~
Erano passati quattro giorni e finalmente era venerdì pomeriggio. Sapere che avrebbe avuto due giorni di completo relax, rese Jungkook pieno di gioia. Nei giorni precedenti la sua conoscenza con il maggiore era andata avanti e si erano spesso trovati dopo le lezioni per chiacchierare o giocare ai videogiochi a casa del castano. Sembrava essersi instaurata un'ottima amicizia tra i due e la cosa non era sfuggita a Jimin che, se da una parte era contento dell'avvicinamento tra i suoi amici, dall'altra era preoccupato che Taehyung potesse far soffrire Jungkook.
Quella sera Namjoon sarebbe uscito con Jin e Hoseok sarebbe uscito con Yoongi quindi probabilmente i tre single del gruppo si sarebbero ritrovati a fare qualcosa tutti insieme per passare il venerdì sera in compagnia.
Mentre camminava per le vie di Seoul, Jungkook si ritrovò a pensare a come quelle strade, che fino a qualche mese fa gli parevano sconosciute, adesso gli sembrassero così familiari, come se le percorresse da una vita, come se Seoul fosse diventata finalmente casa sua. La vibrazione del telefono, che teneva nella tasca posteriore dei sui pantaloni aderenti, lo risvegliò da tutti quei pensieri.
Taehyung
< Ehi piccoletto, che fai? >
Jungkook
< Ciao Tae, sto tornando a casa. >
Taehyung
< Perché dove eri? >
Jungkook
< Da tuo cugino. 😉 >
Taehyung
< Spero tu intenda in palestra... >
Jungkook
< Certo, che altro sennò? >
Taehyung
< Mh, ok. >
< E perché eri in palestra a quest'ora? >
Jungkook
< Perché scusa, quando ci dovrei andare >
Taehyung
< Quando ci sono io, ovvio. >
< Comunque volevo sapere se ti andasse di fare una serata film a casa mia stasera... >
Jungkook
< Certo, volentieri! A che ore? >
Taehyung
< Nove? >
Jungkook
< Perfetto, ci vediamo stasera! >
Taehyung
< A stasera piccoletto! >
E fu così che anche Jungkook seppe come avrebbe passato il suo venerdì sera. I tre ragazzi single si sarebbero trovati a casa del castano per fare indigestione di schifezze e rovinarsi gli occhi con una maratona di film.
Tornato a casa, Jungkook fece la doccia, cenò e si preparò per andare a casa di Taehyung. Siccome non sarebbero usciti, optò per un outfit comodo: una tuta nera. Era raro vedere Jungkook senza i suoi amati jeans scuri ma quella volta pensò di poter mettere da parte lo stile per qualcosa di più comodo.
Alle nove in punto Jungkook si presentò davanti al portone di casa di Taehyung e quella volta, stranamente, non fu preso dall'ansia come la domenica prima, forse perché adesso il loro rapporto era diverso, forse perché non sarebbero stati soli o forse perché non vedeva l'ora di rivederlo e basta. Suonò il campanello e, pochi secondi dopo, fu accolto da un Taehyung mozzafiato nei suoi jeans attillati e il suo maglioncino rosso scuro.
«Cazzo.» Esclamò il maggiore senza nemmeno salutarlo. «Dovresti indossare la tuta più spesso.» Affermò mentre passava lo sguardo lungo tutto il corpo del più piccolo, dall'alto verso il basso come fosse uno scanner, mentre si mordeva il labbro inferiore.
«Jimin non è ancora arrivato?» Domandò Jungkook mentre entrava in casa.
«Jimin?» Chiese confuso Taehyung.
«Sì, Jimin, quel tuo amico bassino, biondo, con le guanciotte piene...» Lo prese in giro il moro.
«Divertente.» Commentò sarcasticamente. «Comunque Jimin non verrà.» Lo informò.
«Perché non è voluto venire?» Chiese il minore. «Così passerà il venerdì sera da solo, gli altri sono tutti a fare le loro uscite di coppia.»
«No, non è per quello, semplicemente non l'ho invitato.» Rispose tranquillamente Taehyung, come fosse una cosa ovvia.
«Cosa? Che razza di amico sei? Ora starà tutto solo.» Lo rimproverò Jungkook.
«Tranquillo, avrà già trovato qualcuno con cui divertirsi stasera, lo conosci anche tu.» Gli spiegò Taehyung. «E poi volevo passare questa serata solo con te.» Aggiunse.
Jungkook arrossì all'istante e, se poco prima aveva giurato di non essere in ansia come il giorno del loro appuntamento in sala giochi, adesso poteva affermare con convinzione di stare ancora peggio. Perché quel ragazzo lo doveva far sentire in quel modo?
Senza dire una parola si diresse verso il divano e ci si sedette, un po' perché le gambe gli avevano iniziato a tremare e un po' perché voleva al più presto iniziare a vedere qualche film, così che non fosse più necessario parlare.
«Che fai?» Gli domandò Taehyung mentre lo guardava storto.
Jungkook non capì cosa ci fosse di sbagliato, si era semplicemente seduto. Certo, poteva aspettare di essere invitato dal padrone di casa a farlo, ma era già stato più volte lì nei giorni passati e non era la prima volta che prendeva l'iniziativa e si sedeva sul divano prima di essere invitato a farlo.
«Mi sono seduto.» Affermò quindi, confuso.
«Intendevo perché ti sei seduto lì? Non guarderemo qui il film.» Spiegò il maggiore.
«Ah no? E dove allora?»
«Ho una sala cinema, lo guarderemo lì.»
«S-sala cinema?» Balbettò il minore sgranando gli occhi per la sorpresa.
Ovvio, aveva capito che Taehyung avesse tanti soldi ma non pensava che questa casa nascondesse cose del genere. In effetti, però, non aveva mai fatto un giro per osservarla meglio, si era limitato ad entrare in salotto, in cucina, in camera del castano e nel bagno, per il resto era ancora tutto un mistero. Era una casa grande, contava due piani e le porte presenti erano tante, chissà quante altre sorprese nascondeva.
I due ragazzi si incamminarono al piano di sopra, dove si trovava quella che il maggiore aveva chiamato sala cinema. Appena entrati, Jungkook quasi svenne. Quella stanza era un sogno, un vero paradiso. L'arredamento moderno era molto grazioso e rispecchiava perfettamente Taehyung e la sua eleganza. Ma passò tutto in secondo piano quando vide il divano e lo schermo della tv. Il divano era enorme, sembrava un letto. La parte in cui ci si sedeva era talmente larga che sarebbe stato impossibile far toccare i piedi per terra, permettendo alle gambe di stare completamente distese. La tv invece era una delle più grandi che avesse mai visto e Jungkook poteva giurare che, viste le dimensioni, in casa sua non sarebbe entrata in nessuna stanza.
«Scusami ma tu hai questo schermo enorme qui e giochi ai videogiochi in quella che hai in salotto?» Domandò Jungkook.
«Questa stanza non è adatta per i videogiochi. E poi non vedo dove sia il problema, tu hai solo una tv per caso?»
«Ovvio, ed è più piccola di quella che hai tu in salotto se è per quello. Vivo da solo, cosa me ne faccio di più televisioni?»
«Ogni tv ha il suo utilizzo, come lo ha ogni stanza.» Rispose tranquillamente Taehyung.
«Wow, deve essere bello essere ricchi.» Sputò un po' infastidito Jungkook che in realtà era più che contento della vita modesta che faceva.
«Dai, accomodati. Prendo una coperta e arrivo.» Lo incoraggiò a sedersi il maggiore e Jungkook non se lo fece ripetere due volte, si lanciò e cadde su quell'enorme divano che si rivelò ancor più comodo di quanto gli era sembrato osservandolo.
Due ore dopo erano già al loro secondo film e, se come prima pellicola avevano optato per una commedia, adesso si erano avventurati nella fantascienza. Il film era iniziato da poco e i pop corn, che li avevano quasi strozzati a causa delle troppe risate dovute alla commedia, erano finiti da un bel pezzo. La coperta li avvolgeva con il suo calore, costringendoli a stare più vicini del necessario se non volevano che qualche parte del loro corpo restasse al freddo.
«Non ci sto capendo niente.» Ammise Taehyung.
«È normale non capire niente all'inizio dei film di fantascienza. Vedrai che alla fine ti sarà tutto più chiaro.» Lo rassicurò Jungkook.
«Se lo dici tu...» Borbottò il maggiore mentre cambiava posizione per essere più comodo.
Si fece più vicino al moro, girando il suo corpo nella sua direzione e poggiò la testa sulla sua spalla. In quella posizione le ginocchia di Taehyung sfioravano le gambe di Jungkook e la mano destra del castano si andò a posare sulla coscia del ragazzo alla sua sinistra.
In quel momento il maggiore sembrò un bambino agli occhi di Jungkook che, in risposta a tutto quel contatto, diventò rosso, ringraziando silenziosamente che le luci fossero spente così che l'altro non potesse accorgersi dell'effetto causato da questa nuova posizione.
Jungkook si irrigidì perché non sapeva come comportarsi. Sarebbe dovuto rimanere immobile o avrebbe dovuto stringersi anche lui all'altro? Cosa si aspettava Taehyung come risposta?
Rimase fermo nella sua posizione fino a quando la mano che era poggiata sulla sua coscia non incominciò a muoversi, andando su e giù per la sua gamba, provocando brividi lungo tutto il corpo del più piccolo.
Lo sguardo di entrambi i ragazzi era rivolto verso la televisione ma la loro attenzione era su quei movimenti lenti e delicati che uno stava facendo e l'altro stava subendo.
Jungkook voleva interrompere all'istante le azioni del castano perché, se fosse andato avanti per un altro po', non avrebbe retto. Non sarebbe riuscito a restare impassibile quando la mano dell'altro si aggirava così vicina alla sua zona più delicata.
Così si fece forza e posizionò la sua mano sopra quella del maggiore, andando ad interrompere i suoi movimenti. Quello che successe dopo, però, Jungkook non se lo sarebbe mai aspettato: Taehyung rigirò la propria mano così che il suo palmo potesse aderire al palmo del moro per poi intrecciare le loro dita in una forte, ma allo stesso tempo dolce, stretta.
Il cuore di Jungkook si fermò per un secondo solo per riprendere a battere più forte di prima. Sperò che il rumore dei suoi battiti accelerati non riuscisse ad arrivare alle orecchie del maggiore o avrebbe capito quanto quei gesti stessero avendo effetto su di lui.
E questo non sarebbe dovuto succedere mai.
___________
Spazio autrice:
io ieri: non aspettatevi aggiornamenti ogni giorno.
Io oggi: certo che potrei aggiornare...
Bene, tutto normale non ci fate caso però davvero, non aspettatevi tanti aggiornamenti nei prossimi giorni.
Però questo capitolo ve lo volevo troppo pubblicare perché si capisce che si stanno avvicinando molto e io sono soft. Spero vi sia piaciuto!
💜💜