-trama a spoiler- 1947. Un siciliano, Alfredo Vicari della cosca corleonese, emigra negli Stati Uniti in cerca di condizioni di vita migliori, convinto del mondo senza crisi di oltre mare. Arrivato nel continente americano, il siciliano viene assoldato in una attività apparentemente legale e ben pagata da un certo Frank Genovese, nato come lui nel corleonese. Tuttavia, Vicari capisce in fretta che la sua attività non è completamente legittima e vuole inizialmente allontanarsi da Genovese. Il boss lo convince tuttavia a restare a New York, e gli garantisce una villa lussuosa e una vita indisturbata sulla west coast, se solo lui vorrà aiutarlo in alcuni affari "più italiani". Vicari accetta, attirato dalla ricchezza mai conosciuta. Il siciliano si rivela però presto e inaspettatamente un abile "braccio" della famiglia Genovese. Dopo qualche anno diventa l'esecutore più temuto di New York e l'FBI si mette alle sue costole. La sua identità viene rivelata, e un inglese di nome Max Willer è deciso ad acciuffarlo. La sua cattiveria professionale cresce sempre di più, e dopo quasi 6 anni dal suo arrivo negli USA, il boss Genovese gli concede un piccolo proprio comando tra Staten Island e Brooklyn. I suoi uomini diventano col tempo sempre più indipendenti e Genovese è ora intimorito da lui, e vuole eliminarlo. Il suo regime, tuttavia, gli è completamente fedele e, con lo stupore di tutta la malavita di New York, Vicari attenta con successo la vita di don Genovese, elimina tutti i suoi fidati, e prende il suo posto di Padrino nella Cosa nostra newyorkese.