Behind a Kiss ~ [Taekook]

By Li4129

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[COMPLETA] Behind a kiss - Dietro a un bacio. Cosa c'è dietro a un bacio? Per il 19enne Jungkook dietro a un... More

I n t r o d u z i o n e
U n o
D u e
T r e
Q u a t t r o
C i n q u e
S e i
S e t t e
O t t o
N o v e
D i e c i
U n d i c i
D o d i c i
T r e d i c i
Q u a t t o r d i c i
Q u i n d i c i
S e d i c i
D i c i a s s e t t e
D i c i o t t o
D i c i a n n o v e
V e n t i
V e n t u n o . u n o
V e n t u n o . d u e
V e n t i d u e
V e n t i t r e
V e n t i q u a t t r o
V e n t i c i n q u e
V e n t i s e i
V e n t o t t o
V e n t i n o v e
T r e n t a
T r e n t u n o
T r e n t a d u e
T r e n t a t r e
T r e n t a q u a t t r o
T r e n t a c i n q u e
T r e n t a s e i
T r e n t a s e t t e
T r e n t o t t o
T r e n t a n o v e
Q u a r a n t a
Q u a r a n t u n o
Q u a r a n t a d u e
Q u a r a n t a t r e
Q u a r a n t a q u a t t r o
Q u a r a n t a c i n q u e
Q u a r a n t a s e i
Q u a r a n t a s e t t e
Q u a r a n t o t t o
Q u a r a n t a n o v e
C i n q u a n t a
C i n q u a n t u n o
C i n q u a n t a d u e
C i n q u a n t a t r e
C i n q u a n t a q u a t t r o
C i n q u a n t a c i n q u e
C i n q u a n t a s e i
C i n q u a n t a s e t t e
C i n q u a n t o t t o
C i n q u a n t a n o v e
S e s s a n t a
S e s s a n t u n o
S e s s a n t a d u e
S e s s a n t a t r e
S e s s a n t a q u a t t r o
S e s s a n t a c i n q u e
S e s s a n t a s e i
S e s s a n t a s e t t e
S e s s a n t o t t o
S e s s a n t a n o v e
E p i l o g o
C a r t a c e o!
N u o v e S t o r i e

V e n t i s e t t e

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By Li4129



~

Forse è stato un sogno. Questo si ritrovò a pensare la mattina seguente il giovane Jungkook che, ancora col sorriso sulle labbra, ripensava alla sera precedente. I ricordi però erano troppo vividi nella sua mente, non poteva esser stato un semplice sogno. Si ricordava alla perfezione ogni gesto, ogni sguardo, ogni brivido. Se chiudeva gli occhi sentiva ancora le labbra di Taehyung accarezzare gentilmente le sue, le gambe cedergli ed il cuore salirgli in gola.

Era successo, aveva davvero dato il suo primo bacio e non poteva esserne più contento.

Ancora con la mente alla sera prima, Jungkook fece colazione nonostante fosse quasi ora di pranzo e accese il telefono con la speranza di trovare un messaggio del buongiorno dalla causa del suo sorriso.

«Forse dorme ancora...» Borbottò tra sé e sé quando si accorse di non avere nessuna notifica da parte di Taehyung. «O forse per una volta si aspetta che sia io a scrivergli per primo.»

Quindi prese tutto il suo coraggio e mandò quel messaggio.

Jungkook
< Buongiorno Tae! >

Taehyung
< Buongiorno piccoletto! >

Jungkook
< Senti, mi chiedevo una cosa... >

Taehyung
< Spara. >

Jungkook
< Ti andrebbe di fare qualcosa stasera? >

< Non so, tipo andare al cinema o a cena... >

< E ovviamente pago io perché sono stato io ad invitarti questa volta. >

Taehyung
< Perché non uniamo le due cose? >

Jungkook
< Cioè? >

Taehyung
< Vieni da me così possiamo sia cenare che guardare un film. >

Jungkook
< Ma così non posso offrirti niente... >

Taehyung
< Non importa. >

Jungkook
< Ma almeno sai cucinare? >

Taehyung
< Quel che basta per sopravvivere. >

Jungkook
< Incoraggiante... 😂 >

< Va bene comunque, ci sto. >

Taehyung
< Perfetto, ti aspetto alle 7:30 allora. >

< Ah, e indossa un'altra volta la tuta... mi era piaciuto particolarmente come ti stava. 😉 >


Le ore che lo separavano dall'incontro con Taehyung passarono fin troppo lente per Jungkook che si sentiva un adolescente alle prese con la sua prima cotta per quanto fremeva dalla voglia di rivederlo, di baciarlo di nuovo.

Si dava del ridicolo da solo quando, ad ogni messaggio del castano che leggeva, rilasciava un gridolino poco virile. Ma in fondo poco poteva farci, Taehyung era la sua prima vera cotta, il suo primo bacio.

Jungkook decise di non raccontare niente a Jimin di quanto successo il giorno prima, almeno per il momento. Voleva tenere quel bacio solo per sé ancora per un po' come se, così facendo, potesse fingere di vivere in una bolla, in un mondo popolato soltanto da lui e da Taehyung.

Per un giorno, per un solo giorno, aveva deciso di essere egoista e pensare solo a se stesso, godendosi al massimo quella felicità che gli era arrivata fino alle ossa. Lunedì avrebbe scoppiato la bolla, avrebbe detto tutto a Jimin, ma oggi no, oggi sarebbero esistiti solo lui e il suo Tae.

Era pomeriggio inoltrato e finalmente poteva iniziare a prepararsi per la serata. Si fece una doccia indugiando un po' più del solito, voleva essere perfettamente pulito. Vestirsi fu veloce dato che Taehyung gli aveva già detto cosa avrebbe desiderato che indossasse e Jungkook fu felice di accontentarlo.

Prese dall'armadio dei pantaloni della tuta neri come quelli dell'ultima volta ma che, in più, avevano delle strisce rosse ai lati della gamba. Erano probabilmente il capo più colorato presente nel guardaroba del moro.

Si mise poi una t-shirt nera e sopra una felpa del medesimo colore che aveva una di quelle enormi tasche davanti in cui Jungkook amava infilare le proprie mani, stringendole tra loro quando sentiva freddo. Si infilò delle scarpe da ginnastica nere, dato che i suoi amati anfibi sarebbero stati un pugno in un occhio con quell'outfit, e si guardò allo specchio.

Non stava indossando niente di particolare, niente di nuovo, eppure sembrava che vestito così piacesse molto a Taehyung. Pregò che anche quella sera la pensasse allo stesso modo.





Era nervoso, le mani gli sudavano, non riusciva a stare fermo neanche per un secondo tanto che si trovò a saltellare su e giù sul posto per scaricare la tensione davanti al portone di casa del maggiore. Tante domande gli giravano per la testa: Gli piacerò vestito così? Dovevo portare anche io qualcosa da mangiare? Sono in anticipo? Come lo devo salutare? Si aspetterà un bacio? Mi smetteranno di sudare le mani?

Con tutti quei pensieri per la mente, neanche si accorse di aver suonato il campanello, almeno non finché non si ritrovò di fronte il sorriso più bello che avesse mai visto.

«Sei in anticipo.» Esclamò Taehyung e Jungkook si schiaffeggiò mentalmente pensando di aver già rovinato tutto. «Ma sei uno schianto, quindi non mi dispiace affatto.» Continuò il castano.

Jungkook a quelle parole si rilassò un attimo e fu allora che realizzò che il maggiore gli avesse appena fatto un complimento e quindi, automaticamente, arrossì.

«Forza entra, ho quasi finito di cucinare.» Lo incoraggiò poi mentre si dirigeva a passo svelto verso la cucina, aspettandosi di essere seguito dal più piccolo.

E quindi niente bacio di benvenuto per Jungkook. Avrebbe mentito se avesse detto di non esserci restato male ma, allo stesso tempo, si era imposto di non scoraggiarsi perché la serata era appena iniziata e avrebbero avuto tutto il tempo del mondo per baciarsi ancora ed ancora.

«Che mi hai cucinato di buono?» Domandò allora non appena fece il suo ingresso in cucina dove poté osservare Taehyung in tutta la sua bellezza alle prese con i fornelli.

«Japchae.» Rispose senza alzare la testa dalla padella neanche per un secondo.

«Come facevi a sapere che è il mio preferito?» Chiese sorpreso Jungkook.

«Oh, non lo sapevo. È semplicemente anche il mio preferito.»

Sapere di avere qualcosa in comune con Taehyung riempì di gioia il cuore del più piccolo. Era così che ci si sentiva quando si era innamorati? Per ogni stupida cosa il cuore sembrava scoppiare, anche per le più insulse come il piatto preferito di entrambi. Eppure Jungkook non riusciva a frenare le risposte del suo corpo, quei nuovi sentimenti sembravano comandarlo del tutto. Lui non poteva far altro che vivere quelle sensazioni, cercando di non risultare così palese agli occhi del maggiore.

«È il tuo cavallo di battaglia in cucina?» Domandò Jungkook giusto per fare quel minimo di conversazione mentre l'altro si dilettava a cucinare.

«Il mio cavallo di battaglia è latte e cereali.» Spiegò. «Ma per l'occasione mi sono messo a seguire una ricetta che ho trovato su internet quindi, se non dovesse essere buono, provvederò a lasciargli una bella recensione negativa e tornerò a fare latte e cereali.»

Jungkook ridacchiò. Pensare che Taehyung si fosse impegnato così tanto solo per lui lo rendeva talmente felice che l'avrebbe preso e baciato in quel momento per così tanto tempo da far carbonizzare qualunque cosa ci fosse nella padella. Però aveva anche fame e soprattutto gli mancava il coraggio di prendere l'iniziativa per dare il via a quel lungo bacio, quindi decise di non far niente e lasciare che il suo cuore si facesse carico nuovamente di tutta quella felicità che il maggiore gli regalava senza neanche accorgersene.

Pochi minuti dopo i due erano seduti a tavola con i loro piatti di Japchae fumanti.

«Allora, com'è?» Chiese speranzoso Taehyung.

«Buonissimo!» Rispose sinceramente Jungkook dopo aver mandato giù il primo boccone.

«Mi merito una ricompensa allora, non credi?» Domandò il maggiore con un sorrisetto malizioso sulle labbra.

«Mmh...  forse.» Rispose, ma i suoi occhi urlavano di .












___________
Spazio autrice:

Jungkook è andato, è perso, cotto a puntino. Però sinceramente lo capisco, anche io mi sarei innamorata di Taehyung. Chissà se quel japchae era davvero buono o se era l'ammmore a parlare. In fondo se l'amore rende ciechi magari toglie anche il gusto tipo il covid. E chissà anche se Jungkook riuscirà mai ad offrire qualcosa a Tae prima o poi.

Comunque io sto facendo gli spazi autrice in ogni capitolo perché mi ricordo che nella versione precedente mi avevate detto che vi metteva ansia non vederli sempre quindi niente, vi beccate 100/200 parole di me che parlo di cose a caso. Forse era meglio l'ansia, che dite?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima!

❤️❤️

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dove taehyung, jungkook, yoongi e jimin sono liceali dell'ultimo anno che si ritrovano a vivere fastidiosamemte insieme. ©0424kg