Festeggiamenti

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Siamo in un ristorante di nome "Chalet bellariva" , sul lung'Arno.
È un posto stupendo, magico quasi, poi quella vista... Strepitosa.

Io sono seduta accanto a Rosalba, di fronte a me mio padre e alla sua sinistra Diego.

Poco dopo ci raggiunge anche Enrico, il ragazzo della mia coinquilina, che accoglie l'amata con un bacio e poi viene verso di me.
Mi alzo per salutarlo e mi rivolge un:
-Tanti auguri Clara-
-Grazie. E grazie di esserci-
Mi sorride e si accomoda tra Diego e Rosalba, a capotavola.

Finito il nostro antipasto con stuzzichini e prosecco, viene il cameriere per prendere le ordinazioni.

Tutti ordinano dei piatti particolarissimi e abbondanti, io ero indecisa come al solito.
Sinceramente non ho molta fame. Credo sia il nervosismo.
Alla fine scelgo una insalata mista, con pollo, verdure varie, noci e dei crostini di pane.

Mio padre mi guarda come per dire:
-Ma serio?-
-Si papà va bene così. Ah e del vino rosso liscio- dico rivolgendomi al cameriere.
-Anche per me- dicono improvvisamente e contemporaneamente Enrico e mio padre.
Poi si guardano e iniziano a ridere.

Diego invece era lì, impassibile.

Arrivate le ordinazioni, Rosalba si alza in piedi con il calice colmo ma di acqua (per via della gravidanza), e sollevandolo dice:-A te Clara, e ad altri 100 giorni come questo-
Poi tutti sollevano il calice e rispondono:
-Auguri-

Sorrido, e iniziamo a mangiare.

**********************
La giornata procede molto tranquillamente devo dire.

Abbiamo passeggiato un pò, fatto delle foto sul Ponte Vecchio e per il resto... Chiacchierato tanto del più e del meno.

Sono le 18.58 e siamo ormai arrivati alla macchina pronti per tornare a casa.

Entriamo tutti in macchina e partiamo.

Circa mezz'ora giungiamo a destinazione, scendono tutti, finché poi mio padre, salutati tutti, viene da me e mi da un bacio sulla fronte.

-Sono così orgoglioso di te, della mia dottoressa-
Sorrido.

-Grazie papà. Dai ora però vieni che ti preparo un letto-

-Cara io... Purtroppo dobbiamo salutarci qui. Ho il volo alle 22.35. -
-Ah.. -
-Si io... Devo tornare. Il lavoro.. Però non potevo perdermi di festeggiare il tuo compleanno. Anche a costo di fare un lungo viaggio e vederti per poche ore-

Sorrido commossa, seppur avessi sperato tantissimo che rimanesse con me un altro giorno.

Poi lo abbraccio forte e dico:
-Ti voglio bene-
-Anche io tesoro.-
Poi aggiungo:
-Presto verrò io a trovarti-
-Mi farebbe piacere tesoro. Quando vuoi-

Mi da un bacio sulla mano, e sale in macchina.

La accende ed esclamo un:
-Buon viaggio papà e fammi sapere quando arrivi-
-Certo. Buonanotte bambina mia-

E parte.
Io intanto continuo a guardare, ferma, la sua macchina allontanarsi.

****************
Pochi minuti dopo salgo a casa, e vedo la coppietta felice sul divano a farsi le coccole.
Sorrido e mi avvio verso la mia camera.

Appena apro la porta, quasi salto dallo spavento.

Diego era dentro, seduto sul mio letto.
Appena mi vede si alza.
Chiudo la porta e dico:
-Cosa ci fai qui?-
-Volevo solo... Darti il mio regalo-

Rimango per un attimo spaesata.

Lui intanto mi porge una scatoletta:
-Era pronto per te da ormai una settimana. Ma nonostante tutto... Mi sembrava carino dartelo. -
Apro e vedo un piccolo portafogli rosa e forma di labbra con attaccato un ciondolino con la mia iniziale.

Era bellissimo. Direi si addice piu che a pennello ai miei gusti.

Sorrido e lo guardo.
-Davvero, grazie. È stupendo-
Lui abbassa lo sguardo e pian piano si avvia verso la porta.

-Dai allora io vado.. -
-Aspetta! - dico.

Si gira e li mi viene spontaneo lanciare il pacchettino sul letto e correre a baciarlo.

All'inizio era indeciso se continuare, ma poi quasi come si fosse liberato da un peso mi stringe più forte a sè, poi con le mani mi strizza i glutei e mi bacia sempre più intensamente.

Mi stacco e dico:
-Diego io... Non riesco a stare così, con te che mi eviti e io che devo far finta che é tutto come prima. Io... Voglio te, e non solo su un letto, voglio te e basta. Scusa se sono stata.. -
-Shh-

E riprende a baciarmi.
Intanto quasi sentivo un sorriso formarsi sulle sue labbra.
Poi si sposta sul mio collo, e continua a baciarlo, morderlo e succhiarlo.
Ad ogni suo tocco mi contorcevo così tanto che davvero avrei fatto di tutto per non vedere quei vestiti coprire quel suo corpo.

Poco dopo sento la porta di Rosalba chiudersi. Probabilmente saranno entrati in camera.

Così Diego si allontana, mi porge la sua mano e in quel solo gesto capisco cosa vuole fare.

Usciamo dalla mia camera ed entriamo nella sua.

Mentre chiudevo la sua porta a chiave, lui va verso il comodino e improvvisamente sento uno strano rumore.
Mi giro e vedo lui con delle manette tra le mani.

Sorrido maliziosamente.
Poi lui si avvicina, mi gira di spalle con il petto appoggiato alla porta e le braccia dietro per poi legarle.
Fatto ciò, mi gira verso di lui, mi bacia e man mano inizia a scorrere il viso sul mio seno, poi sul ventre, fino a poggiare il naso e le labbra sulla mia intimità.

Con le mani, alza il mio vestito e col solo ausilio dei denti mi abbassa le mutandine,che poi fa scivolare giù.

Alla sola vista di tutto ciò, mi sentivo avvampare e godevo per la situazione.
Poi immerge la lingua lì,piu volte, ripetutamente.
Quasi non riuscivo a reggermi in piedi tanto che lui, notandolo, si alza, si posiziona dietro di me e, baciandomi la spalla destra e poi il collo, mi spinge verso il letto fino a farmi salire su con le ginocchia, a pancia in giù, e calarmi la testa sul cuscino.
Dopo questo... Be vi lascio solo immaginare.

Sex RoomWhere stories live. Discover now