{COMPLETATA}
Aura Frost è una mutante, catapultata dalla madre, Emma Frost, nel mondo degli Avenger in seguito all'arrivo della dark phoenix. Le ultime volontà della madre furono quelle di cercare il padre. Ma si ritrova in un periodo per gli Avenge...
Clint si mise le mani in faccia. "Tu lo sapevi Barton?" "Si che lo sapevo. Ovvio che lo sapevo dannazione Stark anche Fury lo sapeva. Come potevamo non saperlo, siamo stati le prime persone che l'hanno soccorsa e portata qui." "Scusate... non collego la parentela e la rabbia nell'aria" disse Natasha "Aura allora? Vuoi illuminarci?" chiese Stark "Ho 18 anni. Ma il mio mondo era... é... 10 anni avanti al vostro, quindi teoricamente in questo mondo avrei-" "8 anni." Concluse Tony che iniziò a mettere tutti i tasselli del puzzle nella sua testa "Complimenti Stark. Vedo che sai fare le sottrazioni." "Frost non ti permetto di alzare la voce nei miei confronti" "Cos'è ora sei affetto dalla sindrome del papà assente? Beh fatti comunicare lo scoop dell'ultima ora: sei in ritardo di 18 anni." "Non tollero tutta questa strafottenza" "Indovina un po' da chi l'ho presa." "Fermi tutti." Disse Steve. "Mi state dicendo che Tony Stark è il padre di Aura ed Aura viene da un altro mondo?" "Sì Mr. Ghiacciolo. Stai al passo." Disse brusco Tony. "Questo litigio è tanto triste quanto avvincente." disse Nat che stava riprendendo colorito. L'unico che ancora non proferiva parola, divorato dai sensi di colpa, era Bruce. Aura provò ad allontanarsi da Tony "Ehi signorina dove pensi di andare qui non abbiamo finito." "Per me non abbiamo neanche iniziato." "Voglio sapere per quanto tempo ancora volevi tenermelo nascosto." "Per tutto il tempo di cui avevo bisogno. Anche per sempre." "Aura sono tuo padre." "No! Non lo sei! Lo è stato più Clint in due giorni che tu in 18 anni!" Aura si pentì immediatamente di quello che aveva detto. "Scusa Clint, non volevo metterti in mezzo..."
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"tranquilla ragazzina... lo capisco..." disse con aria spenta. Non sapeva neanche lui come prendere quell'affermazione. Tony ci rimase di sasso. Avrebbe dovuto sentirsi in colpa? Avrebbe dovuto cercare di più? In cosa aveva sbagliato? E perchè si sentiva così male... non se lo riusciva a spiegare. Intanto Aura si sedette lontana da Clint e da Tony per pensare. Aveva una confusione pazzesca in testa, tanti pensieri sparsi che urlavano e sbraitavano e non si fermavano. Tanti pensieri in testa che non sapeva neanche cosa stesse pensando. Si sedette a terra con le mani giunte alle ginocchia. Il suo viso era inespressivo, fissava il vuoto come se non fosse successo niente. Era il suo modo di isolarsi dal mondo e venir lasciata in pace.
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