ACT V

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"Aspetta qui"
"E chi si muove" letteralmente, a meno che non mi stesse per stuprare, per quale assurdo motivo dovrei andarmene da qui?

Lo vedo aprire le ante dell'armadio, ma non trovando quello che cerca, inizia ad aprire anche tutti gli altri cassetti presenti in camera. Stava letteralmente aprendo qualsiasi cosa tranne me, che palle. Sospiro.
"Matt la prossima volta li porto io i preservativi, a quanto pare te li ha fregati tuo padre" dico ghignando
"Zitta va"
"Ma che vuoi?"
"Trovato"
"Trovato? Che fai li tieni separati uno ad uno? Lo dico io che il sesso non fa per te" dico sfottendolo, però quella con cui lo vedo tornare non è una bustina..
"Porca puttana.." sussurro spiazzata
"Modestamente.."
"No dico.. cioè tu.. tu vuoi davvero...?"
"Non dirmi che hai paura" dice con tanta superiorità da farlo sembrare il classico figo della scuola rigorosamente stronzo, che ti promette il mondo pur di scopare e dopodiché ti tratta come non esistessi.
Ma che cosa gli succede? Gli ormoni davvero fanno questo effetto agli esseri umani di sesso maschile? Mi ricordo improvvisamente dell'unica volta in cui Matt è stato veramente stronzo nei miei confronti, a quanto pare non era nulla paragonato ad adesso.
"No, certo che no, tu invece? Che c'è ora fai l'esperto?"
"Nono, qui l'esperta sei tu, o sbaglio?" Non so bene a cosa stia alludendo, ma lo ignoro categoricamente.

*sign of the times*

"Mi hai fatto aspettare fin troppo"
"Oh, scusami, come posso farmi perdonare piccola testa di cazzo?"
"Innanzitutto facendoti togliere quella bella felpa che hai addosso"
Incredibilmente non fa neanche troppe storie per la mia richiesta, però se la toglie da solo, al che ci rimango un po' di merda. Sarà per le mani fredde? No, non ha senso, alla prossima però non mi frega.
"Fa un po' troppo caldo per restare in t-shirt, non credi?"
Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio per quella che era ormai la ventesima volta, dopodiché gli sfilo delicatamente la maglietta dei Metallica(una delle sue band preferite) che aveva addosso.
"Come fai ad essere ancora cosi fredda? Eppure qui fa abbastanza caldo"
"A quanto pare non abbastanza, fa qualcosa tu dato che ti interessa così tanto la mia temperatura corporea, no?"
"Ora come ora avrei solo voglia di svestirti, fai tu"
"Vedi di inventarti qualcosa"
"Ma inventarmi cosa? Ad abbracciarti non posso, l'unico modo per scaldarti un po' sarebbe farti sudare scopando come se non ci fosse un domani"
"Non te lo sto vietando, ma a quanto pare a te non va poi cosi tanto, è tutto un dire"
Non pensavo una singola frase avrebbe smosso qualcosa, e invece a quanto pare si. Mi lascia una scia di baci umidi a partire dagli angoli della bocca, arrivando a quella che non poteva neanche essere definita scollatura del top. In tutto questo aveva iniziato a strusciarmelo letteralmente addosso, e posso dire che non mi stava neanche dispiacendo.
"Il tuo amichetto sembra contento eh"
"Si?" dice tra un bacio e l'altro.
"Tu lo sei?"
"Tu che dici?" eppure a me non sembra..
fa scorrere le sue mani sulle mie costole andando sempre più giù, fino ad arrivare alla cerniera dei miei jeans. E chi l'avrebbe mai detto che me li avrebbe sbottonati e tolti in 2 secondi? Questo ragazzo guarda troppi porno, altrimenti non si spiega.
"Vuoi far felice la tua amichetta?"
"Come?" lo guardo divertita
Sfiora le mie labbra con le sue dita e avvicina il suo viso al mio, ero convinta stesse per baciarmi, quando mi ficca letteralmente due dita in bocca.
"Lecca"
Lo guardo abbastanza stranita.
"Che cos'hai in testa?"
"Adesso lo vedi"
"Nono, che vuoi fare?"
"Fa come ti dico, fidati che ti piacerà"
Dopo aver fatto 'come dice', mi morde il labbro e mi infila le dita esattamente li, senza esitare ne nulla.
"Neanche un apprezzamento per le mie mutandine in pizzo? Cazzo sono bellissime le ho prese da Victoria's secret questo weekend, inculatele almeno un po'"
"Sai quanto me ne frega del materiale delle tue mutande" dice in modo scortese.
"Senti, guardami"
Inizialmente si rifiuta, ma dopo poco grazie a dio si decide a farlo.. non ce la faccio più a non chiederglielo, ha qualcosa che non va:
"Prima che inizi a sditalinarmi, mi dici che hai?"
Sta un po' in silenzio come non sapendo cosa dire
"Ti amo, lo sai?"
Fa sempre un certo effetto sentirglielo dire in chiamata, è bello anche leggerlo, ma cazzo, dal vivo è tutta'altra cosa. Probabilmente in questo momento mi sta sorridendo anche la figa.
"Bimb-"
"Rispondi, lo sai o no?"
"si, certo che lo so"
"Allora perché devi sempre rovinare tutto, me lo spieghi?"
"Che stai dicendo?"
"Che sei una falsa bugiarda del cazzo"
"Che?"

Inizia a fare quello che deve fare e io inizio a non connettere più molto bene i neuroni, almeno fin quando non dice una frase che mi fa girare i coglioni in una maniera assurda, pur non avendoli in un certo senso.
"Sei proprio come tuo padre"
Sappiamo tutti quanto può risultare fastidioso fare determinate cose se non si è del tutto rilassati o nel mood, bene, tra queste cose c'è la masturbazione reciproca, che può diventare letteralmente una tortura se si sta avendo tutt'altro tipo di approccio o dialogo con l'altra persona.

"Ora mi hai rotto il cazzo, basta"
"Io mi fidavo di te brutta troia che non sei altro, mi ci hai fatto credere"
Per quanto possa provare ad allontanargli la mano, ha letteralmente il doppio della mia forza essendo due volte me, perciò fallendo nella pratica non mi resta che convincerlo a parole.
"Basta mi stai facendo male" dico lamentandomi, ma a lui sembra non importare nulla.
"Tu non hai idea di quanto cazzo male ha fatto a me sentire che ti sei scopata un puttaniere di scuola tua per 40€"
Le lacrime scendono da sole, non so se mi sta facendo più male lui o quello che mi sta dicendo, dato che purtroppo è tutto vero.
"Che fai non rispondi?" ci va sempre più pesante.
Ormai fatico persino a respirare.
"Per l'ultima volta, cazzo, smettila, mi stai facendo malissimo, se il tuo obbiettivo era sverginarmi stuprandomi, stronzo, ci sei riuscito. Controlla pure se ci sono tracce di sangue sulle tue dita se non ti fidi"
Finalmente smette di torturarmi. Mi tremano le gambe, in realtà non solo quelle, ho letteralmente la pelle d'oca, inutile dire non in positivo. Molto lentamente e ancora sconvolta riesco ad alzarmi dal letto e naturalmente mi allontano da lui. Oltre i segni che mi aveva causato sui polsi bloccandomi con l'altra mano, vedo che lui stesso ha gli occhi lucidi.

Si ma non chiamarmi "Fra"Where stories live. Discover now