Andy ; muke clemmings

18. Quel giorno

io ad agosto 2020 : giuro che non sparisco più

persone che hanno iniziato questa storia venticinque anni fa circa e che ora non hanno più idea di che cosa stia accadendo e dovranno rileggersi l'ultimo capitolo: "Lo sai tua madre che mestiere fa?"

sos

Dopo quel momento di debolezza, che pensavo avrebbe scaturito cambiamenti epocali nel mio rapporto con Luke, tutto sembrava tornato alla normalità. Una normalità costruita su convinzioni assolutamente fittizie e deboli. Luke era impazzito e io non conosco realmente il motivo. La nostra relazione va avanti come se non fosse mai accaduto, come se non lo avessi visto distrutto nella sua stanza, come se non avesse frantumato letteralmente il suo telefono contro una parete e come se la discussione che avevamo avuto prima di quel momento non fosse mai avvenuta.

È una relazione sana, stabile, una relazione di quelle dei film. Io e Luke siamo quasi totalmente in disaccordo con tutto, ma riusciamo sempre a risolvere i nostri problemi.

Ma più passo del tempo con Luke, più mi rendo conto di quanto abbia bisogno di aiuto. Un aiuto che non vuole assolutamente ricevere da me, che forse riceve da Ashton, ma non sono totalmente di sicuro di questo. Sono convinto che sia una di quelle spinte che le persone hanno bisogno di darsi da sole. Vorrei farglielo capire. Ma non ho idea del luogo di provenienza dei suoi demoni.

"Mikey." Mi volto. Luke mi mostra un disco in vinile dei Nickelback. "Può andare?" Mi domanda.

Siamo venuti in un negozio di musica poco distante dall'agenzia di Andy. La festa di compleanno di quest'ultimo, che si svolge al primo piano dell'edificio, è iniziata da mezz'ora. Solo quando avevamo raggiunto l'entrata ci eravamo resi conto di non avere un regalo.

"Allora, ragazzi. Voi che avete preso ad Andy? Regalo in coppia per risparmiare?"

"Ma che cazzo? Dovevamo fargli un regalo?"

"Roger, levati di torno."

"Luke, non trattarlo così."

"Ah, ora lo difendi addirittura."

"Non lo sto difendendo."

"Lo stai difendendo."

"Cristo- che prendiamo ad Andy? Ci sono negozi aperti qua intorno?"

"C'è una pasticceria lì in fondo."

"Grande idea, Roger, facciamo venire il diabete al capo. Quanto si vede che tu non hai studiato medicina."

"Luke, hai studiato medicina?"

"No, ma nemmeno Roger, e si vede."

"Ma se tu non l'hai stud-"

"Stai zitto."

"Luke, non ha senso quello che hai dett-"

"Stai. Zitto."

"A Andy piacciono i Nickelback?" Gli domando. Lui mi guarda stranito.

"Credi veramente che me ne freghi un cazzo di fare un regalo che gli piaccia?"

Ruoto gli occhi. Perché ci ho sperato?

"Andy è sempre stato carino con me. Voglio almeno ricambiare il favore." Gli faccio notare. Lo sento sussurrare un "siete tutti degli sfigati" ma non ci faccio troppo caso.