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"Sei un cretino" sussurro passando un pezzo di cotone sul labbro rotto di Michael.

Stringe il bordo della vasca, cercando di non pensare al dolore.

Il bagno della casa dove la festa sta avvenendo è illuminato solo da una piccola lampada che ogni tanto si spegne, è sporco, ma è l'unico posto tranquillo per chiarire con Michael adesso che è un pochino piú coscente.

"Pensavo non ti drogassi piú" sibilo guardandolo.

"..è difficile, lo sai" dice lui passandosi la mano tra i capelli.

Ci guardiamo in silenzio, e sospiro. Forse dovrei smetterla di preoccuparmi tanto per lui.

"Togliti la maglia" dico, e lui lascia la giacca di pelle per terra, sfilandosi poi la maglietta dei metallica.

La sua pelle bianca e candida è coperta da macchie violastre che la imbruttiscono. Le sfioro, e lui stringe ancora una volta il bordo della vasca, trattenendo un gemito di dolore.

"Devi smetterla di fare cazzate" sussurro, sedendomi accanto a lui e accarezzandogli la mano.

"Non voglio perderti Michael"

"E non mi perderai" mi stringe la mano, si avvicina e mi bacia, accarezzandomi la guancia.

"Ma tu continui a farti del male da solo" cerco di trattenere le lacrime che rischiano di scendere dai miei occhi.

"Brooklyn, te lo prometto. Non mi fará male. Non me ne andró. Hai solo me ora, e non ti lascerò da sola" sussurra, e una lacrima inconsapevolmente scende,  bagnadomi il viso.

"Non voglio tornare dai miei. Io ti amo, e voglio stare con te per sempre.."

"Hey.." sussurra asciugandomela. Mi abbraccia forte, accarezzandomi la schiena.

"Le persone non lo sanno, perché neanche ci provano. Quando l'amore scivola via, devi cercare di tenerlo stretto. Vedo la tua anima, ed é insieme alla mia. Ti voglio vicina. Ti prometto per sempre, ed è tutto quello che ti posso dare. Ti prometto insieme, ed è l'unico modo in cui potremmo vivere. Ti prometto me stesso senza alcun limite.

Porteró il peso via per te, cacceró via il dolore, se vorrai. Hai le mie spalle, e il mio cuore é il tuo finché saremmo vecchi, mi avrai sempre accanto. Vedremo il mondo insieme, fianco a fianco. Non devi mettere via i tuoi sogni, vedrai."

"Michael, ti amo" mi fiondo sulla sua, e ci baciamo. Le mie labbra sono presse contro le sue, mette la mano dietro al mio collo, spingendo di piú le nostre labbra insieme, le nostre lingue si desiderano, i nostri corpi si vogliono. Passo le mani sul suo torace, lui ha le mani sui miei fianchi, le sue dita poi slacciano la zip del vestito, togliendomelo.

E in qualche modo mi ritrovo nella vasca, sdraiata sotto di lui, e l'unica cosa che riempie la stanza sono i nostri respiri.

Un desiderio per i nostri poveri cuori, e poi un altro bacio rubato nel buio.

Spinge lentamente dentro me, il suo viso nell'incavo del mio collo, e da lui proviene un piccolo gemito gotturale.

Bacia la mia mascella, e respiro piú profondamente.

"Michael.." ansimo, e lui inzia ad andare piú veloce.

Le mie unghie sulla sua pelle come i denti di uno squalo, sono intossicata dalle sue parole. E nel freddo del suo sguardo sono dolorosamente persa. Bramo senza vergogna per i prividi che mi provoca quando mi tocca, mentre mi dice che non siamo altro che guai.

I nostri cuori sono in fiamme stanotte, il nostro amore è come una guerra. O andiamo affondo insieme o non andiamo affatto.

"Cristo Brooklyn" geme profondamente. E provo talmente tanto piacere da non poter fare altro che gridare il suo nome. Inarco i fianchi, mentre siamo sempre piú vicini all'apice.

"Mi hai tra le tue dita" sussura, e non posso fare a meno di baciarlo, mentre insieme proviamo questa scarica di piacere immenso.

I nostri cuori hanno lo stesso ritmo, il suo petto si alza e si abbassa velocemente contro il mio. Sfiora ogni centimetro della mia pelle, mi marca per far sapere ad ogni persona che sono sua, e sua saró.

Poggia la testa contro il bordo della vasca, e io sul suo petto. I nostri respiri si stanno regolarizzando. Sento il battito del suo cuore, e disegno sul suo petto forme immaginarie.

Accende una sigaretta, e lo lascio fare. Credo che, prima o poi smetterà. Ma non saremo mai tanto giovani come siamo ora, e mi godo il momento.

Il suo petto si abbassa mentre aspira il fumo, e i miei occhi si stanno per chiudere pesantemente, ma resisto per stare con lui.

La musica di sottofondo della festa che sta continuando si blocca e la gente inizia a fare il conto alla rovescia.

"Tre, due, uno.." e poi un mucchio di urla, i fuochi d'artificio che scoppiano e che si vedono dalla finestra.

Mi chiedo se questa sia la fine di noi, o l'inizio di tutto.

Penso che infondo io abbia sempre amato Michael, e non importa se forse quello che stiamo facendo sia un errore, io non me ne pento e vado avanti con lui.

"Buon'anno, amore mio" sussurro e lui mi sorride buttando fuori il fumo.

Mi bacia delicatamente, e sento il sapore di tabacco sulle sue labbra ma lo ignoro.

"Buon' anno pure a te, Brooklyn" sussurra spostando dolcemente una ciocca di capelli dal mio viso.

La festa riprende, mentre noi ce ne stiamo qui al silenzio insieme.

"Brooklyn?" dice dopo un po'.

"Mh?" faccio, i miei occhi si stanno ormai chiudendo.

"Alla fine dove è che ce l'hai il tatuaggio che quella volta non mi volevi far vedere?" domanda.

Alzo il viso verso di lui. "Il To The Moon?" chiedo e lui scuote la testa, sfiorando il tatuaggio che abbiamo in comune.

"Quello che quando abbiamo fumato la prima volta insieme, non mi volevi mostrare" continua e sorrido, ricordandomi di cosa parla.

"Non l'ho mai avuto" ammetto.

Fa il finto scandalizzato, facendomi ridacchiare leggermente.

"Era una scusa per farti interessare a me" continuo e lui mi sorride, buttando il mozzicone della sigaretta per terra.

"Sai, sei veramente una stronza, ma ti amo" mi stringe a sé.

"Ti amo anch'io bastardo"

~~~

Credo che questo sia l'ultimo capitolo, ci sarà anche un epilogo, non disperate, vi amo.

Weird. || Michael CliffordWhere stories live. Discover now