(2)

718 29 2
                                    

Erano passati oramai sei anni dall'ultima volta che avevo sentito quel nome o forse erano passati sei anni da quando io mi rifiutavo di capacitarmi della presenza di questo uomo sulla faccia della terra.
Ho sempre cercato di ignorare il fatto di dover sentire continuamente il suo nome alla televisione per via della sua fama, anche per via della televisione ho scoperto un fatto che sarebbe stato meglio non ascoltare per niente, mi sarei risparmiata alcuni farmaci tranquillizzanti e delle pasticche per dormire alla notte.
Mia mamma mi ripeteva sempre che era solo una cotta e che non dovevo rimanerci male, a quei tempi avevo solo sedici anni e il dolore sarebbe passato, insieme a lui, purtroppo non fu così.
Un flashback invase la mia mente e i ricordi di quella mattina sono raffiorati dopo averci messo un bel pó di tempo prima di cancellarli definitivamente, mi maledì mentalmente mentre la mia mente girava attorno a quel ricordo.
Lui era partito, era partito per quel straordinario tour mondiale che gli stava regalando così tanto successo da far svenire cinque mila ragazze a concerto, mi aveva lasciata da sola, fisicamente ma non spiritualmente, alla fine di ogni concerto, ogni sera sentivo il mio telefono squillare ed era sempre lui, che con la sua voce, un pó stanca era pronto a raccontami la sua giornata e a chiedermi bene o male come stavo.
La risposta era sempre la stessa, era ovvio che stavo male senza di lui, ma immancabilmente riuscivo sempre a farmi credere nel migliore dei modi che era il contrario e che ero felice.
Avevo accettato il fatto di dover amare l'uomo più famoso del mondo allo scuro, ma non avrei mai accettato un tradimento, forte per quanto io sia.
Era una mattina come tutte le altre, mi svegliai con il sorriso nel volto, avevo passato un'intera notte a parlare al telefono con Michael, lui mi sembrava così dolce e protettivo verso i miei confronti quella notte ed io ero la ragazza più felice del mondo, avevo finalmente trovato l'amore che cercavo da tutta una vita, nonostante la tenera età potevo amare più di chiunque altro.
Mi ricordo che mia mamma era partita per partecipare ad una sfilata di moda in suo onore, non è che sia una cosa rara, sono abituata alla sua assenza, ma questo è il suo lavoro ed io non posso mettermi in mezzo, ci misi poco a raggiungere il piano di sotto dove c'era già tutto il personale splendido come sempre a sorridermi ed augurarmi una buona giornata, avevo appena afferrato le chiavi di casa fino a quando una voce meccanica proveniente dalla televisione prese tutta quanta la mi attenzione.
Gli occhi si riempirono di lacrime e mi sentì il cuore frantumarsi in mille pezzettini, una sola foto è bastata solo una foto ed il gesto di una donna innamorata a rovinarmi, a segnarmi la vita in modo permanente.
"Ieri sera durante la performance di The Way You Make Me Feel, il cantante Michael Jackson e la bellissima modella nonché attrice del videoclip ufficiale Tatiana Thumtzen hanno dichiarato il loro amore davanti a migliaia di telecamere e fan del cantante, con il gesto più antico del mondo, un bacio, le fan sono impazzite."
Corsi in camera mia e mi buttai per terra, iniziai a piangere e penso che in quel periodo abbia sprecato tutte le lacrime possibili ed immagini che potevo contenere dentro al mio corpo, mia mamma mi diceva sempre che i giornalisti la facevano troppo lunga, che a volte inventavano cose per fare i migliori scoop, ma come potevano mentire se davanti ai miei occhi c'era anche una foto di prova?
La sera stessa, Michael mi chiamó e ricordo che fu quella l'ultima volta che sentì la sua voce che un tempo mi faceva stare veramente bene.
"Sabrina ti prego, parliamone! Da come puoi vedere è stata lei, te lo giuro, te l'ho sempre detto! Io amo solo te!"-Cercó di giustificarsi con la voce supplicante.
"Il tuo sorriso al momento del bacio mi dice altro, sparisci dalla mia vita, non ne voglio sapere più niente di te, auguri."- Dissi infine, sentendo un suo sospiro dall'altra parte del telefono e lo chiuso in faccia.
Da quel momento non ebbi più sue notizie e la mia vita da bella, frenetica e felice diventó cupa e nera.
Passó molto prima che passassi ad amare un'altra persona e proprio grazie a questa persona ancora presente dentro alla mia vita ho ritrovato il sorriso è la forza di andare avanti.
Christopher, un dolce ragazzo che si è preso cura di me, aiutandomi a recuperare tutte le materie che non riuscivo a studiare per via dei troppi pensieri, anche avendo la fortuna di frequentare una scuola privata e tra uno studio è l'altro, tra un'uscita e l'altra nacque l'amore e penso che abbia fatto la scelta più giusta de mondo.
"Sabrina, stai bene?"-Mi strattonó mia mamma, facendomi riprendere dalla trance dove ero caduta qualche istante prima.
La guardai confusa e poi le sorridi debolmente alzandomi in piedi, sorseggiando ancora qualche goccio del succo che ha preparato Anna, la badante.
È di origine Italiana, proprio come mia mamma e posso assicurare che grazie a lei ho mangiato il miglior cibo della mia vita.
"Oh si, sto benissimo!"-Dissi fingendo, la sua presenza nei miei pensieri mi infastidiva ancora molto.
"Bene, sarà meglio così, oggi dobbiamo andare a prendere qualche vestito per il party di carnevale che organizza la mia amica Elisabeth, te ne sei dimenticata?"-Mi disse come se avessi fatto un peccato mortale!
"Oh no! Tranquilla mi divertirò da morire a travestirmi insieme a migliaia di persone miliardarie! Un party che non si può definire party che sarà più noioso di passare un pomeriggio in compagnia dei vecchietti in casa di cura!"-Dissi sbuffando ed alzando gli occhi al cielo.
"Ma non è quello che sei?"-Mi chiede ricordandomi il fatto dei miliardari.
"Poi non credo che a Denise faccia piacere il fatto che dici di annoiarti a casa sua!"
"Non mi annoio a casa sua, mi annoio a casa di sua madre, che è diverso!"-Dissi scoppiando a ridere pensando alla mia migliore amica, messa anche lei nella mia stessa situazione ma nel caso, lei è la figlia di Prince, sua mamma è simpatica ma mi da l'aria della baronessa e non mi piacciono queste cose.
"bene, andiamo?"-Chiese mia madre facendo un cenno al maggiordomo di avvisare Tyler, l'autista.
"Solo se posso vestirmi da suora incinta."-Scherzai e in stanza risuonó il silenzio totale.

BrokenheartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora