28) Rosso guardiano della foresta

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Alzando gli occhi al cielo, la ragazza sospirò prima di ricevere un colpetto punitivo sulla nuca e, seguendo l'ordine, tornare sui propri passi. Lanciando rapide occhiate al cacciatore che affiancava, osservò la lucentezza delle pelli rosse, stesso colore dei suoi capelli, e le sporadiche scintille che si sprigionavano per poi correre lungo la maglia d'Eltalite sottostante. Rientrando al Campobase ed osservando le due barche spiaggiate sulla bianchissima sabbia, entrambi videro una seconda figura rossa a bordo del secondo vascello.
"Ma allora non sei sola!" la rimproverò il ragazzo
"Non mi ha chiesto niente a riguardo!" replicò
"Lascia stare..." sospirò
Alzandosi dal letto del catamarano, la figura di Alexander troneggiò sui due cacciatori mentre, senza pettorina o bracciali ma coperto di bende già arrossate dal sangue, li osservò per qualche istante.
"Prima ho lasciato lei per cercare te" sentenziò puntando il ragazzo "e quando non ti ho trovato, son tornato e non ho trovato nemmeno te" disse spostando il dito verso l'allieva "e l'unica cosa che non avrei voluto trovare, l'ho trovata"
Mentre Natalie correva preoccupata salendo lungo la rampa del catamarano, i due si lanciarono brevi sguardi interrogativi, quasi provando a capire cosa stesse succedendo basandosi sullo sull'apparenza altrui.
"Cosa vi è successo?" domandò allarmata la giovane raggiungendo il mentore "State bene?
"Sì, sto bene, non preoccuparti...ho solo avuto qualche incontro sgradito"
"Con permesso" interruppe il secondo cacciatore salendo sul catamarano "Philipe, cacciatore G2 di Jumbo, inviato due giorni fá per controllare la zona" si presentò porgendogli la mano "è un piacere trovare qualcun'altro con esperienza" annunciò con sguardo rasserenato
Notando la differenza con cui la nuova conoscenza si era presentata al mentore, in confronto a come si era presentato a lei, Natalie si accigliò per qualche istante prima di vedere Alexander rispondere al gesto usando il braccio fasciato.
"Alexander, cacciatore di Pokke, G deregolamentato. Lei è Natalie, la mia allieva. Siamo arrivati in mattinata coscienti di qualche strano avvistamento" spiegò sinteticamente
"Sangue rosso scuro" affermò l'altro osservando le bende "ovviamente Tossine" commentò prima di osservare la sua armatura "ed...acido?"
"Esatto. Posso rubarti un poco di tempo per mettere al pari le nostre conoscenze?"
"Assolutamente, anzi, non volevo chiedervelo per paura di rubare tempo a voi"
"Dammi tranquillamente del Tu, niente formalità"
Mentre i due si presentavano, Natalie osservava disgustata la cordialità ed il rispetto con cui Phelipe si rivolgeva ad Alexander e, con invidia, il tono amichevole che quest'ultimo aveva concesso a qualcuno di appena conosciuto.
Immersa nei suoi pensieri, infine, non notò il mentore avvicinare una mano alla sua fronte e, con tranquillità, tirarle una schicchera in fronte.
"Hei! Cosa avrei fatto questa volta?" domandò impettita portandosi le mani fino alla nuca "ogni volta fa sempre più male" si lamentò
"Cosa ti avevo chiesto di fare?"
"Non toccare il timone del catamarano"
"Anche...ma non quello"
"Restare qui" sospirò
"E tu che hai fatto?" chiese con fare inquisitorio
"Ho inseguito uno Yan Kut Ku"
"Kut Ku?"
"Ho assistito" s'intromise Phelipe "L'ha abbattuto ma..."
Lasciando in sospeso la frase, il cacciatore lanciò uno sguardo diffidente all'altro mentre, con calma, scosse la testa un paio di volte.
"Va bene" rispose Alexander sbrigativamente "Al momento, però, abbiamo altro a cui pensare. Phelipe, corretto?"
"Se posso darti del Tu, chiamami pure Phil"
"Vorrei sentire la tua parte della storia; come mai sei qua, cosa hai notato, cosa c'era d'insolito, cosa hai affrontato e cosa sospetti"
"Perfetto, la domanda che mi auguravo facessi" commentò con sollievo prima di voltarsi verso Natalie "per quanto riguarda lei..."
"Non preoccuparti, vi lascio parlare"
Rispondendo a tono e capendo, grazie all'ovvio comportamento, che la sua presenza non fosse gradita, Natalie scese lungo la rampa del catamarano prima di adocchiare la seconda uscita del Campobase e, con occhi lucidi, stringere un pugno cercando di tranquillizzarsi.

"Ce n'era proprio bisogno?" domandò il più esperto dei due veterani
"Sono qui da due giorni, l'ecosistema sta collassando, non ho idea di quel che stia succedendo" rispose a tono "non voglio che il mio tempo venga sprecato perché devo spiegare tutto ad una novizia"
"Sarà anche inesperta ma non vuol dire che sia stupida o che le manchino le capacità"
"Ho visto come si atteggia ad affrontare un Kut Ku e, sinceramente, mi son già fatto un'idea. Questo non è il Distretto per lei"
Prendendo un breve sospiro, capendo che non avrebbe potuto fargli cambiare idea, Alexander scosse il capo prima di raggiungere il bracciale della sua armatura e, con calma, reindossarlo.
"Hai trovato indizi, informazioni o ci sono eventi strani che vorresti condividere?"
"Nuvole di veleno, piante ed arbusti coperti da tossine" cominciò ad elencare "sporadicamente s'alza la nebbia per poi sparire nel nulla dopo alcuni minuti" continuò portandosi una mano al mento e ragionando "strani bagliori...Gypceros?" domandò lasciando intendere che neanche lui fosse certo della supposizione
"Per quanto vorrei anch'io che fosse un Gypceros, fidati, non lo è"
"Che avete...hai visto?"
"Oserei dire di esserne abbastanza sicuro" suppose prendendo la Gigantica ed aprendola "ma lascia che confermi..." continuò aprendo l'enciclopedia e facendo scorrere rapidamente le pagine "nebbia, veleno, acido, pochi avvistamenti, denti ceramici...Chameleos"
"Un Drago Anziano?" domandò chinandosi verso la pagina "cerchiamo, troviamo, osserviamo ed abbattiamo? Per quanto ne so non dovrebbe nemmeno esser veloce"
"Non è una battaglia convenzionale" ribatté "non è una bestia stupida; ti attaccherà solo se lo riterrà necessario e si muove lentamente solo quando visibile. Osserva i tuoi movimenti e alterna attacchi consecutivi a momenti di calma. È stato visto mirare alle bisacce non appena capisce dove sono, provando a spaccare o rubare gli oggetti che avrai con te. La coda, sebbene sembri innocua, è particolarmente potente nonché facile da sottovalutare"
"Ne hai mai affrontati?" domandò Philipe prestando particolare attenzione alla conoscenza dell'altro
"Mai, solo oggi" rispose prontamente "ho prestato molta attenzione a quel che faceva...ed il Chameleos ha fatto lo stesso"
"Come si comporta?"
"I ricercatori affermano che i Chameleos abbiano...come dire..." sospirò confuso "scuole di pensiero sul come combattere?" propose "Questo, per esempio, è un esemplare tranquillo, poco violento e che attacca solo dopo aver confuso la preda. È uno di quelli che preferisce rubarti oggetti, avvelenarti e demotivarti per farti abbandonare la missione...a meno che non capisca che sei una preda facile"
"Sapevo che molti seguissero questa tattica ma, sinceramente, pensavo fosse una sorta di esagerazione" sospirò prima di accigliarsi "ma è quello che deve aver fatto negli ultimi due giorni con me..."
"Dopo averlo affrontato in uno scontro posso dirti che adora giocare con la tua percezione di sè. Alterna momenti di quiete con improvvise raffiche e combinazioni di attacchi ma, per il momento, nient'altro fuori dall'ordinario"
Fermandosi a ragionare mentre l'altro si era completamente rivestito di scaglie di Rathalos, Phelipe prese la rincorsa saltando sul suo catamarano e, recuperato un libro, tornando nella stessa maniera.
Aprendo una Gigantica che l'altro non aveva mai visto, osservò disegni simili, ma diversi, a quelli che aveva già visto, stampati con tecniche diverse su di una carta che mai aveva visto in vita sua.
"Da dove arriva?"
"Kokoto, nel Distretto di Minegarde. Jumbo è una meta della sua tratta commerciale e, un giorno, son riuscito a mettere le mani su di una Gigantica che non provenisse da Dundorma"
"Ci sono nozioni sul Chameleos?"
"Quant'è bello trovare qualcuno che sappia porgere le giuste domande nei giusti momenti" rise prima di trovare quel che gli interessasse "qua non racconta nulla di nuovo...anzi..." balbettò prima di schiarirsi la voce e cominciare a leggere "alcuni esemplari possono sviluppare, se necessario, ghiandole capaci di produrre acido che potrà essere esalato dalle fauci tramite un getto nebulizzato o racchiuso in involucri di muco" lesse per poi prendere una breve pausa "controlla dove ti ha-"
"Sto già facendo" rispose Alexander con sollievo e sorpresa dell'altro "le scaglie sono leggermente corrose, i lacci sono quasi sciolti ed il metallo è deformato" aggiunse osservando l'interno del bracciale
"E questo...potrebbe essere un problema"
"Essere sciolti è sempre un problema"
"Si...ma parlavo delle seguenti righe" affermò con fare preoccupato "un basso numero di esemplari, con abbastanza esperienza e se naturalmente predisposti, possono nebulizzare sostanze chimiche nell'aria causando paradisia e allucinazioni. Alcuni cacciatori affermano di aver visto più Chameleos o copie dei propri compagni di caccia apparire dalla nebbia, sentendo, in aggiunta, le loro voci lanciare brevi ma effettivi messaggi. Si crede che il Chameleos possa riprodurre voci o alterare chimica esterna o interna di organi sensoriali. Ulteriori studi non sono stati condotti per mancanza di esemplari ma-" si bloccò per poi guardarsi attorno, alzandosi e continuando a controllare il Campobase con lo sguardo
"Phil?"
"Perdonami, dove sta la tua allieva?"

Monster Hunter - Cavalieri del NordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora