Arroccata sul sacro monte Binyo, Nuova Seki'me è da sempre teatro di leggende sovrumane ed imprese eroiche, tinte di sfumature rosse di inganni e potere. Chiel non aveva mai voluto niente del genere. Molti arrivavano a chiamarlo apatico, codardo. Tutto ciò che desiderava era che la sua famiglia non dovesse più soffrire; per questo, era pronto a compiere l'impensabile. Con stabilità e protezione come ricompensa non avrebbe avuto problemi a lavorare con i clan, origine stessa di quelle storie, se solo non fosse stato per una certa erede rinnegata. Le scena si apre così: pesanti tende di broccato blu si schiudono su una stanza di stuoie ed elaborate statue di legno. Dentro, due sole persone siedono, le mani intrecciate strette come a non volersi lasciare. Vicino a loro, altrettanti oggetti. Da una parte due pezzi di corda annodati, dall'altra un pugnale ancora sporco. Fuori, il mondo si illumina di bagliori scarlatti e argento.