Talking to the Moon

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A tutti quelli a cui è stato spezzato il cuore, ma che sono riusciti a trovare il coraggio, e l'incoscienza folle, di amare di nuovo.

I know you're somewhere out there
Somewhere far away
I want you back, I want you back
My neighbors think I'm crazy
But they don't understand
You're all I had, you're all I have

È sempre al suo fianco: quando dorme, quando mangia, quando si sbronza, quando guarda l'alba e anche quando Chibs corre senza meta sulla sua Dyna per sfuggire al dolore, Juice è con lui: gli sta sotto la pelle, nelle vene al posto del sangue, dentro ai polmoni Chibs ha racchiuso quel suo odore di caramello mischiato alla polvere da sparo e alla birra; nelle dita la sensazione fantasma della sua pelle ambrata che morbida si dipanava sotto di esse, sciogliendosi e contraendosi e rabbrividendo; nelle orecchie ha la voce morbida di Juice, le sue risate argentine, i suoi gemiti di piacere, tutte le volte in cui lo ha chiamato Chibbie e quelle in cui ti amo gli ha sussurrato con la faccia vicinissima alla sua, talmente tanto che Chibs si rispecchiava nei suoi occhi, e le mani chiuse a coppa intorno alle sue guance sfigurate; negli occhi, quel suo sorriso luminosissimo e contagioso, la sua espressione concentrata mentre era al pc e mai nemmeno una volta è successo che non si sia voltato a guardare nella sua direzione, come per controllare che ci fosse ancora: Chibs gli avrebbe quindi sorriso di rimando e, in una serata-tipo in cui non era ancora tanto ubriaco, gli sarebbe andato vicino per suggerirgli di fare una pausa. Juice, in una serata-tipo tranquilla e senza emergenze, avrebbe adocchiato la bottiglia dalla quale stava bevendo, scippandogliela dalle mani un attimo dopo, e poi ne avrebbe bevuto un lungo sorso di solito con gli occhi incatenati a quelli di Chibs, a cui non rimaneva altro che tentare di nascondere la mezza erezione che a questo punto aveva sicuramente nei pantaloni. Poi Juice avrebbe posato la bottiglia, chiuso il pc e da lì la serata poteva concludersi solo in due modi: o andavano dritti verso le camere (o il bagno, a seconda di quanto romantici si sentissero), oppure si sarebbero spostati sul divano, avrebbero bevuto un paio di bottiglie di scotch, qualche birra, e poi sarebbero andati a casa di Chibs. Non lo sa perché, ma dopo una di queste serate, la meta ultima era sempre casa sua: avrebbero parcheggiato velocemente le loro motociclette dietro l'edificio, rincorrendosi attraverso l'erba dall'aspetto malaticcio delle aiuole e le sudicie rampe di scale fino ad arrivare alla porta del suo appartamento; soltanto una volta al riparo da possibili sguardi indiscreti Juice avrebbe preso a baciarlo e carezzargli la pelle man mano che lo spogliava: nel suo letto avrebbero fatto l'amore e poi si sarebbero addormentati agganciati l'uno all'altro, puliti e profumati altrimenti l'OCD di Juice sarebbe irrimediabilmente partito in quarta impedendo ad entrambi di dormire. E poi la mattina dopo avrebbero fatto colazione nella sua cucina: sarebbe stato Juice a cucinare, e Chibs avrebbe tentato in tutti i modi di distrarlo e dissuaderlo, asserendo che per lui anche solo una tazza di caffè andava bene e che quello era tutto tempo sprecato, che lo si poteva utilizzare meglio (leggasi: facendo sesso). Juice avrebbe tentato di resistere, dicendogli che era vecchio ed aveva bisogno di una dieta bilanciata, poi avrebbe riso all'espressione offesa di Chibs e gli sarebbe probabilmente saltato in braccio, e avrebbero fatto di nuovo l'amore, stavolta sul tavolo della cucina sgomberato in fretta e furia.
Si sta torturando, lo sa, ma è una tortura bellissima: solo nei propri ricordi riesce a vedere ancora Juice in ogni suo dettaglio, Chibs sogna raramente e quando lo fa sogna sempre dell'Irlanda. Juice, purtroppo, non è ancora mai apparso.
Ma Juice è sempre con lui proprio come quando era ancora in vita perché, alla fine, il club era solo un misero contorno a loro due: anche quando Juice era solo un prospect qualunque, Chibs non faceva che pensare a lui, trascorrere intere ore insieme per insegnargli, suggerirgli, aiutarlo in qualcosa.
Quando era insieme a Juice, Chibs era davvero felice.
E adesso anche se non c'è più, gli sta comunque sempre vicino, e Chibs gli parla in continuazione: seduto sul tetto del clubhouse a guardare la Luna gli fa domande, gli racconta cose, gli dice che lo ama.
Il suo petto brucia, s'incendia, si spacca in due quando al posto di Juice trova solo la Luna, muta e lontanissima, a vegliare sui suoi errori e rimpianti.

Talking to the MoonWhere stories live. Discover now