Behind a Kiss ~ [Taekook]

Da Li4129

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[COMPLETA] Behind a kiss - Dietro a un bacio. Cosa c'è dietro a un bacio? Per il 19enne Jungkook dietro a un... Altro

I n t r o d u z i o n e
U n o
D u e
T r e
Q u a t t r o
C i n q u e
S e i
S e t t e
O t t o
N o v e
D i e c i
U n d i c i
D o d i c i
T r e d i c i
Q u i n d i c i
S e d i c i
D i c i a s s e t t e
D i c i o t t o
D i c i a n n o v e
V e n t i
V e n t u n o . u n o
V e n t u n o . d u e
V e n t i d u e
V e n t i t r e
V e n t i q u a t t r o
V e n t i c i n q u e
V e n t i s e i
V e n t i s e t t e
V e n t o t t o
V e n t i n o v e
T r e n t a
T r e n t u n o
T r e n t a d u e
T r e n t a t r e
T r e n t a q u a t t r o
T r e n t a c i n q u e
T r e n t a s e i
T r e n t a s e t t e
T r e n t o t t o
T r e n t a n o v e
Q u a r a n t a
Q u a r a n t u n o
Q u a r a n t a d u e
Q u a r a n t a t r e
Q u a r a n t a q u a t t r o
Q u a r a n t a c i n q u e
Q u a r a n t a s e i
Q u a r a n t a s e t t e
Q u a r a n t o t t o
Q u a r a n t a n o v e
C i n q u a n t a
C i n q u a n t u n o
C i n q u a n t a d u e
C i n q u a n t a t r e
C i n q u a n t a q u a t t r o
C i n q u a n t a c i n q u e
C i n q u a n t a s e i
C i n q u a n t a s e t t e
C i n q u a n t o t t o
C i n q u a n t a n o v e
S e s s a n t a
S e s s a n t u n o
S e s s a n t a d u e
S e s s a n t a t r e
S e s s a n t a q u a t t r o
S e s s a n t a c i n q u e
S e s s a n t a s e i
S e s s a n t a s e t t e
S e s s a n t o t t o
S e s s a n t a n o v e
E p i l o g o
C a r t a c e o!
N u o v e S t o r i e

Q u a t t o r d i c i

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Da Li4129


~

Yoongi era felice che il suo amico avesse trovato un ragazzo come Namjoon. Poteva percepire il loro amore quando li vedeva insieme e, il sorriso che aveva Jin ogni qual volta parlava del suo ragazzo, era piuttosto esplicativo.

Però, per quanto fosse felice per loro, Yoongi odiava fare il terzo incomodo. Non che l'avessero mai fatto sentire di troppo, ma preferiva starsene solo piuttosto che vederli amoreggiare davanti ai suoi occhi.

«Tra quanto arriva Hoseok?» Chiese infatti, interrompendo lo scambio di sguardi tra gli altri due ragazzi.

L'arrivo di Hoseok sarebbe stata la sua salvezza, solo così non sarebbe stato più il terzo incomodo e, nel caso la coppietta si fosse isolata un po', lui avrebbe avuto qualcuno con cui parlare.

«Oh, mi sono scordato di dirvelo.» Iniziò Namjoon. «Hobi non verrà.»

Yoongi, a primo impatto, rimase sorpreso. Quando usciva con Namjoon e Jin c'era sempre anche Hoseok con loro. Non poteva lasciarlo solo quel giorno.

Poi però iniziò a pensare alla conversazione che avevano avuto giorni prima al fast food e si chiese se non fosse per colpa sua che oggi Hoseok non fosse lì. Forse era stato troppo diretto, avrebbe dovuto riflettere prima di parlare.

Yoongi lo considerava un buon amico, uno di quelli che non avrebbe mai voluto perdere. Era sempre felice quando gli dicevano che Hoseok si sarebbe unito a loro perché sapeva che, quando c'era lui, la serata sarebbe stata super divertente.

«Come mai?» Domandò leggermente spaventato dalla risposta che gli avrebbe dato il castano. Non voleva sentirsi dare la colpa ma aveva visto qualcosa di diverso nello sguardo di Namjoon quel giorno. Non aveva detto niente ma sembrava quasi come se fosse arrabbiato con lui.

«Deve fare un progetto per l'università con Seohwan.» Rispose.

Yoongi sospirò sollevato. L'assenza di Hoseok non c'entrava niente con ciò che era successo tra loro.

«Oddio ma Seohwan non è quello che ha una super cotta per Hoseok?» Domandò su di giri Jin al fidanzato.

Una super che?

Yoongi fissò Namjoon in attesa di una risposta ma quest'ultimo decise di scoppiare a ridere, ritardando così le parole che avrebbero negato quanto detto da Jin.

Perché l'avrebbe negato... vero?

«Sì, proprio lui.» Ammise il castano mentre stava ancora ridacchiando.

Una lieve sensazione di fastidio pizzicò la pelle di Yoongi, lasciandolo sorpreso. Perché gli aveva dato fastidio? Hoseok era un bel ragazzo, era normale che qualcuno si fosse preso una cotta per lui.

«Magari questo progetto farà nascere una nuova coppia.» Disse Jin, eccitato all'idea.

«Spero Seohwan abbia avuto il coraggio di dichiararsi questa volta. Praticamente ha corrotto il prof per farsi mettere in coppia con lui.» Raccontò Namjoon.

«Io scommetto di sì e sono anche sicuro che abbiano già spostato il loro progetto in camera da letto.» Disse Jin, facendo ridacchiare il suo fidanzato che annuì, concordando con lui.

Quella strana sensazione di fastidio aumentò in Yoongi ad ogni parola pronunciata dagli altri due, che stavano continuando a parlare e fantasticare sulla nuova coppietta.

Perché gli dava così fastidio? Non era mai stato geloso di un suo amico. Perché, improvvisamente, invece sentiva di esserlo?













Era venerdì, Jungkook si trovava sdraiato sul suo letto, posizione che non aveva cambiato da quando era tornato dalla sua serata movimentata con Taehyung. Erano passati ormai alcuni giorni ma il moro non aveva avuto la forza di alzarsi nemmeno per andare all'università perché questo voleva dire rivedere l'unica persona che al momento voleva evitare ma che, sfortunatamente per lui, era sempre nei suoi pensieri.

< Stasera discoteca. Non accetto un no come risposta. So che non stai realmente male quindi alza quel bel culetto e vieni a ballare con me. >

Fu il messaggio che Jimin gli mandò.

Come faceva a sapere che non stesse davvero male? Taehyung gli aveva detto qualcosa? Eppure il moro era stato abbastanza chiaro quando gli aveva detto di tenere la bocca chiusa.

Il dubbio che il biondo sapesse tutto si era fatto spazio nella sua mente e, da lì, Jungkook sapeva che non se ne sarebbe andato. Nonostante il terrore del confronto che ci sarebbe stato col suo migliore amico, pensò che fosse una buona idea quella di andare a ballare con Jimin per liberarsi di tutti quei pensieri che non lo facevano dormire la notte.

In quei giorni non aveva sentito nemmeno Yuim, la quale l'aveva riempito di messaggi e chiamate per avere delle spiegazioni. Aveva capito anche lei che il ragazzo non volesse più vederla ma si era trovata davvero bene con lui, che era stato l'unico in grado di farla ridere dopo un periodo così buio della sua vita.

Ma Jungkook era fatto così, era questa la modalità con la quale scaricava le ragazze dopo essersele portate a letto ma, soprattutto, dopo aver capito che non fossero quella giusta.

Si alzò dal letto, che ormai aveva assunto la forma del suo corpo tanto era stato il tempo che Jungkook aveva trascorso nella stessa posizione, e si fece una doccia. Il dolore al fondoschiena era passato, ma i segni che portava sul corpo no e questi non facevano altro che fargli rivivere il momento in cui se li era procurati ancora ed ancora. Era inutile continuare a mentire a se stesso dicendo che non gli fosse piaciuto fare sesso con Taehyung, perché la verità era una: gli era piaciuto e pure troppo.

Infatti in quei giorni era stato lontano da tutto e da tutti ma, soprattutto, aveva cercato di tenere le distanze dal castano perché sapeva che altrimenti non avrebbe resistito e si sarebbe messo in ridicolo davanti al maggiore, pregandolo per avere il secondo round. Per quanto Jungkook lo volesse, sapeva che non lo avrebbe mai ottenuto perché conosceva ormai alla perfezione gli ideali di Taehyung, che in parte si sovrapponevano con i suoi, secondo i quali con una persona ci si potesse andare a letto una sola volta.

Il minore, che l'aveva sempre pensata come lui, quella volta si trovò a voler infrangere le sue stesse regole.

Il perché ancora non gli era chiaro ma sentiva il suo corpo fremere dalla voglia di esser toccato di nuovo da quelle mani esperte. E forse il motivo era proprio quello, Taehyung era stato bravo nel capire dove e come gli piacesse essere toccato. Voleva solo provare ancora ciò che aveva provato quel giorno ma, al tempo stesso, sapeva anche di doversi trattenere. Avrebbe trovato qualcun altro in grado di fargli provare quelle sensazioni.

Si vestì, rigorosamente total black, ed uscì di casa, avviandosi con la sua auto verso la discoteca. Era lì che si era dato appuntamento con Jimin che, a differenza sua, sarebbe venuto a piedi, dato che casa sua distava poche centinaia di metri da lì. Parcheggiò e, non appena uscì dalla macchina, riuscì già a sentire il rumore della musica che proveniva dall'edificio e a vedere la fila di persone che stavano aspettando il loro turno per entrare. Decise di aspettare il biondo vicino all'entrata dato che già sapeva che avrebbe fatto ritardo.

«Ehi Jungkook, siamo qui!» Sentì urlare.

«Hoseok? Namjoon? Che ci fate qui?» Chiese sorpreso Jungkook dato che non si aspettava di vederli lì. Doveva essere una serata solo tra lui e Jimin, o almeno così aveva capito. Possibile che il biondo avesse invitato tutta la combriccola e non gliel'avesse detto?

«Vi stavamo aspettando. Jin e Yoongi sono già dentro e hanno preso un tavolo.» Gli rispose Namjoon.

«Eccoli i ritardatari!» Esclamò Hoseok che aveva lo sguardo puntato su due figure alle spalle di Jungkook.

Il moro si voltò e, ben presto, si ritrovò strizzato nel caloroso abbraccio di Jimin e a pochi metri da Taehyung che se ne stava in piedi, in tutta la sua bellezza, senza riuscire a togliergli gli occhi di dosso.

«Mi sei mancato cretino! Perché non sei venuto in questi giorni all'università?» Gli chiese Jimin mentre scioglieva l'abbraccio. «E voglio la verità questa volta.» Continuò puntandogli un dito contro per sembrare più minaccioso.

«Semplicemente non mi andava, quindi ho preferito restare a casa a studiare.» Gli rispose Jungkook, cercando di risultare il più credibile possibile.

«Sisi, studiare, come no. E con quante ragazze hai "studiato"?» Domandò il biondo, mimando le virgolette con le mani.

«Cosa? No, non hai capito Jimin, ho studiato davvero.» Provò ad insistere il moro.

Il biondo lasciò perdere anche se non era del tutto convinto che Jungkook gli avesse detto la verità. E faceva bene a non esserlo perché il più piccolo non aveva preso un libro in mano neanche per sbaglio in tutti quei giorni.

Entrarono tutti in discoteca e raggiunsero Jin e Yoongi al tavolo che li stavano già aspettando con le bottiglie d'alcool. Prepararono i bicchieri per ognuno ed iniziarono a bere.

Jungkook era sempre stato molto attento alle quantità di alcool che ingeriva, non voleva esagerare. Quella sera però decise di bere un bicchiere in più rispetto ai due che beveva di solito per liberare la mente dal ragazzo che era seduto proprio di fronte a lui e che lo stava fissando da quando era arrivato.

Jungkook aveva provato a distogliere lo sguardo dal castano ma c'era qualcosa che lo attirava e che non gli aveva permesso di non ricambiare quegli sguardi. Forse perché quella sera Taehyung aveva deciso di mettersi dei pantaloni di pelle e una camicia davvero troppo aperta per passare inosservato.

I suoi pensieri lo spaventarono un po'. Fino a qualche tempo prima non avrebbe mai notato quelle cose e, soprattutto, non le avrebbe trovate estremamente attraenti in un maschio. Eppure non riusciva più a mentire a se stesso, a negare il fatto che Taehyung fosse bello da mozzare il fiato e che avesse il potere di attrarlo a livelli pericolosi.

Ma erano in pubblico, sotto gli occhi di tutti, dovevano smettere di fissarsi in quel modo.

«Andiamo a ballare.» Gli ordinò Jimin che lo trascinò per un polso sulla pista da ballo.

Il moro non era proprio dell'umore per ballare ma almeno si era allontanato dalla fonte di tutti i pensieri che gli stavano offuscando la mente. Inoltre quella sera in discoteca c'erano davvero tante belle ragazze che lo avevano puntato non appena aveva messo piede sulla pista da ballo e che, Jungkook, si era imposto di non farsi scappare. I due amici iniziarono a ballare lasciandosi trasportare dalla musica e dall'alcool che gli scorreva nel corpo e che li aveva resi un po' più disinibiti rispetto al solito.

«Jungkook, mettiti bene quella camicia nei pantaloni, ti si vedono le mutandine.» Lo informò Jimin usando lo stesso tono che si usava con i bambini, come per prenderlo in giro per il fatto che non si fosse accorto di essersi rincalzato male la camicia nei pantaloni.

Infatti il biondo non riuscì a trattenere una risata alla vista dei boxer rosso fuoco che facevano capolino tra il nero dei pantaloni e quello della camicia. Jungkook imbarazzato si rincalzò bene i vestiti e continuò a ballare.

Pochi minuti dopo furono raggiunti anche da tutto il resto del gruppo.

Inutile dire che bastò davvero solo qualche decina di minuti prima di vedere il gruppo disperso per tutta la discoteca: Jimin stava ballando in maniera spinta con un ragazzo che aveva appena conosciuto, Namjoon e Jin erano tornati al tavolo a sbaciucchiarsi da vera coppietta quale erano, Hoseok e Taehyung erano scomparsi chissà dove e Jungkook e Yoongi stavano ancora ballando.

«Per caso hai visto dove è andato Hoseok?» Chiese Yoongi al moro.

«Penso sia in bagno.» Rispose Jungkook e il biondo platino annuì, non aspettando un secondo in più prima di allontanarsi per raggiungere i bagni della discoteca.

Jungkook rimase in pista da solo. Iniziò quindi a guardarsi intorno e notò che, in alcuni divanetti poco lontani dal bar, ci fosse Taehyung piuttosto impegnato a baciare con foga un ragazzo moro, vestito di nero, che sembrava assomigliare tremendamente a Jungkook, almeno da quella distanza. Per un attimo, infatti, gli venne in mente di avvicinarsi ai due per controllare se davvero quel tipo gli assomigliasse o se fosse solo l'effetto dell'alcool a farglielo credere. Non poteva però certo farlo o avrebbe interrotto quello scambio di saliva che era in corso e, questo, Taehyung non gliel'avrebbe perdonato.

Eppure, involontariamente, i suoi piedi iniziarono a muoversi proprio in quella direzione e si fermarono quando ormai era a pochi passi dai due. Taehyung tutto ad un tratto si sentì osservato, per questo interruppe il bacio ed alzò lo sguardo, ritrovandosi Jungkook poco distante che lo stava guardando senza dire una parola.

«Che hai da fissare?» Chiese Taehyung al minore.

«Ehi ragazzino, che c'è? Vuoi unirti?» Domandò il ragazzo che fino a qualche secondo prima aveva le labbra su quelle del castano.

Vedendolo così da vicino a Jungkook non sembrò più esserci tutta questa somiglianza tra loro, nonostante avesse il suo stesso taglio di capelli e i vestiti molto simili ai suoi.

«No che non vuole unirsi.» Rispose il maggiore al posto suo e, subito dopo, si alzò e lo trascinò in un punto un po' più appartato in modo da non farsi sentire dal ragazzo sul divanetto.

«Adesso mi spieghi perché hai interrotto la mia futura scopata.» Disse Taehyung mentre lo guardava dritto negli occhi, sembrava scocciato.

«Io... non volevo interrompere niente. Ero solo curioso di scoprire se quel tipo fosse davvero il mio sosia.» Gli spiegò Jungkook.

«Sosia? Ma che cazzo stai dicendo? Sei ubriaco?» Domandò il castano.

«Non sono ubriaco, ma devi ammettere che quel tipo mi assomiglia. Insomma mi ha sicuramente copiato il look.» Continuò il moro.

«Ma perché continuo a fare domande?» Parlò tra sé e sé Taehyung. «Lasciamo perdere e torniamo di là.» Concluse e ritornò verso i divanetti sui quali stava pomiciando poco prima.

«Ecco, se n'è andato, grandioso! Adesso con chi scopo?» Si lamentò il castano appena vide che i divanetti fossero vuoti e che di quel bel ragazzo moro non ci fosse più nemmeno l'ombra.

«Beh, io un'idea ce l'avrei...» Disse Jungkook, riuscendo a far spuntare un'espressione confusa sulla faccia dal maggiore.












___________
Spazio autrice:

Scusate il ritardo, avrei dovuto aggiornare ieri ma tra mal di testa e lavoro non ce l'ho fatta. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. È un po' più lungo del solito perché ho aggiunto la prima parte (quella su yoongi) che nella prima versione non c'era.

Comunque io sconvolta che nella vecchia versione quasi nessuno abbia capito che Jimin dica "mutandine" in modo ironico. Cioè mi avete riempito di commenti del tipo: "ma chi dice mutandine?" "Ma che cringe mutandine" e io sinceramente sono sconvolta. Pensavo fosse chiaro che fosse IRONICO e che stesse prendendo in giro Jk ma a quanto pare no. Spero di averlo fatto capire meglio in questa versione.

Baci, ci vediamo non so quando questa settimana con il prossimo capitolo.

❣️❣️

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