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Mia mamma è appena uscita per andare al lavoro e Zayn dovrebbe venire da me
Louis ed Harry non sono a casa, perché sono in vacanza, e quindi, sto già sudando, io e Zayn, da soli in una casa.

Non prendetemi come una pervertita, però lui è il mio ragazzo, e come se non bastasse è dannatamente bello, si, non bello, spettacolare, perfetto, meraviglioso.

Suona al citofono e come se non bastasse corro agitata.
Apro la porta di casa e giuro di non aver mai sentito tanta tensione in vita mia, io e Zayn da soli in casa, basta, la devo smettere.

-"Hey"-
Ci baciamo, ma non riesco a lasciarmi andare e non so perché, non chiedetelo, non saprei rispondervi.
-"Ciao Zay"-
Chiudo la porta per poi ingoiare il vuoto, sono agitata, molto agitata.
-"Hai già mangiato? Perché sai, cioè... Emh, se vuoi io posso cucinare, ma sempre se tu vuoi, ecco ma se hai già mangiato non c'..."-

Ride grattando il retro del suo collo mentre la sua lingua si incastra nei suoi denti, e solo a vedere il suo sorriso mi sciolgo.
-"Tranquilla, ho già mangiato, grazie comunque"-
Guardo fuori dalla finestra notando quanto è bella la luna questa sera.

-"È bella la luna, cioè splende, no..."-
Ride ancora e mi sento totalmente una scema, cretina!
-"Si molto"-
Sposto i capelli sciolti all'indietro osservando i miei piedi, che tutto ad un tratto sono diventati molto interessanti.
-"C'è qualcosa che non va?"-
Alza il mio mento con la sua mano e i miei occhi si incastrano nei suoi occhi.

-"Assolutamente no, tutto perfetto"-
Cammino verso la sala ma disattenta inciampo nel tappeto, cadendo e creando un rumore fortissimo, quanto vorrei scomparire.
-"Mio dio"-
Mi raggiunge preoccupato, mentre una fitta raggiunge la mia gamba.
-"Aspetta che ti aiuto"-
Provo ad alzarmi inutilmente, perciò mi prende in braccio, e o mio Dio, meglio delle favole.

-"Oh, emh, non c'era bisogno"-
E invece nella mia mente penso che questo momento dovrebbe durare per sempre.
-"Si invece"-
Mi posa sul divano delicatamente.
-"Grazie"-

-"Ora, Mary Tomlinson, mi dici cos'hai, o non ti lascerò stare finché non me lo dirai"-
Sbuffo e faccio cadere la testa sul cuscino del divano.
-"Niente, tranquillo, va tutto bene, seriamente"-
Ma tutto ad un tratto si butta su di me mentre mi fa il solletico, e giuro, non mi sono mai sentita così bene in vita mia, anche se odio il solletico.
-"Basta, dai"-
Dico tra le risate di tutti e due.
-"Dimmi, dovrei crederti?"-
Dice divertito.

-"Assolutamente"-
Smette per un secondo di farmi il solletico e mi guarda come per cercare di capire.
-"Ed io non ti credo"-
E poi continua, ma seriamente, non mi da poi così fastidio, fino a quando non mi accorgo della posizione in cui siamo, lui, a cavalcioni su di me, e posso dirvi che sono diventata un pomodoro.

-"Beh, emh, dovresti invece"-
Mi lancia uno sguardo di sfida ma poi smette di farmi il solletico, e si avvicina sempre di più al mio viso, finché ci dividono solo millimetri, e poi le nostre labbra si uniscono in un lungo bacio, e si, le nostre lingue si incontrano, come non avevano mai fatto.

Sotto al suo tocco ho la pelle d'oca, mille brividi percorrono la mia schiena, il cuore batte più veloce che mai, e spero soltanto che lui non senta i miei battiti troppo veloci, a momenti mi viene un infarto.
Con coraggio allaccio le braccia al suo collo, accarezzo i suoi capelli, e ci riprendiamo a baciare.

Apro gli occhi e incontro i suoi, sorride sulle mie labbra, anche se sto tremando, sì, sto letteralmente tremando, perché ho paura, non so cosa mi è preso, ma sento una sensazione diversa, come se non volessi solo il semplice bacio, ma non vorrei affrettare le cose, anche perché, sarei ancora più buffa e farei più figure di quante io ne abbia già fatte.

-"Scusa"-
Mi scosto da lui e mi siedo, con le guance che bruciano, i capelli rovinati, le labbra gonfie, i vestiti stropicciati ma una grande voglia di baciarlo, andare oltre, ma non posso.
-"Non dirmi scusa"-
Sorride per poi sedersi di fianco a me, appoggio la testa sul suo petto e dopo un po'chiudo gli occhi.

𝙵 𝚘 𝚛 𝚎 𝚟 𝚎 𝚛Where stories live. Discover now