Epilogo, parte prima.

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- No - spengo la sigaretta nel bicchiere di plastica affondandola nella poca birra ormai calda che contiene.

- Oh che rottura palle di sei, Mia! Cosa non ti va bene sta volta? - sbuffa spazientita Sandra, mentre sposta lo sguardo dalla sua cavia da make up struccata gia due volte in venti minuti.

- Sembra una scolaretta, truccata così. Non la faranno entrare mai al Whiskey, nemmeno se scende Gesù Cristo a intercedere per lei -

- Allora, prego. Fai tu - risponde acida mia sorella, possandomi la matita con la quale stava definendo gli occhi di Lucy. - Voglio vedere che capolavoro sei capace di fare tu -

Afferro la matita e mi siedo di fronte alla ragazza bionda, che in silenzio ascolta il nostro fraterno battibecco. Non ci vuole chissà che diploma per risaltare la bellezza della giovane che mi fissa con quei strepitosi occhi azzurri, e neanche chissà che magia per renderla più donna e meno ragazzina.

Le sorrido e verso del latte detergente sul dischetto di cotone che friziono prima di posarlo sulla candida pelle di Lucy. - Eliminiamo questo trucco da innocente verginella e vediamo di farti più grande dell'età che hai - le dico passandole il cotone sugli occhi e portando via le ultime tracce di ombretto rosa sopra le palpebre.

- Io vado a prendere una birra - brontola Sandra alle mie spalle e ne chiedo una per me. La mia sorellina ha perso le staffe.

Lucy ha una bellezza eterea, una di quelle che si vedono solo sui giornali di moda ma la sua é pura, naturale, senza contaminazione di luci e trucco: é bella per davvero. Ha carnagione pallida, la pelle sembra ceramica, e le bellissime labbra di una gradazione tra il rosa e il rosso sono della giusta misura per il suo viso; ma ciò che la rende unica, di una bellezza invidiabile sono i capelli che si sposano alla perfezione con l'intera figura. Biondissimi, lunghi fin sotto le scapole e lisci, e risplendono alla luce del giorno.

- Io non credo che riuscirò a farla franca. Si vede che non ho diciassette anni, Mia. E tu rischi il lavoro - dice lasciandosi passare un velo di fondotinta sul viso.

- Basta valorizzare determinati tratti del viso e sarai una perfetta diciassettenne. Non serve esagerare col trucco, Lu. Fai fare a me. L'ho fatto su me stessa anni fa, quando avevo anche io sedici anni e nessuno si é accorto del trucchetto -  rispondo cercando ora la gradazione di ombretto più consono al nostro fine - Hai speso una fortuna per la tua ID falsa. Con un leggero Smokey sarai perfetta e pronta per la festa di compleanno della cagacazzi di Sandra -

Chiude gli occhi e si prepara al terzo round di trucco.

- Alla festa di Mary, Lucy troverà un fidanzato e finalmente scoperá- sentenzia Sandra esaltando alla vista dell'amica finalmente pronta per la serata. Rido e finisco mia birra mentre scelgo la divisa della serata: pantalone nero di pelle e camicetta anch'essa scura allacciata in vita con mezza mercanzia in mostra, come da copione. Al Whiskey non rompono le palle per come ti vesti, l'importante é lavorare e vestire in modo consono alla serata.

- Ricordatevi le vostre carte d'identità o niente festa per le minorenni - sentenzio e infilo chiavi, portamonete, trucchi e sigarette in borsa prima di raggiungere le altre alla porta. Delle quattro ragazze una sola avrebbe il diritto di varcare il locale perché unica a compiere oggi 17 anni mentre le altre, Lucy, Tory e mia sorella Sandra, dovrebbero attendere ancora un anno. Ma i piani non sono questi.

Lascio le ragazze al cospetto dei controlli fuori dal locale ed entro dalla porta secondaria, quella riservata ai dipendenti, quando ormai manca veramente poco all'apertura e all'inizio del servizio.

- Hey Mia-

- Ciao Olga! Come siamo messi qua? - indico i bicchieri allineati sul bancone e in attesa di essere sistemati sulla mensola opposta, di spalle alla postazione del barman.

Dirty lifeOn viuen les histories. Descobreix ara