17th

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Corinne

Io e Liz Hemmings continuavamo a fissarci senza dire una parola, io imbarazzata e lei sospettosa. Okay, penso che ormai avesse capito io chi ero - o almeno, ciò che ero per Luke - ma trovare una ragazza mezza nuda nel bel mezzo del salotto dell'appartamento del proprio figlio era sicuramente una bella sorpresa, un po' dura da digerire - dovevo capire perché i familiari di Luke mi trovassero sempre mezza nuda in giro per casa sua. Sembrava una maledizione.

«Allora? Chi sei?», ripeté la madre di Luke, incrociando le braccia al petto.

Deglutii in imbarazzo, mentre decidevo che presentarmi sarebbe stata la cosa migliore. «I-io sono-».

«Corinne, spero tu sia pronta per la scopata migliore della tua vita», fui interrotta da Luke, che scese le scale nudo senza accorgersi della presenza di sua madre nel salotto.

Lo guardai imbarazzata. «Ehm, Luke c'è-».

«Luke Robert Hemmings!», se ne uscì sua madre, suonando arrabbiata, «Ti sembra questo il modo di presentarti?».

Luke guardò prima me, poi sua madre, poi coprì le sue parti intime con le mani completamente rosso di vergogna in viso. «Mamma! Non ti aspettavo qui... Perché non hai chiamato?», borbottò, in imbarazzo.

Liz incrociò le braccia al petto, squadrando suo figlio con aria sospettosa. «Ci ho provato, ma avevi la segreteria», borbottò, spostando il suo sguardo su di me, «Non mi presenti la tua amica?».

Il modo in cui pronunciò l'ultima parola mi fece rabbrividire di vergogna. L'aveva fatta sembrare quasi un insulto, come se mi avesse chiamata puttana o che altro. E forse, ai suoi occhi (che non avevano smesso di fissarmi sospettosi da quando era entrata in casa, tra l'altro), ero proprio quello, soltanto una puttana, una distrazione per suo figlio. La cosa mi faceva sentire un tantino umiliata.

Luke sospirò, camminando verso di me ancora completamente nudo. La cosa sarebbe stata divertente se non fosse stato per la tensione che si tagliava con un coltello. «Lei è Corinne, la mia ragazza», disse con determinazione, «Corinne, lei è mia madre, come avrai capito».

Mi voltai verso Liz dopo aver guardato Luke, completamente rossa in volto. «P-piacere di conoscerla».

La madre di Luke si concesse un mezzo sorriso. «Il piacere è tutto mio, cara - adesso, ti dispiacerebbe lasciarci soli? Devo parlare con mio figlio», mi liquidò la donna, ancora sorridendo come se mi avesse detto la più dolce delle cose.

Annuii rassegnata, voltandomi per raggiungere camera di Luke, vestirmi ed andarmene; il biondo, tuttavia, mi seguì, fermandomi nel corridoio dove sua madre non poteva vederci. «Mi dispiace per... Ciò che è successo. Non mi aspettavo che mia madre venisse così all'improvviso. Oltretutto usando le chiavi di casa di mia figlia», disse, mordendosi il labbro inferiore.

Sospirai, scuotendo la testa. «Non è niente Luke, sta tranquillo. È meglio che vada adesso, ti lascio solo con tua madre», borbottai, provando una vaga sensazione di déjà-vu nello stomaco. Ricordava tutto la nostra prima volta insieme, solo che adesso avevo passato la notte da Luke ed ero stata praticamente cacciata via da sua madre, nonostante volessi restare. Mi sentivo troppo bene con Luke per rinunciare a lui.

Luke mi attirò a sé, stringendomi contro il suo corpo. Poggiai la testa sulla sua spalla sospirando rammaricata. «Voglio che resti», sbottò, sussurrando nel mio orecchio, «Mia madre non può farti niente, è casa mia, posso decidere io chi resta e chi se ne va».

Il fatto che avesse capito subito che il problema era sua madre mi fece arrossire. «Non reggerei la tensione. E poi si vede che non sono proprio ben accetta», spiegai, staccandomi ed entrando in camera. I miei vestiti erano disposti ordinatamente sul letto.

Boss || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now