(19) Protezione.

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<<Un cuore innamorato
deve subire molti colpi
prima di spezzarsi.>>

*15 maggio.*

Ebbene sì, siamo già a metà maggio e vorrei sotterrarmi: non ci credo che sia già quasi finita la prima superiore.
Con Dafne c'è stato un continuo "tira e molla"; a volte mi sembra che si sia dimenticata di tutto ciò che è successo fra noi due, altre volte mi sembra che non desideri altro che stare il più vicina possibile a me.

Non imparerò mai a capirla.

Però c'è una cosa che lascerà sempre trapelare ciò che prova: i suoi occhioni. Essi non mentono mai, anche se è per un momento celere che vedo quella scintilla nei suoi occhi, so che c'è.

Io e mio padre non parliamo più. Lui si è fidanzato con un'altra donna e mi ha cancellata dalla sua vita.
Per la seconda volta.
Non tocco quasi più cibo, solo quando ce n'è strettamente bisogno o quando mi gira la testa. Non riesco ad ingerire cibo quando mi sento tanto piena di dolore dentro di me, ed in questo periodo capita spesso. Ormai sono affettivamente dipendente da Dafne e, senza di lei che mi dà attenzioni, nulla è più lo stesso.
Ma va bene, devo solo pensare a ciò che di bello c'è nella mia vita e a ciò che di bello avverrà.
Quest'uomo mi ha lasciato un vuoto nel cuore che si fa sempre più pesante. Passerà mai questo dolore? Io volevo solo essere amata.
Perché tutti hanno un bravo padre, ed io no?
Perché non io?
Perché?

Oggi è mercoledì e non ho lezione con la Signorelli, né tanto meno con la Ferrante, in compenso ho due noiosissime ore con la prof di geostoria e latino.

Peggio di così non potrebbe andare.

Entro in classe con dei massi al posto dei piedi ed abbandono lo zaino sul banco, dopodiché mi dirigo alle macchinette per prendere una bottiglietta d'acqua fresca ed ecco che la vedo.
Peccato che la mia bellissima amata non sia sola: è con quella spina nel fianco di Veronica. La verità è che non sembrano andare oltre al rapporto alunna-professoressa, ma il fastidio che mi provoca vederle insieme è ugualmente lancinante.

Guardo con la coda dell'occhio entrambe e vedo sorridere la Signorelli mentre mi guarda. Avverto le farfalline nello stomaco e mi sento improvvisamente meglio; Veronica mi passa davanti salutandomi e la prof mi supera facendomi l'occhiolino.
Ah.
Solo una volta è successo prima di oggi: un mesetto fa. Mi ha fatto l'occhiolino dopo le lezioni e cinque minuti dopo ci siamo ritrovate sotto le scale a parlare e a cercare di controllare gli istinti impazziti.
Dopo quel giorno sembra essersi bloccata con me e fa male, tanto male. Ma ripeto che comprendo la sua posizione, anche se vorrei che quest'ultima prevedesse lei sopra di me.
Oggi è fottutamente bella: ha i capelli super ricci, ovvero i suoi capelli al naturale, una maglietta bianca ed i pantaloni beige.

Che bel sedere che ha.

È una donna divina ed il suo corpo sembra scolpito dal migliore degli scultori mai esistiti al mondo. È perfettamente perfetta. Ed io la amo infinitamente. Per ciò che è dentro e per ciò che mi ha dato e continua a darmi a modo suo.

Giovanna entra in classe e, per miracolo, si ricorda di fare l'appello da sola. A prima ora parlo con le mie amiche ed ogni tanto si intromette Veronica; non siamo partite con il piede giusto, questo è più che scontato, ma man mano che parliamo mi rendo conto che è molto simpatica, oltre che divertente.

Le due ore passano discretamente velocemente fra chiacchiere e risate ed arriva la ricreazione nella quale vedo Dafne, solo di sfuggita,.mentre parla con la Di Laudo. Loro due sono migliori amiche, o almeno così sembra, e vederle insieme mi rende molto felice: sono entrambe dolcissime e mi fa piacere che siano in confidenza.
La tentazione di andare da loro è alta, ma riesco a contenermi.

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora