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Una settimana chiusa in casa a tentar di lenire il più possibile, a porre rimedio dove c'era più bisogno, ad aggiustare i pezzi rotti che non poteva nascondere agli altri, come invece faceva con l'anima deturpata da ogni percossa.
Il denaro serviva per mangiare, più del suo orgoglio, e anche se le costava subire gli occhi curiosi di chi incrociava, Violante preferiva coprire la vergogna col fondotinta.
Non si era mai truccata per sentirsi bella, ma ogni volta che accadeva, era sempre per camuffarsi, anziché valorizzare ciò che aveva.
Si sentiva tanto attrice, Violante, in quei momenti: pronta per indossare il volto di un'altra che le assomigliava ben poco. Era uno scambio equo, pensava; fingersi inviolata sul derma e nel cuore, che chissà come riusciva a cicatrizzare nonostante tutte le mani l'avessero ferita insieme alle parole.

"Copriti gli occhi, ché ti si vedono le crepe dell'anima", si disse allo specchio prima di uscire. Perché i lividi li poteva notare chiunque, ma come avrebbe spiegato, invece, le lacrime che al posto del sale, sapevano di sangue marcio come i più falsi miracoli mariani? E pensare che il padre voleva chiamarla Maddalena, alla nascita. Ma la madre insistette a chiamarla Violante, perché quel nome non si addiceva a quella perla nera dagli occhi grandi. Stupida fu; non sapendo che da meretrice, l'avrebbero fatta sentire comunque, senza nessun povero Cristo l'avesse redenta dai troppi abusi. 

Violante, come viola erano i segni che portava dietro la schiena. Quelli bastava solo non urtarci contro, per fingere che non esistessero. Mentre per il labbro spaccato e l'occhio gonfio, menzogne e trucco avrebbero sortito il loro effetto; anche perché a Violante, nessuno la guardava mai con attenzione al di là delle sue forme. Altrimenti si sarebbe accorto chiunque, che a quindici anni portava nello sguardo il terrore di sbagliare. E lo sanno gli altri che succede quando questo accade? Succede che per stare troppo a fissarti i piedi perché t'hanno fatto credere di non essere degna di niente, ti senti sbagliata davvero, e cominci a convincerti che è vero ciò che dice la gente: "quando vieni dal marcio, la puzza te la porti addosso ad ogni passo".
Non poteva essere, non è così che dovrebbe andare. Perché che colpe può avere, una bambina venuta al mondo senza averlo chiesto, costretta a maledire quel giorno ogni volta le facevano del male?

Sua madre la salutò con lo sguardo basso, quella mattina, e tutte le altre ancora. A capo chino urlava vergogna e scuse che non aveva il coraggio di pronunciare. Perché era anche colpa sua se Violante veniva trattata come una pezza da piedi. Perché non aveva mai avuto il coraggio di difendere se stessa e la sua bambina dal marito violento. Gli altri due figli, fingevano di non vedere, perchè nessuno baratta la propria pelle con quella di un altro; nemmeno chi ha il tuo stesso sangue malato, nelle vene.

Non facevano male, niente gliene faceva abbastanza, neanche la viltà di famiglia o i bisbigli delle amiche alle sue spalle al lavoro. Nulla, tranne il sentirsi trasparente quando invece aveva un bagaglio troppo ingombrante dentro, che la rendeva visibile ad occhio nudo anche a chilometri di distanza. Era quello che l'ammazzava piano: essere costretta a nascondere, a nascondersi, quando invece persino la sua ombra gridava per attirare un'attenzione che non arrivava mai.
Al lavoro iniziavano a trattarla in modo diverso, anche quelle che fino a poco tempo prima aveva considerato un surrogato di amiche. Non erano interessate né a lei, né tanto meno ai suoi problemi, perché i proverbi della Partenope antica, non sbagliano mai, nemmeno in epoca moderna: chi è sazio di fame, del digiuno degli altri, non sa che se ne deve fare.

I giorni passarono, il dolore anche, ma i segni sul corpo di Violante sembravano avere vita propria; aspettavano la cura giusta che invece di sanarli, facesse il possibile per non permetterle più di provarli. E se è vero che dal male può nascere altro male, è anche vero che a volte, il male di un altro può diventare il tuo bene più grande.

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⏰ Last updated: Jul 17, 2018 ⏰

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