Pioggia

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*Un anno dopo*

Un sabato sera come gli altri, soli.
Con un dormitorio a nostra completa disposizione.
In sottofondo il rumore della pioggia e qualche fulmine seguito dal suo corrispettivo tuono ogni tanto.

Abbiamo scelto un film Horror per l'occasione.
Io non volevo.
Mi ha costretto, dicendomi che prima o poi avrei dovuto provare e che fino a quando ci fosse stato lui non mi sarebbe successo nulla.

Ero in sala che sceglievo il film, cercavo il meno spaventoso tra quelli messi a disposizione quando dalla cucina sentì un lamento di Felix.

"Uh... Odio la pioggia"

"Il primo bacio ce lo siamo dati sotto la pioggia" -

"Infatti ho detto che odio la pioggia, non te."

"Se quel giorno non avesse piovuto non ci saremmo baciati."

"No?"

"No?"

"Io penso di sì"

Raggiunsi lentamente la cucina e mi avvicinai all'angolo dove era intento a riempire due tazze di acqua.

Non so se fosse stata la pioggia, sarebbe potuta essere successa la stessa cosa con il sole, sarebbe di sicuro stato più difficilile scivolare per Felix, magari sarebbe inciampato.

Oppure forse un'altra casuale condizione avrebbe fatto in modo che ci ritrovassimo così vicini e così bisognosi uno dell'altro da buttarci in un nostro primo bacio.

In qualunque caso da quel sabato non è stato più necessario che nessuno cadesse per permettere alle mie labbra di posarsi sopra le sue, o le sue sopra le mie reciprocamente come se fossimo nati per questo.

Se non per quel bacio sotto la pioggia di stelle cadenti, ma questa è un'altra storia.

Potevo assaggiare le sue morbide labbra al gusto di mora tutte le volte che ne avrei avuta voglia.
Ne avevo voglia spesso, in effetti.

Ma lui era così messo apposta davanti ai miei occhi per lasciarmi sciogliere tutte le volte che posavo lo sguardo su di lui e tutto quello che potevo osservare era quello che non potevo trovare da nessun'altra parte.

Mi posizionai dietro di lui, mettendogli entrambe le mani sui fianchi e baciandogli dolcemente il collo mentre lui spostava la testa dal lato opposto per farmi accedere a punti molto più precisi.

Appoggiò le tazze piene sul lavandino e si girò verso di me, posizionando le braccia su entrambe le mie spalle mentre continuavo a stringergli i fianchi, portandolo più vicino a me. E toccare le sue labbra con le mie.

Labbra contro labbra in un bacio ricambiato.
Quanto avevo aspettato per tutto quello? Ma soprattutto, prima come facevo a viverci senza?

Davvero non mi capacito di come me ne fossi privato per così tanto tempo, viaggiando con i soli pensieri, le mie mani sul suo corpo semplicemente perfetto.

Il nostro baciarci era così spontaneo e naturale che sembrava essere stato progettato nei minimi particolari prima che tutto potesse effettivamente definirsi.

Lo spazio schiuso delle sue labbra che combacia perfettamente con il mio formando attimi sigillati nell'invidia di chi non  comprende il nostro essere l'uno nell'altro.

Mi strinse in un abbraccio caldo staccando con un leggero ciocco le nostre labbra.

"Hai scelto il film?"

Risi nervosamente mentre sprofondavo la faccia nello spazio tra la spalla e il collo, lasciando un altro leggero bacio proprio in quel punto.

Mi baciò di nuovo disordinatamente le labbra prima di tornare a preparare il tè.

Mi voltai per tornare in sala ricevendo uno schiaffo sul culo, mi rigirai per guardarlo male, rideva mentre versava il contenuto delle tazze in un pentolino sul fornello con già il fuoco acceso sotto e due bustine di tè già dentro.

Tornai a scegliere il film, alla fine ne selezionai uno a caso abbandonandomi al caso.
Felix arrivò appoggiando il tè sul tavolino davanti al divano.

Inizialmente guardò lo spazio libero di fianco a me sul divano, ma optò invece per sedersi a cavalcioni su di me, mettendo le gambe ai lati delle mie chiuse e guardandomi negli occhi prima di abbracciarmi di nuovo e mettere la testa nell'incavo del collo.

Amo quando ha bisogno di coccole.

"Quindi sto film?"

"Ne ho messo uno a caso"

Rise guardando il titolo, non gli chiesi il perché, avevo paura della possibile risposta quindi mi limitai a mettere play, mentre lui scivolava lentamente al suo posto, lasciando però una gamba comodamente appoggiata sulle mie.

Le scene spaventose le passavo pensando ad altro o con gli occhi chiusi stretto a Felix, aggrappandomi disperatamente al suo maglione giallo.
Sorrideva e mi stringeva a lui.
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Avevamo mangiato qualche ora prima, la stessa pizza a distanza di un anno, non cambiava di una virgola.
Né il condimento, né la compagnia né sicuramente il pizzaiolo, con il suo abituale "Salutami Felix" prima che uscissi dalla pizzeria.

Quel giorno per l'occasione imparai la parola "Pioggia".

Una volta fatto tardi come abitudine ci lavammo i denti insieme e raggiunsimo il mio letto.

Appoggiava la testa al mio braccio stesso.
Era consuetudine trovare un qualcosa da fare che andasse bene ad entrambi prima di addormentarci in proporzione al nostro grado di stanchezza.

Quella sera continuammo a leggere il libro:
"Ci arcoggemmo troppo tardi che la distanza si meritava un po' di sostegno in più per non pesare, sprofondavamo piano nella nube del disinteresse".

Feci una pausa per ripassare a mente quello che avevo appena letto per comprenderlo nel suo essere così crudo ma vero...

"Deve essere dura stare così distanti dalla persona che si ama..."

Non ricevendo risposta lo guardai, dormiva beatamente con la bocca mezza aperta e un espressione angelica sotto cui le sue lentiggini non potevano che accompagnare.

Gli diedi un bacio prima sulla guancia poi sulle labbra, come lui fece quella notte di un anno e qualcosa fa.
Anche se mai parlammo di quel bacio, ancora ora non so se fosse stato tutto frutto della mia vagante immaginazione o del mio spudorato e disperato desiderio che fosse vero, così tanto da pensarci ancora.

Spensi la luce riponendo senza prestare la dovuta attenzione il libro sul comodino.

Abbracciai il ragazzo al profumo di More come se fosse la prima volta che avessi modo di farlo e godendomelo come se potesse essere l'ultima.

L'amore che rifiorisce ogni volta che ho modo di ricordarmi la sensazione che provo stando con lui.
Che la distanza di quella che sembra una vita, ancora rimane inerme lasciando spazio alla forza del nostro volerci, tutti i giorni come se fosse il primo.

E come dopo un inverno rigido trovo la mia primavera.
E come ogni giornata riscopro le mie emozioni.
E come ogni nottata arriva il giorno, pieno di te, pieno di noi.

Ma ora buona notte, amore mio.

N.S.
Mi scuso immensamente per l'attesa, ci ho messo un po' per scrivere questo capitolo, nonché l'ultimo di questa Fanfiction... Anche se ogni tanto potrei aggiornare.
Se mi viene l'ispirazione lo farò con piacere.
GRAZIE A TUTTI PER IL SUPPORTO SIETE FANTASTICI VI AMO💜💜.
Spero di riuscire a finire anche la ff che sto scrivendo credo da dicembre.
Sì, è un po' lunga e preferisco iniziare a pubblicare i capitoli una volta che sarà tutta pronta così da non lasciare vuoti assillanti.
Grazie ancora, non esitate a lasciare un commento nel caso vi sia piaciuta, mi fa sempre tantissimo piacere leggerli.💜💜💜

Profumo di MoreWhere stories live. Discover now