Danger-Zone |KookTae|

By -bigbabol-

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La Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai. ... More

-Trama-
1-Duecentomila Won
2-Il nuovo studente
3-Faccia da Seoul
4-Finestre salvavita
5-Passamontagna
6-Parlare
7-Il patto con il Diavolo
8-Regole
9-Lasciarsi andare
10-Nemici
11-Ragazzo perfetto
12-Coinquilini
13-Spiegare
14-Che la festa abbia inizio (pt.1)
15-Che la festa abbia inizio (pt.2)
16-Solo bugie
17-Perché?
18-Piccoli gesti
19-Sciogliere
20-Ti voglio bene
21-Polso
22-Colpa mia
23-Maledetta la speranza
24-Credulone
25-Trappola
26-Eroe
I personaggi rispondono
27-Bambola di ceramica
28-V come Vendetta
29-Le ragazze sono strane
30-Vipere e Serpenti
31-Cotte
32-Nei bassifondi
33-Mini-market
34-Sconosciuti
35-Cattive notizie
36-Moccioso
37-Non posso
38-La cosa importante
39-Va tutto bene
40-Bentornato papà
41-Dì qualcosa
42-Sognare
43-Un disastro
44-Carta vincente
45-Mia cara nonna
46-Decido io
47-La mia storia
48-Chiamata terminata
49-Abbiamo un grosso problema
50-È tempo di dirci addio
51-Lui non è più qui
52-Non sto sognando, vero?
53-Ci ha abbandonati
54-Piangere è solo per i forti
55-Assalto alla scuola
56-Il gioco del silenzio
57-Insetticida per umani
59-Sono un mostro
60-Hai altri piani da raccontarmi?
61-Illusi, codardi ed egoisti
62-Dalla stessa parte
63-Speranza
64-Sinonimo di Inferno
65-Dopo tanto tempo
66-Non più
67-Solo se il destino vuole
-Epilogo-
-Ringraziamenti-
Vi ringrazio moltissimo PT2 +novità (?)

58-Il peggio deve ancora venire

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By -bigbabol-

*

*
POV TAEHYUNG:






























ah, no. Buon pesce d'aprile! Ora inizia il vero capitolo :D

Un'ora prima...

«Nam, direi che dobbiamo correre.» mormoro a Namjoon, sporgendo di poco la testa per osservare se ci siano guardie o meno.

Al contrario di Jungkook o Yoongi, io non ho alcuna arma sotto la maglietta, quindi o scappiamo o ci mettiamo le penne.

«Nam? Hai capito? — volto il capo verso il minore, trovandolo con lo sguardo perso nel vuoto. — Ehi, NamNam! Che succede?»

«Troppe cose in una volta sola, Hobi.» sussurra, sfinito, socchiudendo le palpebre.

Sgrano gli occhi, incominciando a scuotere il suo massiccio corpo per riportarlo in vita. Non può crollare per la stanchezza, come potrei mai caricarmi in spalla questo bestione?

«Dai, Nam, non crollare ora! — esclamo quando torna con lo sguardo su di me — Abbiamo ancora tanta strada. Non farti prendere dai dolorosi ricordi!»

Sbuffa, scuotendo il capo e mordendo il labbro inferiore. «Non riesco...»

«Pensa a... — inizio, cercando di non farmi prendere dall'agitazione. Una guardia potrebbe spuntare da un momento all'altro ed ucciderci. Sinceramente, non voglio morire. Non così, almeno — Pensa ai fiori! Quanto sono belli i fiori? Stupendi, vero? Sempre pronti a splendere, coloratissimi!»

Mi osserva confuso, inarcando un sopracciglio. «Non mi rilassi, Hoseok.»

«A me rilassa, invece. — sospiro rumorosamente, poi un'idea prende vita — Pensa a Seokjin-hyung! Lui sarà a casa tra pochissimo e potrai vederlo, coccolarlo e, bhe, fare tutte quelle cosette da fidanzatini alle prime armi come voi!»

Arrossisce vistosamente, ma una calda luce illumina la sua espressione e si stacca dal muro su cui eravamo appoggiati. Si spolvera i vestiti, guardandomi pieno di aspettative.

«Andiamo, allora?» domanda e annuisco, stirando le labbra in un grosso sorriso.

Ricominciamo a correre, uscendo da quel vicoletto, non incappando in nessuna guardia, fortunatamente. Una volta a pochi mesi da casa, udiamo degli spari vicini.

Mi guardo attorno, spaventato, tentando di capire la provenienza di quel rumoraccio, senza trovar alcuna soluzione. Lancio un'occhiata a Namjoon, il quale non sembra molto turbato.

Di ciò, sono molto contento, nonostante tutto. Nam è quel tipo di persona che deve analizzare tutta la situazione con calma e dedizione, trovando la soluzione migliore. Il problema di questa sua dote? Quando il piano cambia drasticamente, va, letteralmente, in tilt. Dev'essere tutto sotto il suo comando o non riesce a ragionare, mi ha confessato una volta.

Sfortunatamente, non riesco a comprenderlo. Sono un tipo che accetta nell'immediato i cambiamenti perché solo così è possibile andare avanti. L'unica persona che lo capisce è Seokjin, da sempre.

Le occhiate che si scambiavano, per tutti questi anni, gridavano una sola grande parola.

«Namjoon, Hoseok!» sibila qualcuno e ci voltiamo di scatto, sorpresi.

Davanti a noi, Soyeon e BamBam che ci osservano stupiti e vagamente allegri. Osservo meglio i loro volti e noto un piccolo graffio su quello della ragazza, mentre Bam ha i vestiti totalmente sgualciti.

«Soyeon, Bam! — esclamo, schiudendo la bocca — Cosa ci fate qui?»

«Dova raggiungere Jeon. — risponde lei, incrociando le braccia al petto e guardando male il cugino di Kook — Non mi vuole dire il perché, però.»

«Devo farlo, ragazzi. — si difende l'altro, alzando le mani in segno di resa — Ho un orribile sensazione e ho bisogno di Gguk. Sento che gli sta accadendo qualcosa di t-terribile.»

«Bam, cosa intendi?» chiede Namjoon, preoccupato.

Sposto gli occhi per tutto il perimetro, vedendo solamente palazzi e negozi mezzi vuoti, alcuni persino chiusi o malmessi. Nessun accenno di guardie o auto, nemmeno più rumore di spari.

Il nominato scuote la testa. Sembra disperato. «Portatemi da Jeongguk.»

Scambio un'occhiata veloce con Nam, prima di annuire in direzione del ragazzo e sospirare rumorosamente. È brutto da dire, lo so, ma più siamo più è alto il rischio di farci scoprire.

«Meglio fare il giro largo. — mormora Soyeon, guardandosi attorno per l'ennesima volta — Sono ovunque, mai visti così tanti...»

Non rispondiamo, dandole mentalmente ragione. Incominciamo ad incamminarci verso destra, percorrendo la strada più lunga ma meno popolata. Non che ci sia in giro qualcuno, ora come ora.

Tutti stavano scappando, da scuola. Eravamo come topi in gabbia, ci avevano bloccato tutte le uscite. Orribile, è stato orribile. Ma questo segna l'inizio di un Medioevo per la Danger-Zone. Di nuovo torneremo all'oscurità.

Scaccio questi pensieri dalla mia mente, deglutendo e facendo attenzione a dove metto i piedi. Quando attraversiamo una strettoia, posso giurare di aver visto persino i capelli corvini di Jungkook, ma ho lasciato perdere quando ho visto anche un poliziotto lì vicino.

Ognuno si salva da sé, non sappiamo più di chi fidarsi. Tutto come due anni fa...

Non appena vedo la porta di casa a pochi metri da noi, quasi non piango dalla gioia. Siamo tutti vivi e vegeti, nessuna guardia ci ha ferito. Adesso, voglio solo abbracciare Jimin-ie e raccontargli tutto mentre tento di rassicurare i nostri ospiti.

Arriviamo sul portico ed entro velocemente. Prendo un grosso respiro e sorrido, sollevato. Gli altri entrano dopo di me, chiudendo subito il portone a chiave. Strano che funzioni ancora quella vecchia serratura.

«Jimin! — grido, entusiasta e camminando verso il piano di sopra — Jimin, abbiamo tanto da dire! Non ti immagini cos'è successo!»

Percorro il corridoio sino ad arrivare alla nostra stanza, trovandola vuota e fredda. Aggrotto la fronte, mentre una morsa stringe il mio stomaco con una prepotenza tale da farmi barcollare.

Dov'è Jimin?

Uno strillo acuto, palesemente femminile, squarcia quell'inquietante silenzio. Corro giù, facendo gli scalini a due a due, sentendo anche altre voci urlare contro qualcosa.

«Che sta succedendo?! — sbotto, arrivando in cucina col fiatone — Che sta suc— »

L'aria viene risucchiata dai miei polmoni in un batter d'occhio, così come quella di tutta la stanzetta. Il biondino è per terra, sul pavimento, con della bava bianca e innaturale alla bocca, gli occhi spalancati e fermi.

Grido, ma non riesco a sentirmi. Getto il mio corpo accanto al suo, premendo le dita contro la giugulare per sentirne il battito.

Passa qualche secondo di puro terrore. Sudo freddo, cercando di non far tremare le mie dita né di piangere disperatamente. Devo rimanere lucido, non posso cedere.

«C'è battito!» urlo.

«Non per molto se non facciamo qualcosa. — bisbiglia, agitato e in fase di shock, Namjoon — H-Ha ingerito qualcosa— b-bisogna che la e-espella al più p-presto.»

Sgrano gli occhi, sentendo la prima lacrima scorrere giù. Deglutisco nuovamente, scacciando quella goccia dalla mia guancia e prendendo un respiro profondo, per calmarmi.

Senza indugio, ficco due dita in gola a Jimin, tentando di andare sempre più affondo e farlo vomitare. Non so se sto facendo bene, magari sto solo peggiorando il tutto, ma devo pur tentare.

Un pianto disperato arriva alle mie orecchie come il suono di due piatti rotti tra loro. Soyeon sta singhiozzando per suo fratello. Intanto, Bam — come posso notare con la coda dell'occhio — la consola, osservando Jimin con la bocca spalancata e il corpo tremante.

Chiudo le palpebre e provo nuovamente. Niente, non accade niente.

«I-Io non so c-cosa fare...» balbetto, estraendo le dita bagnate e guardando Namjoon supplicante.

Quest'ultimo, ha gli occhi arrossati per il pianto soffocato e le mani strette a pugno. Ricambia il mio sguardo. Nemmeno lui sa cosa fare per salvarlo.

Non mi perdonerei mai se morisse adesso, tra le mie braccia, senza che io sia riuscito a salvarlo.

«L-Le pillole di Y-Yoongi... — sbotto, alzandomi di scatto — Y-Yoongi ha-ha creato quelle p-pillole i-in orfanotrofio!»

Scatto al piano di sopra, Namjoon dietro di me. Apro la porta, la quale sbatte rumorosamente sul muro dietro, rimbalzando leggermente per la forte botta.

Incomincio a rovistare tra i cassetti, il minore mi imita, svuotando la qualsiasi.

«Era una s-specie di infuso... — mormoro, non sapendo bene come formulare un discorso completo — Una boccetta con delle erbe dentro... Le tiene q-qui! Tu le h-hai viste?!»

«Queste! — grida, estraendo la piccola boccetta verde acqua dal cassetto delle mutande — Queste!»

Corre fuori e lo seguo, percependo le lacrime bagnare le mie guance rovinosamente. Cerco di scacciarle, per vedere almeno dove sto andando, ma non riesco, così lascio perdere e scuoto la testa.

«Io gli tengo aperta la bocca, tu le butti dentro.» sibilo, sbrigativo, sperando che abbia capito.

Namjoon annuisce velocemente, svitando il tappo della boccetta, respirando a scatti. Separo le labbra di Jimin con uno scatto, vedendo la bava bianca accumularsi solo in un lato della sua bocca.

«Vai!» grido, tremante.

Il minore rovescia tutto l'infuso all'interno della bocca, fino all'ultima goccia. Lo mettiamo seduto, facendolo masticare manualmente e pregando non si sa quale Dio che queste erbe possano aiutarlo.

Soyeon aumenta il suo pianto, trascinandosi debolmente verso il fratello, bloccata dal cugino di Kook che la stringe più a sé, soffocando i rumorosi singhiozzi.

Non può morire. Non il piccolo, dolce, Jimin. Lui che si è sempre messo dopo tutti gli altri, lui che ha un cuore così puro e dolce da non sembrare reale, lui che ha sempre perdonato tutti e dato una mano d'aiuto anche a chi non doveva.

Park Jimin non deve morire. 

Poi, come una sorta di benedizione divina, il biondo rimette tutto, piegandosi in avanti e sporcando i suoi pantaloni. Il vomito è verde scuro, c'è qualcosa che non va proprio.

Una volta vomitato il tutto, crolla con la testa sulle mie gambe, non accennando a nessun altro movimento.

Guardo tutti i presenti con un'espressione sconvolta e spaventata. Una domanda allegga prepotente all'interno della cucina: E ora che cosa dobbiamo fare?

«Fatelo dormire. — sussurra BamBam, sfinito, accasciandosi contro il muro — Non è ancora detta l'ultima parola, potrebbe avere una ricaduta...»

Spaventato da queste ultime frasi, lo sollevo facilmente, portandolo al piano di sopra con la minima attenzione. Non vorrei mai cadesse o si facesse male in qualche modo.

Lo poggio sul suo letto, avvolgendogli una coperta attorno. Mi allontano di qualche passo, continuando ad osservarlo. 

Mi immagino questo piccolo biondino che apre gli occhi di scatto, facendomi prendere una paura immensa, mentre grida che era tutto uno scherzo di inizio vacanze di Natale, dato solo per infastidirci e ridere di tutta questa situazione.

Lo fisso intensamente, cercando di trasmettergli questi miei pensieri. Sospiro, sedendomi sul mio letto e spostando lo sguardo sul tetto.

Troppe cose in appena un'ora, sono sconvolto e stanchissimo. L'adrenalina è svanita in un soffio. Penso che tra pochi minuti cadrò in un sonno profondo e nemmeno il bacio del vero amore mi risveglierà.

La porta — lasciata socchiusa da me — si apre lentamente, emettendo un cigolio fastidioso. Namjoon e Soyeon fanno capolino. La seconda si siede al capezzale del fratello, senza rivolgermi la minima parola, rivolgendo tutte le sue attenzioni al biondino.

«Stai bene?» domando a Nam, accarezzandogli la spalla delicatamente.

«Sì. — risponde semplicemente, accomodandosi affianco a me — Sono solo fottutamente scioccato.»

«Ti capisco... — sussurro — Il peggio deve ancora venire.»

«Hai proprio ragione.» mormora, appoggiando la schiena contro la parete dietro di noi.

«Cazzo, Yoongi e Jungkook! — esclamo, portando le mani sulla bocca — Merda, merda, merda! Saranno distrutti non appena scopriranno tutto questo.»

Il minore sgrana le palpebre, come se avesse realizzato solo adesso quel pensiero.

Scuoto la testa, portando le dita tra i capelli e tirandoli. Credo di star impazzendo e la giornata non è nemmeno iniziata, saranno le dieci.

Dalla porta, lasciata aperta, si ode perfettamente la serratura del portone scattare e il pianto di un bambino piccolo al seguito.

Aggrotto la fronte, uscendo dalla mia stanza per andare incontro a Jungkoook, Yugyeom ed il suo fratellino. Non appena poggio il piede sull'ultimo gradino, la voce preoccupata e strozzata di Bam mi fa bloccare.

«Jeongguk che diamine hai combinato?!»





Spazio Me:

Wow, quasi duemila parole di capitolo. Un parto, insomma. Che dire, buon pesce d'aprile, anche perché ora che ho finito di scrivere sono le 00:19 e domani ho lezione alle otto... Che clown che sono raga.

COMUNQUEEE, passiamo al capitolooo!

hobi e nam sconvoltissimi da tutto, incontrano soyeon e bam, vanno a casa e trovano jimin mezzo morto e mezzo vivo, tentano di salvarlo con un infuso creato da yoongi - chissà il perché eheh - ma, secondo voi, l'avranno salvato?

per chi aspetta il pov di tae (so che mi odiate :3) -> ancora ci vorrà un po', non so quanto, in realtà. ma vi dico solo che il suo pov non vi farà proprio festeggiare ehm--

grazie mille a voi tutti che leggete, commentate e votate ; - ;

-bigbabol-

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