Behind a Kiss ~ [Taekook]

By Li4129

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[COMPLETA] Behind a kiss - Dietro a un bacio. Cosa c'è dietro a un bacio? Per il 19enne Jungkook dietro a un... More

I n t r o d u z i o n e
U n o
D u e
T r e
Q u a t t r o
C i n q u e
S e i
S e t t e
O t t o
N o v e
D i e c i
U n d i c i
D o d i c i
T r e d i c i
Q u a t t o r d i c i
Q u i n d i c i
S e d i c i
D i c i a s s e t t e
D i c i o t t o
D i c i a n n o v e
V e n t i
V e n t u n o . u n o
V e n t u n o . d u e
V e n t i d u e
V e n t i t r e
V e n t i q u a t t r o
V e n t i c i n q u e
V e n t i s e i
V e n t i s e t t e
V e n t o t t o
V e n t i n o v e
T r e n t a
T r e n t u n o
T r e n t a d u e
T r e n t a t r e
T r e n t a q u a t t r o
T r e n t a c i n q u e
T r e n t a s e i
T r e n t a s e t t e
T r e n t o t t o
T r e n t a n o v e
Q u a r a n t a
Q u a r a n t u n o
Q u a r a n t a d u e
Q u a r a n t a t r e
Q u a r a n t a q u a t t r o
Q u a r a n t a c i n q u e
Q u a r a n t a s e i
Q u a r a n t a s e t t e
Q u a r a n t o t t o
Q u a r a n t a n o v e
C i n q u a n t a
C i n q u a n t u n o
C i n q u a n t a d u e
C i n q u a n t a t r e
C i n q u a n t a q u a t t r o
C i n q u a n t a s e i
C i n q u a n t a s e t t e
C i n q u a n t o t t o
C i n q u a n t a n o v e
S e s s a n t a
S e s s a n t u n o
S e s s a n t a d u e
S e s s a n t a t r e
S e s s a n t a q u a t t r o
S e s s a n t a c i n q u e
S e s s a n t a s e i
S e s s a n t a s e t t e
S e s s a n t o t t o
S e s s a n t a n o v e
E p i l o g o
C a r t a c e o!
N u o v e S t o r i e

C i n q u a n t a c i n q u e

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By Li4129


~

Taehyung era in bagno a farsi una doccia mentre Jungkook era in cucina a preparare la colazione. Quel giorno li aspettava l'ennesima giornata di università e i due si stavano preparando per affrontarla al meglio. Solo in cucina, Jungkook fu distratto dal suono di un cellulare. Lasciò su un piatto i pancake appena cucinati e tirò fuori dalla tasca dei jeans, che aveva da poco indossato, il suo telefono. Presto però si accorse di non avere nessuna nuova notifica e a quel punto fu chiaro che quel suono doveva per forza essere arrivato dal cellulare del suo ragazzo.

Taehyung aveva questa fissa di lasciare per la maggior parte del tempo il telefono in cucina perché era quello il punto in cui lo metteva a caricare. Jungkook quindi si avvicinò proprio a quell'angolo della stanza con l'intento di rimuovere dalla carica quel cellulare che ormai, dopo essere stato lì tutta la notte, aveva raggiunto il cento percento.

Staccando il cavo, lo schermo si illuminò, mostrando l'anteprima della notifica che era appena arrivata al maggiore. Jungkook non avrebbe voluto leggere perché non erano affari suoi ma i suoi occhi caddero sul nome del mittente e, a quel punto, non riuscì ad ignorarlo. Yunseo aveva scritto al suo ragazzo di prima mattina, che mai doveva dirgli a quell'ora? La curiosità salì mentre la lucidità di Jungkook diminuiva e, alla fine, si decise a leggere anche il contenuto del messaggio, ovviamente senza aprirlo.

Yunseo

< È stato divertente ieri, dovremmo rifarlo durante il prossimo turno. >

E in quel momento entrò in cucina Taehyung.

«Mmh, che profumino.» Esclamò il maggiore, avanzando nella stanza. Ma quando vide Jungkook immobile con in mano il suo telefono, si arrestò. «Che stai facendo?» Provò a chiedergli.

«Perché Yunseo ti scrive?» Domandò Jungkook, ignorando ciò che gli aveva chiesto l'altro.

«Non lo so.» Rispose Taehyung.

«Ah non lo sai? E allora che significa "È stato divertente ieri, dovremmo rifarlo durante il prossimo turno."?» Domandò nuovamente il moro leggendogli il messaggio.

«Aspetta piccoletto, non è come pensi.» Cercò di farlo ragionare il maggiore.

«No? Allora perché non mi hai mai detto che vi mandavate messaggi? Perché non mi hai raccontato di questa cosa divertente che è successa ieri se non è come penso?» Iniziò ad alzare la voce il minore.

«Adesso dovrei metterti al corrente di tutte le persone che mi mandano un messaggio solo perché stiamo insieme?» Chiese Taehyung che stava cominciando ad irritarsi pure lui per la mancanza di fiducia del suo ragazzo nei suoi confronti.

«Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda. Fai l'uomo e rispondimi.» Urlò Jungkook.

«Cazzo, pensavo ti fidassi di me.» Disse esasperato il maggiore portandosi le mani tra i capelli.

«Io mi fido di te ma non di lui. Si vede che ha una cotta per te.» Gli spiegò il più piccolo.

«Non ha una cotta per me e poi lo sa benissimo che sono impegnato con te.» Cercò di rassicurarlo Taehyung.

«Pensi che questo possa fermarlo? Illuso.» Sbuffò Jungkook.

«Piccoletto, devi fidarti di me. Non è successo niente ieri tra noi. Abbiamo solamente infranto una piccola regola nel negozio in cui lavoriamo. La proprietaria tiene come musica di sottofondo una playlist di canzoni scelta da lei che non vuole che cambiamo ed è di una noia mortale, soprattutto quando la senti ininterrottamente ad ogni turno. Allora ieri, quando se n'è andata, abbiamo sostituito quella playlist con canzoni scelte da noi e quando non c'erano clienti ci siamo messi a cantare. Tutto qui.» Gli spiegò Taehyung.

«E perché non me l'hai raccontato ieri quando sei tornato?» Chiese Jungkook dopo aver messo il broncio.

«Perché quando sono con te mi scordo di tutto il resto, voglio solo godermi il momento, soprattutto ora dato che tra qualche giorno partirai. Se sto con te penso solo a te e a come mi fai star bene. Cazzo poi mi baci, mi tocchi, mi abbracci e io non ci capisco più nulla. Come posso sprecare tempo a dirti certe inutilità quando posso passarlo a baciarti?»

Jungkook sorrise perché credeva alle parole che Taehyung gli stava dicendo, ci credeva perché anche lui provava lo stesso. Anche lui si dimenticava di tutto quando erano insieme eppure, allo stesso tempo, Taehyung era sempre la prima persona alla quale aveva voglia di raccontare la sua giornata, i suoi pensieri, le sue emozioni. Forse si aspettava che per il suo ragazzo fosse lo stesso.

Jungkook gli disse che gli credeva e che si fidava di lui ma che, per migliorare la loro relazione, dovevano provare a comunicare un po' di più, iniziando a raccontarsi anche queste piccole cose.

Si sbrigarono a fare colazione per recuperare il tempo che avevano perso per discutere, così da potersi preparare ed uscire di casa senza arrivare tardi a lezione.








«Nam, come mai quel muso lungo?» Chiese Jimin mentre i sei ragazzi stavano pranzando nella mensa dell'università.

«Sono stressato.» Rispose il nominato. «La sessione d'esami si sta avvicinando e tutti hanno grandi aspettative e pensano che li passerò con il massimo dei voti. Io odio deludere le persone quindi mi distruggo di studio ogni giorno per non farlo però, tutto questo, mi porta ad essere stressato.»

«Non deluderai nessuno se per una volta non prenderai il massimo.» Cercò di consolarlo Hoseok, massaggiandogli la schiena con una mano.

«E per quanto riguarda lo stress, penso che Jin il modo per fartelo passare lo conosca.» Esclamò Taehyung, guadagnandosi uno sguardo omicida da Namjoon e una pacca sulla nuca da Jungkook.

«Sono giorni che non vedo Jin. Studio fino a tardi e non ho le energie per portarlo ad un appuntamento dopo.» Ammise Namjoon.

«Odio ammetterlo ma forse Tae ha ragione.» Prese parola Jimin. «Nel senso che per una volta puoi prenderti una pausa di una o due ore dallo studio e stare con Jin.»

«Siamo fidanzati Jimin, non posso cercarlo solo perché ho bisogno di fare sesso per scaricare lo stress e poi andarmene via.» Tentò di spiegargli l'altro.

«Io non ho mai detto che devi farci sesso, potete fare quello che preferite in quell'ora. Potete anche solo rimanere nel letto abbracciati e vedrai che ti rilasserai comunque.» Aggiunse Jimin.

«Ha ragione, io mi rilasso tantissimo quando Tae mi abbraccia e mi fa i grattini. Stiamo semplicemente distesi a letto in silenzio ma è una delle cose più rilassanti.» Si intromise Jungkook.

«Potresti non raccontare a tutti cosa facciamo quando siamo soli?» Domandò Taehyung sentendosi tremendamente imbarazzato dalla rivelazione che il suo ragazzo aveva fatto davanti ai suoi amici. Insomma, aveva una reputazione da difendere e, far sapere in giro che passava le serate a coccolare e a farsi coccolare, non era una cosa che la gente si sarebbe aspettata da uno come lui. In realtà non gli importava davvero che gli altri sapessero del suo lato dolce, anche perché quello usciva solamente con Jungkook, però non riuscì a mascherare il suo imbarazzo in quel momento perché sapeva che le battutine da parte degli altri ragazzi stavano per arrivare.

«Oh Tae, lo sapevo che in fondo eri un tenerone!» Esclamò Jimin. «Solo da me non ti fai abbracciare?» Chiese poi.

«Ma se mi abbracci di continuo!» Replicò il castano.

«Ma tu cerchi sempre di scansarti. Scommetto che con lui non lo fai.» Disse indicando Jungkook.

«Certo che no, anzi è proprio lui a riempirmi di abbracci.» Confessò il moro facendo ridacchiare tutti tranne Taehyung e Yunseo.

«Va bene, ho capito. Grazie ragazzi, seguirò il vostro consiglio.» Chiuse la conversazione Namjoon, togliendo il suo amico da quella situazione imbarazzante in cui il suo stesso ragazzo si era divertito a metterlo.

Ad interrompere il loro pranzo ci pensò Byunggwon che si sedette al loro tavolo con un sorriso enorme stampato sul viso.

«Ehilà ragazzi, il vostro Byung è qui per ricordarvi della festa per il mio compleanno che farò domani a casa mia.»

«Come scordarselo!» Esclamò Jimin che sembrava più entusiasta del festeggiato per quella festa.

Jungkook era un po' in tensione in quel momento perché era da prima del suo coming out che non parlava con Byunggwon, infatti aveva discusso di quella festa solo con Jimin qualche giorno prima. Il moro sapeva anche, però, che il ragazzo non era il tipo che poteva giudicarlo per il suo orientamento sessuale dato che non lo aveva mai fatto con gli altri suoi amici che in quel momento sedevano al suo stesso tavolo. Ma il sorriso che Byunggwon gli riservò quando i loro sguardi si incrociarono, fu sufficiente a scacciare via tutta la sua tensione.

«Perfetto, allora vi aspetto tutti ed invitate chi volete. Più siamo meglio è!» Aggiunse il festeggiato.

«Yunseo, sei mai stato ad una festa di Byung?» Chiese Hoseok al biondo.

«Forse sì, una volta.» Rispose l'altro cercando di ricordare.

«E lui chi è? Nuovo acquisto?» Domandò Byunggwon riferendosi a Yunseo che non aveva mai visto con loro prima d'ora.

«Lui è Yunseo, un nostro compagno di corso e ora anche nostro amico.» Lo presentò Hoseok sorridendo.

«Perché ho l'impressione di averti già visto?» Chiese Byunggwon al biondino.

«Sono tre anni che frequento questa università, è molto probabile che tu mi abbia già visto.» Rispose Yunseo.

«Mmh, no. Hai una faccia che mi è rimasta impressa nella mente per qualcosa ma al momento non ricordo cosa.»

«Beh, quando ti verrà in mente ce lo dirai.» Disse Hoseok che, sotto sotto, era curioso.

«Aspetta! Mi ricordo!» Esclamò all'improvviso Byunggwon, alzando un po' il tono della voce. «Ma certo, come ho fatto a scordarmelo. Mi avete letteralmente traumatizzato.» Continuò.

«Che intendi?» Chiese Hoseok.

«L'ho visto qualche tempo fa mentre entrava in bagno con Taehyung. Cazzo, non avete nemmeno aspettato che uscissi prima di iniziare a scopare. Sono dovuto scappare da lì prima di assistere a cose a cui non ci tengo ad assistere. Spero abbiate chiuso la porta a chiave poi.»













___________
Spazio autrice:

E la bomba è scoppiata... diciamo grazie (o forse no) a Byunggwon per aver detto quello che Tae non ha avuto il coraggio di dire. Come reagirà Jungkook?

Spero che la storia vi stia piacendo. Mancano ancora 14 capitoli + l'epilogo e niente, io vi consiglio di iniziare a preparare i fazzoletti. Non so se serviranno più a voi o ai personaggi ma voi preparateli :)

Al prossimo capitolo!

🖤🖤

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