Nocturne Alley

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Seppur sia difficilissimo riuscire a uscire dalla scuola senza permesso, Lucia avrebbe potuto tranquillamente escogitare qualcosa, ma l'idea di mettersi in altri guai bastò a fermarla dal ricorrere a metodi ingegnosi; fece volontariamente colare una pozione corrosiva sul suo calderone e sulla sua bacchetta durante la lezione di pozioni, cosicchè il giorno seguente in vista della visita a Hogsmeade, avrebbe avuto il permesso accordato di potersi allontanare per andare a comperare dei nuovi strumenti e far aggiustare la bacchetta. 

Il freddo vento le sferza le guance arrossate, mentre si stringe nel cappotto pesante. Seppur sia la fine di febbraio, il vento gelido ricorda dicembre. Le mani le tremano dalla trepidazione, nascoste sotto al mantello. Oggi forse, avrà qualche risposta alle sue domande. Il chiacchiericcio degli altri studenti non le giunge nemmeno all'orecchio, e non appena giungono a Diagon Alley, la ragazza svolta nella stradina opposta, recante il cartello ''Nocturne Alley.''

Nocturne Alley è un sobborgo tetro e spettrale, fitto di stradine e cunicoli, costeggiato da edifici di pietra usurata e gelida. Poca luce vi giunge, e il vento che s'insinua tra le fessure degli edifici riecheggia come un ululato grottesco. Lucia si alza il cappuccio sulla testa, abbassando il capo e camminando in fretta per quelle viottole, stando ben attenta a non scontrarsi contro nessuno. Questo posto è frequentato da persone che hanno l'aria poco affabile; la maggior parte streghe e maghi contrabbandieri, ladri o semplicemente matti. E da chi, come lei, vuole mettere le mani su informazioni segrete e riservate. Un brivido le scivola lungo la spina dorsale quando il pensiero di quello che potrebbe capitarle nel caso la scoprano, le si affaccia alla mente. Lo accantona subito in un posto remoto della sua psiche. 

Persa nei pensieri, senza nemmeno accorgersene si ritrova di fronte all'entrata di Borgin and Burke. Si vede riflessa nello spesso vetro del negozio ed esita un momento prima di entrare, come ad accertarsi che dentro sia vuoto. Conosceva già questo posto, al suo terzo anno ci venne con una compagna di Serpeverde che, sotto incarico di sua zia, collezionista di oggetti antichi, doveva ritirare una coppa alquanto importante. Seppe quindi che questo negozio, oltre a vendere ed acquistare oggetti di antiquariato e oggetti magici proibiti, al secondo piano è ben fornito di una fitta libreria. Ovviamente gli scaffali sono pieni di libri oscuri e proibiti. Ovviamente, è anche un luogo di ritrovo per scambio di informazioni. 

Poggia lamano sul chiavistello di ottone e spinge la porta, entrandovi. In una teca di vetro vi sono mani avvizzite, carte da gioco sporche di sangue, occhi vitrei senza espressione in barattoli di cristallo. L'aria è satura di un odore simile al cloroformio. Un uomo scarno e pallido, con pochi capelli in testa e il naso adunco la fissa da dietro al bancone. A passo lento, gli si avvicina, non abbassando mai il cappuccio.

''Cosa mai starà cercando una ragazzina come te nel mio negozio?'' domanda con voce stridula e fastidiosa l'uomo dietro al bancone. 

''Informazioni.'' risponde fredda.

''Ogni cosa ha il suo prezzo.'' precisa l'uomo.

''Ne sono consapevole. Deduco che il prezzo equivalga alla qualità dell'informazione, giusto?'' domanda lei, lo sguardo che saetta da un oggetto all'altro.

''Ben detto. Dimmi, dunque.. quali sono queste informazioni che cerchi?''

''Su un mago. Si sono perse le sue tracce circa 20 anni fa, e il Ministero non ha aggiornato più nessuna informazione nel suo fascicolo. Un certo Wood.'' la voce quasi esitante, ma ben scandita. Per un secondo, si sente una stupida in quella situazione. 

L'uomo tira un lungo sospiro e ruota la testa lievemente di lato, cercando di analizzare la figura della ragazza nascosta nel mantello. Un risolino gracchiante rompe il silenzio. 

Sotto lo stesso Destino; Eros e Thanatos -Tom Riddle x Reader- (IN SOSPESO)Where stories live. Discover now