quella giornata avesse aperto uno spiraglio di luce nella corazza che aveva cercato di costruirsi da quando lo avevano arrestato e rinchiuso.
Si diede dello stupido mentalmente, era bastato un piccolo trattamento diverso da ciò che solitamente 
il napoletano gli riservava, e lui dubitava di tutte le sue convinzioni, era stato sufficiente un comportamento "gentile", tra virgolette, e tutto ciò che per lui rappresentava una certezza, fluttuava, come fluttua un palloncino che viene lasciato volare in cielo.
Poi si ricordò che erano soli nella camera, ed un brivido gli corse lungo la schiena, con la consapevolezza che se avesse voluto fargli qualcosa, come aveva fatto Pino nelle docce, avrebbe potuto farlo tranquillamente, senza che nessuno se ne accorgesse.
Però era impossibile, al napoletano non piacevano i ragazzi, e per di più,  era innamorato di Viola, una psicopatica rinchiusa nella sezione femminile del carcere.
Filippo la odiava.
Dai racconti di Naditza, il ragazzo aveva appreso che Viola è il tipo di persona che ti plagia mentalmente, ti fa il lavaggio del cervello ed utilizza le tue debolezze contro di te, per spingerti a fare le cose che vuole che tu faccia, una vera e propria manipolatrice..
Aveva convinto una ragazza dell'istituto di reclusione, di cui Filippo non conosceva il nome, a tagliarsi, e l'aveva anche spinta a drogarsi, il ragazzo non ricordava se era la stessa oppure erano due persone diverse, ma non era di grande rilevanza, ciò che era importante era il fatto che Viola fosse una psicopatica e che era meglio starle lontano.
Col pensiero ritornò al momento in cui Naditza lo aveva messo in guardia:
- Chiattì, senti a me..- disse la ragazza, mettendogli una mano sulla spalla
- Stai lontano da Viola, non la pensare proprio, fa finta che non esiste!-
Lui annuì
- Va bene.- rispose

Meno male che l'aveva avvertito, sarebbe sicuramente caduto in uno dei suoi tranelli, se non fosse stato per la ragazza.
Non c'erano dubbi che Ciro si fosse innamorato di lei, tra psicopatici ci s'intende, giusto?
Sentì un piccolo moto di gelosia, che cerco di scacciare subito, non poteva essere geloso, non di quei due, non di Ciro.
Sbuffò e si mise su un fianco, le mani sotto il viso ed il volto girato verso il letto occupato dal napoletano, anche lui aveva gli occhi aperti e guardava verso il letto di Filippo, lo aveva osservato per tutto questo tempo?
Neanche quando il milanese lo colse sul fatto distolse lo sguardo.
Quest'ultimo sbuffò e si mise con la schiena sul letto, non riusciva a sostenere gli occhi scuri e profondi del napoletano, lo aveva osservato per pochi secondi, ma era stato abbastanza.
Chiuse gli occhi e tentò di nuovo di dormire, ma la risata di Ciro lo fece scattare, sembrava quasi si stesse facendo beffe di lui, e forse, era proprio ciò che stava facendo.
- Cos'è che ti fa ridere tanto?- domandò il milanese, guardando il soffitto
- Tu.- rispose lui, mentre rideva ancora
- Sono contento di essere il motivo della tua allegria.- asserì sarcastico il riccio, Ciro si schiarì la gola e divenne serio
- Non sai quanto. Ij t pens e m mett a rir'r, piens nu poc.- parlò in napoletano il ragazzo
Filippo, che non parlava per niente napoletano, aveva capito che il ragazzo pensava a lui e si metteva a ridere
- Strano.- commentò, Ciro lo guardò confuso, come se non si aspettasse alcun tipo di replica da parte sua
- Fino a qualche giorno fa, credevo volessi ammazzarmi.-
Il napoletano sentì una sensazione di vuoto nello stomaco a quelle parole, e la cosa peggiore era che voleva farlo, voleva togliere di mezzo il giovane, ma non perché gli avesse fatto qualcosa in particolare, voleva ucciderlo per spazzare via quel sentimento che veniva a galla ogni volta che il suo campo visivo veniva occupato dal moro.
Però poi aveva capito che non ci sarebbe mai riuscito, seppur ne avesse tutte le intenzioni, non sarebbe riuscito a farlo lui e non sarebbe neanche riuscito ad ordinare a qualcun altro di farlo, ma perché però? Non poteva ammetterlo a sé stesso, anche se in cuor suo aveva capito, aveva capito molto bene ciò che stava succedendo, e non era una buona notizia, né per lui, né per il suo impero, né per la sua famiglia.
Era tutto un gran casino.
- Chi ti dice che ho cambiato idea?- disse piccato, Filippo pensò molto attentamente a ciò che doveva rispondere, sembrava una di quelle domande a trabocchetto, fatte per farti cadere in qualche meschino tranello, e a giudicare dalla persona che gli aveva posto la domanda, si  trattava sicuramente di un tranello,  ma il riccio sapeva esattamente come destabilizzarlo, si sarebbe fatto uccidere, ma ne valeva la pena.
- Tu, con le tue parole, con le tue azioni.- detto questo, si aspettò un tipo di reazione da parte del moro,  che gli sparasse, che lo attaccasse con un coltellino, che lo agredisse, ma tutto ciò non successe, il napoletano rimase in silenzio, per la prima volta in vita sua non sapeva che dire, quella risposta aveva ottenuto il risultato sperato.
Ciro fece l'unica cosa che gli venne in mente, indossò la sua maschera d'arroganza, poi si girò su un fianco, verso il letto del riccio, e sorrise con la bocca chiusa
- Stai attento a ciò che dici con quella bella bocca che ti ritrovi, chiattì.- lo minacciò, Filippo tremò per il repentino cambio di tono, però, preso da un moto di coraggio, guardò verso il letto del napoletano ed incastrò lo sguardo nel suo
- Credi di spaventarmi con le tue minacce?- disse, sorprendendo Ciro che alzò un sopracciglio
- Non lo hai mai fatto e non lo farai mai.- detto questo, si girò sul fianco che dava verso la parete e chiuse gli occhi.
Si addormentò qualche minuto dopo.

Il Mare Nei Tuoi Occhi - Ciro x Filippo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora