La Dinastia dei Wood

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Lucia continua a guardare il pavimento sotto i suoi piedi, macinando passi sempre sullo stesso perimetro che affianca l'entrata dell'ufficio del Professor Silente. Un nodo allo stomaco le provoca la fastidiosissima sensazione di nausea e le mani le sudano leggermente. Nelle scorse settimane ha continuato a divorare libri su libri, consultare elenchi di vecchi studenti e controllare la Sala dei Trofei per vedere se scorgeva tra quei tanti nomi, qualcuno che portasse il suo cognome. Ma le ricerche hanno dato solo un esito: un gran mal di testa e una amara delusione.

E seppur non sopporta l'idea di dover chiedere aiuto, la vocina saggia nella sua testa le conferma che sia la soluzione migliore. Probabilmente il Professor Silente ne saprà qualcosa, lui ha sempre insegnato in questa scuola. L'ha frequentata anche lui.

Un profondo sospiro di incoraggiamento e le nocche bussano dolcemente contro la porta di legno scuro dell'ufficio. La voce pacata di Silente subito la invita ad entrare.

Silente, la solita espressione di calma dipinta sul viso, la squadra da sotto gli occhiali a mezzaluna poggiati sul naso. Un sorriso la conforta.

''Buonasera Professore. Mi scusi per l'orario, ma solo adesso mi sono liberata dalla mole di compiti.'' accenna la ragazza, prendendo posto sulla sedia a cui le accenna il professore.

''Deduco debba essere qualcosa di importante. Non l'ho mai vista entrare nel mio ufficio, signorina Wood.'' e una risatina concitante alleggerisce l'atmosfera.

Sorride anche lei, seppur nervosa, continua a stringersi le mani.

''Si lo è. Non vorrei girarci troppo intorno, non è da me. Ma non le nego che questa questione ha affollato i miei pensieri già per troppo tempo.'' comincia la ragazza.. ''Mesi fa, mi trovai nell'ufficio del custode, per scontare una piccola punizione. E dovevo riordinare dei vecchi documenti, in ordine alfabetico, e tra le mani mi è capitato un G.U.F.O di un.. sì, di un tale che portava il mio cognome. Certo, le sembrerà sciocco.. Ma questo dettaglio non ha potuto fare a meno di colpirmi..'' spiega lei, con la voce più calma e risoluta.

Ma Silente, di tutta risposta, rimane in silenzio per alcuni secondi. Il discorso della ragazza non parve certo colpirlo. Si alza dalla sua poltrona, aggiustandosi gli occhiali sul naso e sotto lo sguardo incerto di Lucia, si avvicina ad una vetrina di cristallo.

Una spada argentea, dal manico costellato di rubini rossi e oro finissimo, adorna la reliquia donandole una bellezza indicibile. Silente la prende con mani delicate, avvolta da un panno di velluto bordeaux, poggiandola davanti alla ragazza.

''Sai cosa è questa?'' domanda calmo.

La ragazza annuisce. ''La spada di Godric Grifondoro.''

''Corretto. Questa spada, simbolo della fierezza e del coraggio dei Grifondoro, incarna lo spirito e la volontà di Godric stesso. Un cimelio che, nel corso di migliaia di anni, è stato d'aiuto a molti maghi e streghe che Godric ha ritenuto validi e coraggiosi.''

Lucia continua a fissare la spada ammaliata ma al contempo perplessa. E con questo?

''Tanti anni fa, un potente Mago Oscuro, minacciò la pace del nostro mondo magico.. ''

''Grinderwald..'' sussurra la ragazza.

''Si. Grinderwald. Grinderwald lui.. abbracciò ideologie sbagliate, seppur mosso da grande forza di volontà. Lui voleva cambiare il mondo, azione nobile, ma con metodi decisamente ortodossi. Cadde nel peccato della superbia. Furono tempi duri. Molto duri. Avvicinò a sè molto seguaci, di qualunque genere.. i nostri maghi e le nostre streghe erano pronti alla battaglia, e questa spada andò in soccorso dei suoi fedeli consanguinei.''

Lucia lo ascolta curiosa, seppur ancora confusa.

''Ti starai chiedendo cosa c'entra questo con quello che vuoi sapere tu.''

La ragazza annuisce educatamente.

''Or bene. Come avrai visto su quel documento, quel Wood era stato smistato in Grifondoro. Come tutto il resto della sua famiglia. Erano fedeli a Godric Grifondoro, erano fedeli a questa spada.'' indica la spada, e poi guarda la ragazza.

Lei sospira soltanto.

''Ma in una famiglia, c'è sempre chi, in un modo o nell'altro, spezza una tradizione, un circolo vizioso, un patto non detto ad alta voce. E chi ruppe la fedeltà di quella famiglia, rivolta unicamente a Godric Grifondoro, fu proprio quel ragazzo che tu hai scoperto in quei documenti ingialliti. Lui, la fedeltà della sua famiglia la ripudiò, unendosi agli ideali di Grinderwald.''

Gli occhi di Lucia si rivolsero a Silente. Una domanda le preme in fondo al cuore. Condivide il suo sangue con questa famiglia?

E come se Silente la avesse appena letto nel pensiero, annuisce debolemente.

''Questa storia non sta a me narrartela. Ma la risposta che cerchi tu la sai già.'' E ripone la spada nella vetrina, sigillandola con un incantesimo.

Il cuore della ragazza fa un tuffo nel vuoto. Pensieri confusi e domande le sorgono alla mente, facendola quasi tremare.

''Lealtà a Grifondoro, dice lei?'' la sua voce è un debole sussurro..

''Mh...mh... perchè devi darmi del filo da torcere?

Frena un attimo i pensieri, ragazzina! Io non sbaglio mai.''

''Si, ma fa in fretta, mi copri tutta la faccia! '' ridacchia lei, rispondendo alle parole di quel consunto e strano cappello.

''Che Godric Grifondoro reclami qualcosa?''

''Oh Merlino, che Salazar stesso reclami la tua forte ambizione?''

Lei sbuffa ancora, dondolando i piedi dallo sgabello.

''E sia. Non posso ignorare tutta questa gloria!

SERPEVERDE!''

Il ricordo del suo smistamento le riaffiora come un album di vecchie fotografia, e senza rendersene conto, trema come una foglia. Lo stomaco in subbuglio.

''Quel giorno, lui scelse Serpeverde.'' dice la ragazza.

La risata leggera di Silente riempie l'aria, scuotendo la testa divertito.

''Leone e serpente. Signorina, mi dica, Grifondoro e Serpeverde le sembrano fondati su principi così poi tanto diversi tra loro?''

E detto ciò, si alza, iniziando a camminare per l'ufficio.

La ragazza si rende conto che la conversazione è giunta al termine. Si alza anche lei, avvicinandosi alla porta, ringraziando il professore e congedandosi.

Con la testa annebbiata da quelle notizie, cammina velocemente, non facendo nemmeno caso agli oggetti che Peeves il Poltergeist lancia dalle scale per colpire gli studenti ancora nel corridoio.

La Camera dei Segreti, il Basilisco, gli Horcrux, e adesso questo.. chi sono? Qual è la mia forza? Cosa reclama il mio sangue?



E se a Tom diceva quasi tutto, questo voleva tenerlo per sè.

Ma lei ancora non sapeva che Tom, da quando aveva ricordato il giorno dello smistamento, e delle parole di Malfoy e Black, aveva già messo lo zampino in questa questione.

E se il Serpente è capace di soffocare il Leone, il Leone può sbranare il Serpente.

Ma Lucia e Tom, oramai, di discendenze e segreti, di sangue e misteri, ne erano i figli illegittimi.

Sotto lo stesso Destino; Eros e Thanatos -Tom Riddle x Reader- (IN SOSPESO)Where stories live. Discover now