Il momento sbagliato ✎

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Proseguo, poi, con una citazione dal Treccani: "L'uso di te come soggetto, ampiamente diffuso in molte regioni italiane, è ammissibile nel parlato informale, ma deve essere evitato nel parlato di tono sostenuto e nell'uso scritto". Ti segnalo questo errore senza riportare esempi perché q̶u̶a̶s̶i̶ ogni volta che avresti dovuto usare il pronome "tu" hai scritto "te".

Altra cosa che ho notato è la massiccia presenza di avverbi all'interno del testo. Se ne trovano diversi nella stessa frase e spesso gli stessi si ripresentano a distanza di un periodo o due. Riporto di seguito solo alcuni esempi:
- "(...) ti risposi, timidamente ma sinceramente."
- "Lei era vestita diversamente (...)" e nel periodo successivo "(...) diversamente dal solito."
- Approfitto di questo spazio per segnalarti anche il refuso dell'avverbio "in fondo" che tu hai scritto "infondo".

La punteggiatura è usata in modo perlopiù corretto, anche se a volte manca qualche virgola, e quasi sempre i segni di interpunzione in prossimità di caporali e virgolette ("(...) pietra «So camminare da soldisse.")

Totalmente a caso, infine, ti segnalo queste due cose random:
- "Le pietre che componevano i muri circostanti, erano ricoperti dalla polvere e dal petrolio al quale era stato appeso il porta fiaccola." Credo che questo sia un refuso, dovuto alla mancanza di una virgola o alla modifica frettolosa della frase perché il porta fiaccola appeso al petrolio fatico a immaginarmelo.
- Per porre risalto ad alcune parole ho notato che hai usato il maiuscolo, come in questo caso: "(...) Potessi essere qualcos'altro a parte... UN MOSTRO." Te lo segnalo perché le parole in maiuscolo nei testi si usano in modo a dir poco centellinato, e perlopiù per indicare sigle o acronimi, o in casi particolari. Se proprio vuoi porre risalto a quelle parole dovresti metterle in corsivo (o, visto che il testo è già corsivo, lasciarle senza formattazione alcuna).

✎Ambientazione (7/10 punti)

La tua è una storia breve e introspettiva, Autrice, e direi proprio che l'ambientazione passa un po' in secondo piano. Credo (correggimi se sbaglio) che la storia sia stata scritta per un concorso, e quindi con un numero limitato di parole a disposizione. Pertanto, per sviluppare bene la trama, non hai avuto molto spazio da dedicare all'ambientazione – che è comunque interessante, intendiamoci, ma non esattamente delineata.
Per te che non lo sai, Stranier*, siamo in una sorta di mondo medioevale (?): si parla di Re, castelli, guardie, e di base è tutto molto interessante, anche se l'idea è sviluppata poco. Sarebbe stato bello, ad esempio, sapere come mai i regni dei due Re sono in contrasto; anche un accenno breve, brevissimo, per contestualizzare e arricchire la narrazione avrebbe fatto tanto. Magari, quando il concorso finirà (o se è già finito), potresti pensare di integrare alla storia qualcosina in più per approfondire un minimo questo aspetto, perché sei sulla strada giusta.

✎Caratterizzazione dei personaggi (7/10 punti)

Lo stesso discorso fatto per la sezione precedente vale anche per i personaggi, Autrice. C'è del potenziale, ma avresti potuto fare di più e lo posso dire perché ho letto altro di tuo e so che ne sei capace. Sia di Elisabeth che di John, abbiamo un approfondimento psicologico mirato prettamente allo sviluppo del loro amore proibito. Sarebbe stato interessante, per dirne una **Spoiler** sapere come mai il ruolo da guerriera di Elisabeth è così inusuale, che tipo di compito svolge, quali sono le sue capacità. **Fine Spoiler** Insomma, approfondire anche questi aspetti secondari che, per questioni di spazio, non hai avuto occasione di trattare in modo più esaustivo.

✎Trama (6,5/10 punti)

Stranier*, come avrai capito siamo di fronte a una storia d'amore tra due soldati appartenenti a fazioni nemiche. Pertanto la storia del loro amore è complessa e viene sviluppata dall'Autrice con dei cambi di punti di vista che coinvolgono sia i protagonisti, sia un narratore esterno.
Ora, Autrice, tu sai [visto che hai letto un po' de "L'ancora"] che io ho qualcosa in comune con le Scale di Hogwarts, anche a me piace cambiare (il narratore in questo caso). Però – c'è un però, e per l* Stranier* che ci legge elencherò i vari narratori di questa One Shot di seguito:
- narratore in prima persona al tempo presente (che parla del passato) dal punto di vista di Elisabeht;
- narratore esterno a entrambi i protagonisti;
- narratore in terza persona al passato dal punto di vista di John.

Dal mio sempre discutibile punto di vista, una storia di tremila [stima precisissima fatta "a sentimento"] è troppo breve per avere tre tipi di narratore. Tanto per cominciare c'è la questione dei tempi verbali (di cui ho parlato nella sezione della grammatica) che, con questi salti da un narratore all'altro, non rende la narrazione uniforme. In secondo luogo risulta evidente che il narratore esterno in terza persona non aggiunge assolutamente nulla al racconto, perché avresti potuto raccontare quelle poche scene dal punto di vista di uno dei due personaggi. Così facendo avresti anche potuto evitare l'uso del corsivo, che è presente per gran parte del testo.
Il suggerimento che mi sento di darti, quindi, per rendere più fluida la narrazione è quello di narrare gli eventi con i punti di vista dei soli due protagonisti e di uniformare i tempi verbali di entrambi i narratori. 

Questo è l'unico appunto che mi sento di farti, di altre cose ho già parlato precedentemente e trovo comunque la storia è sviluppata bene e con un finale inaspettato affatto male.

✎Parere personale e coinvolgimento (3,5/5 punti)

Autrice, per parafrasare m̶a̶l̶e̶ Aristotele ti direi proprio che la tua storia è un uovo in potenza, che aspetta di diventare gallina; ha tutti i presupposti per diventare una bellissima storia, sistemando qualcosina. In definitiva, e qui concludo, rifinendo un po' potresti ottenere davvero un ottimo risultato!

✎PUNTEGGIO TOTALE: 36,5/60 punti

RECENTRIX- Il punto di vista di TrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora