Un giovane uomo era seduto sullo stesso prato sul quale aveva dormito lei la sera precedente. Il vento faceva ondeggiare i ciuffi corvini che ricadevano, ribelli, sulla sua fronte; indossava un'uniforme blu come la notte, che gli donava un'aria tenebrosa, e un'armatura di metallo che la Luna rendeva dai riflessi argentei, facendolo splendere. Serenity sorrise osservando le sue mani grandi, rimase attratta dai gesti con cui impugnava un flauto di legno marrone che, poggiato sulle sue labbra carnose, emetteva quel suono ipnotizzante. Era la visione più bella, il panorama più incredibile che la Terra avesse mai potuto offrirle. Non aveva paragoni. - TERZA CLASSIFICATA al contest 'NOTTE DI LUNA' indetto da VaniaMajor sul forum di EFP.NET -