Chapter four.

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Zayn


"Sto morendo di fame!"


Mia madre era solita cucinare pasti invitanti, ma quella sera era ancora più appetibile la cena, solamente perché era il compleanno di mio padre. Essendo molto affezionati a lui, usavamo riunirci insieme a tutta la famiglia per cena, e mia madre non si faceva sfuggire l'occasione perfetta per dimostrare a tutti i nostri parenti quanto fosse brava ai fornelli.
Ovviamente, superava sempre tutte le aspettative degli invitati: quest'anno ci aveva colpito con il suo appariscente polpettone servito con un ottimo purè di verdure.
Ma il pezzo forte sarebbe ancora dovuto arrivare, ovvero il dessert!


"Prima la preghiera, Cornelia" annunciò mia madre, in risposta alle lamentele di mia cugina.


La mia famiglia era molto religiosa e prima di consumare ogni pasto, dovevamo ringraziare per il cibo che aspettava solo di essere mangiato.
Dopo aver preso tutti posto, congiungemmo le mani.
Ma quando mio padre stava per iniziare a recitare la preghiera un suono dall'ingresso, interruppe il momento.


"Chi sarà a quest'ora?" chiese mia sorella, incerta, allo squillo del telefono.


Il nostro telefono di casa suonava raramente, e di solito erano i miei professori che volevano congratularsi per il mio rendimento, oppure qualche parente lontano che voleva scambiare due chiacchiere con i miei genitori. Ma essendo tutti riuniti per la cena, esclusi la seconda opzione.
Sentii mia madre correre a passo svelto verso la cornetta per poi


"Pronto?" annunciare.


Per qualche attimo non sentimmo più nulla e cominciai seriamente a preoccuparmi, ma poi "Aspetta che lo chiamo, buona serata" sentii dire a mia madre.


"Zayn" chiamò, subito dopo.


"Si, mamma?"


"Sei desiderato al telefono" mi disse lei severamente, ciò stava ad indicare che non era un professore e che probabilmente lei sospettava che avessi dato il numero di casa a qualcuno. Ma io non l'avevo fatto.


Entrato all'ingresso, mi avvicinai esitante alla cornetta per poi
"Si?" chiedere.


"Zayn!"


Mi si gelò il sangue a capire chi aveva interrotto la cena del compleanno di mio padre.


"Mi spieghi come fai ad avere il mio numero, Liam?"


"Me lo ha dato il professore in caso di emergenza" rispose lui, potevo sentire il suo sorriso strafottente anche attraverso il telefono.


"E che emergenza sarebbe questa?"


"Volevo sapere a che ora ci vediamo domani"


"E non potevi chiedermelo direttamente a scu-Aspetta! Voglio dire, domani? Di nuovo? Non le abbiamo concluse le lezioni?"


"Ma che stai dicendo, Zayn? Io devo recuperare Chimica!"


"Io ti ho dato le basi la volta scorsa, pensavo che te la saresti cavata"


"Sei pazzo? Non so nemmeno da dove cominciare a leggere i tuoi appunti strani"


"I miei appunti non sono strani"


"Lo sono, Zayn"


La rabbia ribolliva ancor di più a guardare i miei genitori fissarmi duri dalla sala da pranzo.

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