Behind a Kiss ~ [Taekook]

By Li4129

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[COMPLETA] Behind a kiss - Dietro a un bacio. Cosa c'è dietro a un bacio? Per il 19enne Jungkook dietro a un... More

I n t r o d u z i o n e
U n o
D u e
T r e
Q u a t t r o
C i n q u e
S e i
S e t t e
O t t o
N o v e
D i e c i
U n d i c i
D o d i c i
T r e d i c i
Q u a t t o r d i c i
Q u i n d i c i
S e d i c i
D i c i o t t o
D i c i a n n o v e
V e n t i
V e n t u n o . u n o
V e n t u n o . d u e
V e n t i d u e
V e n t i t r e
V e n t i q u a t t r o
V e n t i c i n q u e
V e n t i s e i
V e n t i s e t t e
V e n t o t t o
V e n t i n o v e
T r e n t a
T r e n t u n o
T r e n t a d u e
T r e n t a t r e
T r e n t a q u a t t r o
T r e n t a c i n q u e
T r e n t a s e i
T r e n t a s e t t e
T r e n t o t t o
T r e n t a n o v e
Q u a r a n t a
Q u a r a n t u n o
Q u a r a n t a d u e
Q u a r a n t a t r e
Q u a r a n t a q u a t t r o
Q u a r a n t a c i n q u e
Q u a r a n t a s e i
Q u a r a n t a s e t t e
Q u a r a n t o t t o
Q u a r a n t a n o v e
C i n q u a n t a
C i n q u a n t u n o
C i n q u a n t a d u e
C i n q u a n t a t r e
C i n q u a n t a q u a t t r o
C i n q u a n t a c i n q u e
C i n q u a n t a s e i
C i n q u a n t a s e t t e
C i n q u a n t o t t o
C i n q u a n t a n o v e
S e s s a n t a
S e s s a n t u n o
S e s s a n t a d u e
S e s s a n t a t r e
S e s s a n t a q u a t t r o
S e s s a n t a c i n q u e
S e s s a n t a s e i
S e s s a n t a s e t t e
S e s s a n t o t t o
S e s s a n t a n o v e
E p i l o g o
C a r t a c e o!
N u o v e S t o r i e

D i c i a s s e t t e

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By Li4129


~

Al momento Jungkook desiderava solo un pulsante che spegnesse i suoi pensieri, l'avrebbe premuto all'istante. Voleva trovare un modo per evitare se stesso, per non rispondere a domande che lui stesso si stava ponendo. Voleva mettere a tacere quelle voci insistenti che gli strillavano nella testa e che non gli permettevano di concentrarsi su altro. Voleva dimenticare.

Jungkook era sempre stato molto bravo nell'evitare le persone, le domande scomode, le chiamate e i guai, ma proprio non sapeva come fare ad evitare se stesso, il vero Jungkook, quel ragazzo che era uscito allo scoperto nelle ultime settimane, quel ragazzo che stava provando nuove sensazioni, nuove esperienze e nuove emozioni. Come poteva sfuggire da chi era realmente?

Per affogare i suoi problemi, Jungkook aveva avuto sempre un solo modo: allenarsi, portando il proprio corpo al limite, così che il dolore ai muscoli potesse spegnere il flusso dei suoi pensieri.

Da quando era iniziato il secondo quadrimestre dell'università, il moro non era più andato in palestra ma si era imposto che da quel giorno avrebbe ripreso con costanza i suoi allenamenti, così da mantenere inalterato il bel fisico che poteva vantare.

Era sabato pomeriggio e Jungkook aveva appena varcato l'ingresso della palestra, diretto verso lo spogliatoio dove cambiò velocemente i vestiti e le scarpe ingombranti con qualcosa di più comodo. Gli fece uno strano effetto rimettere piede in quel luogo dopo tutto quel tempo perché era abituato ad andarci frequentemente, a passare la maggior parte del suo tempo libero tra quelle quattro mura. Ma, non appena accese il tapis roulant ed iniziò a correre, tutto tornò alla normalità. Quello era il suo posto sicuro, dove poteva spingere il suo corpo al limite, sudare via le sue preoccupazioni e rimpiazzarle con centimetri di muscoli nuovi e forti.

Mentre correva si soffermò ad osservare le persone che stavano popolando quel posto in quel pomeriggio. La maggior parte erano come sempre ragazzi e ragazze più o meno della sua età, probabilmente perché quella era la palestra più vicina all'università. Infatti Jungkook aveva sempre amato quel posto anche per un altro motivo: era sempre stato una grande fonte di belle ragazze strizzate nei propri outfit sportivi, che aderivano ai loro corpi così bene da lasciare poco all'immaginazione. Molte delle sue avventure di una notte le aveva conosciute proprio lì ma, adesso che aveva capito di provare attrazione anche per il sesso maschile, cosa sarebbe successo?

Era pieno di ragazzi muscolosi, tatuati, sudati e senza maglia e gli occhi di Jungkook si posarono su ognuno di loro. Li trovava belli, sì, ma non provava così tanta attrazione per loro come ne provava invece per lui. In fondo, se era riuscito addirittura ad infrangere le sue stesse regole andandoci a letto ben due volte, forse significava che quella per Taehyung fosse qualcosa di più di semplice attrazione sessuale.

Era proprio questo a spaventare il moro, era questo che l'aveva spinto a venire in palestra ad ammazzarsi di fatica pur di non pensare a quello che il castano gli stava facendo provare. Perché, finché aveva pensato di esserne attratto solo fisicamente, era riuscito ad accettarlo.

Ma gli erano sorti i primi dubbi quando, subito dopo esserci andato a letto, la scintilla non si era consumata. Il desiderarlo ancora una volta l'aveva spaventato. E ora che ci era andato a letto per ben due volte, la situazione non era cambiata. Poteva essere ancora solo attrazione fisica? Jungkook non ne era più così convinto.

E per quanto il moro avesse sempre desiderato provare qualcosa per qualcuno, lo spaventava iniziare a provare quei nuovi sentimenti per uno come Taehyung che viveva di sesso e repulsione verso l'amore.

Finita la corsa pensò che fosse il caso di allenare nuovamente quei muscoli che aveva tenuto a riposo per troppo tempo. Decise di dirigersi verso una di quelle salette più appartate così da potersi allenare in tranquillità. Appena aperta la porta, che gli aveva permesso di entrare in una di quelle stanze, si accorse che fosse già occupata da un ragazzo che, però, non sembrava intento ad allenarsi. Il rumore che fece nell'entrare, lo fece voltare. Il suo sguardo era puntato su Jungkook, come se stesse aspettando qualcosa da lui, forse delle scuse per averlo involontariamente disturbato.

«Oh scusa, pensavo fosse libera.» Si scusò Jungkook dell'intrusione, restando in piedi all'ingresso della saletta con ancora la porta aperta.

«Non ti preoccupare, non la stavo usando. Sono un personal trainer e il proprietario di questo posto.» Disse il ragazzo mentre si avvicinava al moro. «Piacere JongDoo, ma puoi chiamarmi Doo.» Si presentò, allungando una mano verso di lui.

«Jungkook, piacere.» Si presentò il più piccolo, stringendo la mano dell'altro. «Non ti ho mai visto qui, eppure ci vengo da tanto.» Continuò.

Forse non l'aveva mai notato perché prima si era sempre limitato a guardare le belle ragazze mentre ora, il fisico tonico del ragazzo che aveva di fronte, non passava di certo inosservato ai suoi occhi, soprattutto i muscoli delle braccia che aveva lasciato scoperti e che si contraevano ad ogni suo minimo movimento.

«Beh perché prima lavoravo nell'altra nostra palestra, quella in centro. Mi sono spostato qui solo da qualche settimana ma mi trovo meglio, c'è più gioventù.» Gli spiegò sorridendo.

«Wow, sembri così giovane eppure sei già proprietario di due palestre.» Disse sorpreso Jungkook.

«Forse potrei aver esagerato un po'. In verità le palestre sono di mio padre, ma io lo aiuto a gestirle.» Ammise. «Ti va se ti aiuto a fare qualche esercizio? Sono un ottimo personal trainer.» Aggiunse.

«Certo, perché no.» Rispose Jungkook.

I motivi per cui dire no in realtà erano tanti: era da qualche settimana che non faceva esercizio quindi non era più in forma come prima e poteva fare brutta figura. Essere aiutato significava anche poter essere toccato dalle mani del bel personal trainer quando faceva un movimento sbagliato che doveva essere corretto. Essere aiutato significava, infine, stare vicino, troppo vicino, al ragazzo muscoloso che gli avrebbe fatto sicuramente perdere la concentrazione. Eppure disse sì, senza neanche pensarci troppo.



Passò mezz'ora e, per sua fortuna, non successe niente di quello che aveva temuto, era ancora in forma come prima, non c'erano state più di tante toccatine ed era riuscito a concentrarsi. Per quanto Doo fosse un bellissimo ragazzo, non riusciva a farlo tremare con un solo tocco come invece gli succedeva con lui.

Erano in piedi mentre Jungkook faceva gli squat, dando le spalle alla porta della saletta che era rimasta aperta per tutta la durata del loro allenamento sotto richiesta di Doo, perché doveva controllare ed aiutare anche il resto delle persone presenti in palestra, non solo il moro. Finita la serie di squat che il personal trainer gli aveva ordinato di fare, si sentì avvolgere le spalle da un braccio e al suo naso arrivò un profumo che ormai era fin troppo familiare per lui.

«Ma guarda un po' chi c'è qui!» Esclamò il proprietario di quel buonissimo profumo.

«Taehyungie anche oggi qui?» Chiese Doo.

Jungkook rimase un po' sorpreso, si conoscevano? Perché si conoscevano? In che rapporti erano? Ma soprattutto perché a Jungkook dava così fastidio che si conoscessero?

«Come sempre. Mica posso lasciarli tutti a te questi bei ragazzi, cuginetto.» Replicò il castano.

Il più piccolo tirò un sospiro di sollievo: erano solo cugini.

Ad interromperli fu una signora che entrò nella saletta per fare alcune domande al personal trainer sullo svolgimento di parte degli esercizi che doveva fare. E mentre Doo era impegnato con il suo lavoro, Jungkook si ritrovò imbambolato sul posto, incredulo che il braccio di Taehyung fosse ancora intorno alle sue spalle. Il moro si ritrovò a pensare alle sue attuali condizioni: era sudato, aveva la bocca secca per via della sete e probabilmente puzzava anche, non era certo come avrebbe voluto farsi vedere dal castano che, al contrario, era stupendo come sempre.

«Non ti facevo un tipo da palestra.» Cercò di spezzare il silenzio, e l'imbarazzo, Jungkook.

«Ti sbagli, ci vengo quasi tutti i giorni.» Lo corresse il castano.

«Non offenderti ma per essere uno che ci viene così spesso non mi sembra tu abbia tutti questi muscoli.» Ammise il più piccolo.

In effetti il maggiore aveva un bel fisico ma non era muscoloso e tonico come quello di Jungkook.

«Ah, ma che hai capito? Mica vengo in palestra per allenarmi!» Gli rispose Taehyung. «Troppo faticoso.» Aggiunse.

«E allora che ci vieni a fare, scusa?» Domandò confuso il moro.

«Per rimorchiare, ovviamente.» Disse il castano. «Non esiste posto migliore per trovare bei ragazzi muscolosi e a petto nudo.»

Jungkook non capì perché le parole di Taehyung lo sorpresero così tanto, alla fine aveva capito che tipo fosse il maggiore. Però non concepiva il fatto che non sfruttasse quell'occasione anche per allenarsi un po'. Un ragazzo come lui non aveva bisogno di spendere inutilmente i soldi per l'abbonamento per la palestra solo per rimorchiare, sarebbe riuscito a farlo anche in altri modi e in altri luoghi.

«Cioè tu spendi tutti questi soldi solo per delle scopate? Ridicolo.» Diede voce ai suoi pensieri Jungkook.

«Per prima cosa, io non spendo niente, la palestra è della mia famiglia quindi entro quando e come voglio. Seconda cosa, dovresti provare a fare sesso su questi tappetini...» Gli spiegò il maggiore indicando il pezzo di stoffa imbottito sul quale si trovavano in piedi in quel momento. «Sono comodissimi.»

Istintivamente a Jungkook venne da saltare e spostarsi da sopra quel tappetino, dopo essersi immaginato il maggiore mentre si faceva qualcuno che non era lui proprio lì. Chissà quante volte era successo, chissà se l'aveva fatto anche dopo che erano stati insieme per la prima volta. All'improvviso un senso di gelosia si impossessò del corpo del minore, era una sensazione nuova per lui. Non gli era mai capitato di essere geloso di qualcuno ma aveva capito che ormai niente di quello che gli stava facendo provare Taehyung fosse un qualcosa di già provato prima.

Gli piaceva, non solo fisicamente.

«Ehi, tranquillo, vengono lavati.» Esclamò ridacchiando il maggiore dopo aver visto la reazione del minore alle sue parole.

«Ragazzi vi abbandono per qualche minuto, devo aiutare questa signora con un esercizio.» Gli comunicò Doo. «Nel frattempo Tae potresti aiutare Jungkook a fare gli addominali.» Continuò prima si uscire dalla saletta.

«Dai, stenditi e io ti tengo i piedi.» Gli ordinò il castano, seguendo quanto detto dal cugino.

E Jungkook obbedì. Si distese sul tappetino a pancia in su con le gambe piegate e con Taehyung in ginocchio davanti a lui che gli reggeva i piedi. Iniziò a fare su e giù con il busto, facendo bruciare tutti i suoi muscoli che era da un po' che non venivano allenati. Tutte le volte che tornava su, si ritrovava a pochi centimetri dal volto del maggiore, troppi pochi centimetri. Sarebbe bastata una leggera spinta in più per annullare le distanze e baciare le labbra rosse e così invitanti di Taehyung.

E fu in quell'istante che Jungkook capì. Stava davvero desiderando di baciare il castano? Erano già così forti i suoi sentimenti per lui? Voleva davvero dare il suo primo bacio a quel cretino che però era riuscito a farlo star meglio di chiunque altro?

E ad interrompere tutti i suoi pensieri, fu proprio quel cretino.

«Domani pomeriggio ti va di venire con me nella nuova sala giochi che hanno aperto vicino casa mia? Dicono sia stupenda.» Gli chiese.

Jungkook deglutì e arrestò ogni suo movimento, rimanendo così con il viso a pochi centimetri da quello di Taehyung che lo stava guardando negli occhi in attesa di una risposta.

Lo stava invitando ad un appuntamento? Oppure era solo un'uscita tra amici? Come doveva interpretarla? In ogni caso non si sarebbe fatto scappare l'occasione di passare un po' di tempo in più con il maggiore perché non gli dispiaceva affatto poterlo conoscere meglio.

«Certo, perché no.» Gli rispose quindi, sorridendo.

Un magnifico sorriso si aprì anche sul volto di Taehyung e Jungkook perse un battito.

Era proprio cotto.

Finito l'allenamento salutò sia Doo che Taehyung e tornò a casa stremato ma felice per l'uscita del giorno dopo. Sentì il suo telefono vibrare, segno che gli fosse arrivato un messaggio, e per un attimo sperò che fosse proprio il castano ad avergli scritto.

<Domani mattina ti va di fare colazione insieme? È da un po' che non facciamo una bella chiacchierata. >

Recitava l'sms che Jimin gli aveva mandato.

La giornata di domani sarebbe stata davvero piena per il moro che iniziò a dire addio ad un altro weekend di studio.












___________
Spazio autrice:

Di cosa vorrà parlare Jimin? E come sarà questa prima uscita tra i taekook? Tae lo vedrà come un appuntamento o no?

Questa settimana ci sarà un altro aggiornamento ma non so di preciso quando.

Vi ricordo che, se avete qualcosa da dirmi/chiedermi/farmi sapere, potete scrivermi su instagram (@/li_4129_) o su tellonym (Li4129) link in bio.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Fatemi sapere.

🤎🤎

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