Behind a Kiss ~ [Taekook]

由 Li4129

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[COMPLETA] Behind a kiss - Dietro a un bacio. Cosa c'è dietro a un bacio? Per il 19enne Jungkook dietro a un... 更多

I n t r o d u z i o n e
U n o
D u e
T r e
Q u a t t r o
C i n q u e
S e i
S e t t e
O t t o
N o v e
D i e c i
U n d i c i
D o d i c i
Q u a t t o r d i c i
Q u i n d i c i
S e d i c i
D i c i a s s e t t e
D i c i o t t o
D i c i a n n o v e
V e n t i
V e n t u n o . u n o
V e n t u n o . d u e
V e n t i d u e
V e n t i t r e
V e n t i q u a t t r o
V e n t i c i n q u e
V e n t i s e i
V e n t i s e t t e
V e n t o t t o
V e n t i n o v e
T r e n t a
T r e n t u n o
T r e n t a d u e
T r e n t a t r e
T r e n t a q u a t t r o
T r e n t a c i n q u e
T r e n t a s e i
T r e n t a s e t t e
T r e n t o t t o
T r e n t a n o v e
Q u a r a n t a
Q u a r a n t u n o
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Q u a r a n t a n o v e
C i n q u a n t a
C i n q u a n t u n o
C i n q u a n t a d u e
C i n q u a n t a t r e
C i n q u a n t a q u a t t r o
C i n q u a n t a c i n q u e
C i n q u a n t a s e i
C i n q u a n t a s e t t e
C i n q u a n t o t t o
C i n q u a n t a n o v e
S e s s a n t a
S e s s a n t u n o
S e s s a n t a d u e
S e s s a n t a t r e
S e s s a n t a q u a t t r o
S e s s a n t a c i n q u e
S e s s a n t a s e i
S e s s a n t a s e t t e
S e s s a n t o t t o
S e s s a n t a n o v e
E p i l o g o
C a r t a c e o!
N u o v e S t o r i e

T r e d i c i

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由 Li4129


~

«Devo fare una cosa.» Disse il minore e, con un gesto veloce, spinse all'indietro Taehyung, facendolo cadere sul suo letto. «Devo fare una cosa per capire chi sono.» Specificò.

Mai e poi mai il maggiore si sarebbe aspettato che aprire la porta di casa sua al moro l'avrebbe portato, pochi minuti dopo, ad essere disteso sul suo letto con Jungkook impegnato a sbottonargli i pantaloni.

Non disse niente, non poteva lamentarsi di ciò che stava accadendo dato che l'aveva sognato dal primo momento in cui i suoi occhi erano caduti sul moro. E forse fu per questo che, per un attimo, dubitò del fatto che tutto ciò fosse reale, arrivando a pensare che fosse la sua mente a prendersi gioco di lui. Ma, quando sentì le mani tremolanti di Jungkook lottare con il bottone dei suoi pantaloni, capì che fosse tutto reale.

Taehyung aveva notato quanto l'altro fosse agitato. Sembrava così impacciato nel spogliarlo, come se non avesse mai sbottonato dei pantaloni in vita sua. Invece erano le mani che tremavano a non permettergli di muoversi come sperava.

Ma il castano non gli mise fretta, lasciò che Jungkook lo spogliasse con calma e si perse a guardare le sue guance diventare rosse e le sue labbra strette tra i denti.

Quando riuscì ad abbassargli sia i pantaloni che i boxer, il minore si bloccò per qualche secondo. Non aveva il coraggio di alzare lo sguardo verso il viso di Taehyung quindi mantenne gli occhi fissi sulla sua intimità. Deglutì per scaricare un po' l'agitazione e poi portò una mano sull'erezione del maggiore che, a quel contattò, ansimò lievemente per incitare il più piccolo ad andare avanti.

Jungkook si sentì uno stupido, perché doveva essere così agitato? Non era la prima volta che faceva cose così intime con una persona. Però non l'aveva mai fatto con un ragazzo e, soprattutto, non ne aveva mai sentito il desiderio prima. Invece adesso voleva andare avanti, toccare Taehyung ancora di più, sentirlo ansimare di nuovo e fargli provare lo stesso piacere che gli aveva fatto provare lui in quel bagno.

Era spaventato da questi suoi pensieri. Eppure il desiderio superò tutto.

Iniziò a stimolare l'erezione del maggiore con la mano mentre dentro di sé cercò di trovare il coraggio di fare ciò che voleva fare.

Avvicinò il volto all'intimità di Taehyung ed iniziò a passare la lingua su tutta la lunghezza. Non aveva mai fatto niente di simile e mai si sarebbe aspettato di farlo eppure, sentire il corpo del castano reagire ai suoi gesti, lo portò a non voler altro se non donargli piacere.

Inglobò l'erezione del maggiore ed iniziò a muovere la testa e a succhiare, cercando il ritmo che più sembrava piacere all'altro. I capelli gli finirono davanti agli occhi e non riuscì a non pensare a quanto fossero fastidiosi.

Ma, pochi secondi dopo, sentì una mano insinuarsi tra le sue ciocche nere che le pettinò all'indietro, verso il suo orecchio. Taehyung gli aveva spostato i capelli che gli stavano coprendo la vista e aveva poi lasciato la mano in quella posizione, al lato del viso di Jungkook.

Il più piccolo si stupì perché il castano era sempre così delicato da mandarlo fuori di testa. Solo allora alzò lo sguardo verso il viso di Taehyung e lo trovò contratto dal piacere, con la testa inclinata verso il materasso, gli occhi chiusi e la bocca lasciata aperta a ripetere il suo nome.

Continuò e portò Taehyung al suo limite e, nel farlo, fu trascinato pure lui nel vortice dell'eccitazione. Non avrebbe mai pensato che fosse possibile per lui provare tutto quel piacere nel toccare un altro uomo, nel vederlo contorcersi sotto le sue mani. Non immaginava che veder venire Taehyung grazie a lui potesse essere così bello, tanto da dargli il coraggio di pensare che l'avrebbe rifatto volentieri.

Jungkook subito dopo si distese vicino al maggiore e chiuse gli occhi, aveva bisogno di qualche minuto per riacquistare la lucidità e trovare la forza di alzarsi da quel letto ed andarsene.

«Se pensi che anche questa volta sia finita qui, pensi male.» Parlò Taehyung mentre si posizionava sopra al minore.

«Eh?» Chiese confuso Jungkook che riaprì gli occhi, trovandosi il maggiore ad un palmo di distanza.

«L'altro giorno non c'era tempo, ma ora abbiamo tutto il tempo del mondo quindi non ho intenzione di fermarmi qui e so che anche tu non vuoi fermarti proprio ora.» Spiegò il castano, iniziando a lasciare baci umidi sul collo di Jungkook il quale stava già iniziando a perdere nuovamente la lucidità. «Dillo che mi desideri tanto quanto ti desidero io.» Continuò Taehyung che indugiò un po' di più sullo stesso lembo di pelle, trasformandolo in una macchia rossastra.

Jungkook non rispose, era troppo impegnato a maledirsi mentalmente per non essere in grado di fermare ciò che inevitabilmente sarebbe accaduto di lì a poco.

Taehyung sfilò prepotentemente la maglietta nera del più piccolo e, ancora una volta, rimase incantato dalla perfezione di quegli addominali che furono esposti da quel gesto.

«Dillo cazzo! Dillo che non vedi l'ora di essere scopato da me.» Ribadì il castano.

Jungkook rimase in silenzio, sopraffatto dalle troppe emozioni. Era la prima volta che faceva sesso con un ragazzo ed era anche la prima volta che non era lui a dominare in quella situazione. La paura però era sicuramente sovrastata e calpestata dall'eccitazione che stava provando in quel momento. Quando Taehyung si sfilò la maglietta, rimanendo completamente nudo di fronte a lui, Jungkook non capì più niente.

«Scopami.» Disse guardandolo negli occhi e, sulle labbra del maggiore, crebbe un sorrisetto malizioso.

Non se lo fece ripetere due volte ed iniziò subito a spogliare il più piccolo di tutti gli inutili abiti che ancora coprivano la parte inferiore del suo corpo. Prese a baciargli il petto fino a raggiungere il capezzolo che diventò duro al suo tocco. Jungkook non riuscì a contenere i suoi gemiti che iniziarono a riempire la stanza, creando il giusto sottofondo per la loro prima volta insieme.

Mentre il maggiore tornò a stuzzicare con la sua bocca il collo del più piccolo, quest'ultimo allungò il braccio fino a raggiungere con la mano l'intimità del ragazzo che stava sopra di lui, iniziando a massaggiarla con movimenti sempre più veloci. Dalle labbra di Taehyung si liberarono versi di piacere che fecero tremare il moro che mai si sarebbe aspettato di stare così bene nel letto insieme a qualcuno del suo stesso sesso. Era strano per lui sentire ansimare un uomo perché era abituato alla voce acuta delle ragazze. Eppure, il tono basso e caldo di Taehyung, gli provocò sensazioni che mai aveva provato prima.

Sentirlo pronunciare il suo nome ad un centimetro dal suo orecchio con quella voce roca macchiata dal piacere, aveva fuso velocemente il cervello di Jungkook.

Il castano non riuscì a resistere. Spostò la mano del più piccolo dalla sua erezione per evitare di raggiungere l'apice in quel modo e portò due delle sue dita davanti alla bocca di Jungkook che ben presto le accolse, inumidendole. Divaricò un po' di più le gambe del moro che in quel momento aveva gli occhi serrati dalla paura. Sapeva che tra qualche secondo avrebbe sentito un dolore mai provato prima.

Così fu, infatti, non appena Taehyung inserì il primo dito nell'apertura del più piccolo. Una smorfia di dolore si aprì sul viso perfetto di Jungkook e il maggiore si stupì di riuscire a trovare attraente anche quello. C'era qualcosa in Jungkook che lo rendeva mozzafiato ai suoi occhi.

Ben presto si abituò all'intrusione e poco dopo il più grande aggiunse il secondo dito, iniziando a muoverli e sforbiciando per prepararlo il più possibile. Quando gli parve pronto, aprì il cassetto del comodino che era accanto al suo letto e prese un preservativo e del lubrificante. Sotto lo sguardo attento del più piccolo, Taehyung si mise il preservativo e lubrificò la sua erezione. Si abbassò sul viso di Jungkook prendendo a succhiargli il lobo dell'orecchio e la parte di collo sottostante così da distrarlo il più possibile mentre entrava dentro di lui.

«Cazzo!» Esclamò il più piccolo che al momento provava un misto tra dolore ed eccitazione che lottavano al suo interno per avere la meglio l'uno sull'altra. Ma quella lotta la vinse il piacere, la vinsero i baci umidi che Taehyung gli stava lasciando sulla mascella e la mano che gli stringeva i fianchi.

Il maggiore iniziò a muoversi con lentezza, cercando di non far male al minore che nel frattempo aveva portato le mani sulla schiena di Taehyung, lasciandogli graffi che sarebbero rimasti come segno di quella serata insieme.

Il castano usava un braccio per reggersi in modo da non pesare troppo su Jungkook mentre con l'altro, che prima era stretto sul fianco del minore, prese ad accarezzare il corpo liscio e tonico del più piccolo partendo dal collo, passando per il petto, tornado ai fianchi e finendo sul sedere che strinse tra le sue lunghe dita. La mano si spostò poi sulla sua coscia muscolosa che venne alzata un po' dal letto così da facilitare i movimenti di Taehyung, permettendogli di andare più a fondo con le spinte.

Preso dall'eccitazione, il castano si avvicinò pericolosamente alle labbra rosse del più piccolo che desiderava ardentemente baciare. Non si era reso conto nemmeno lui di ciò che stava per fare ma, un attimo di lucidità, lo salvò dal commettere quel grave errore. Infatti, all'improvviso, si ricordò della stupida fissa di Jungkook sui baci e deviò il suo percorso, facendo poggiare le sue labbra sull'angolo della bocca del moro, scendendo poi fino al collo così da allontanarsi da quella dolce tentazione che erano quelle labbra rosee.

Nessuno dei due si trattenne dall'ansimare, dal gridare il nome dell'altro in preda al piacere. Il silenzio, che sarebbe dovuto esserci nella casa abitata dal solo Taehyung, fu rimpiazzato dal suono di due corpi che stavano raggiungendo il picco di piacere che solo una situazione come quella poteva scatenare. Vennero entrambi, uno di seguito all'altro, rumorosamente.

Avevano i respiri ancora affannati, i loro corpi nudi erano sudati, le labbra di Taehyung erano consumate e la sua schiena graffiata. L'addome di Jungkook portava i segni di quello che era successo e il suo cuore non aveva ancora rallentato.

Rimasero stesi l'uno vicino all'altro per qualche minuto, il tempo di riprendersi, poi il maggiore si alzò ed andò in bagno a farsi una doccia.

Jungkook approfittò di quel tempo per riflettere su ciò che era appena accaduto e soprattutto su quanto gli fosse piaciuto. Aveva sbagliato a lasciarsi trasportare dal suo istinto? Avrebbe fatto meglio a seguire la sua parte razionale forse, ma era stato così bello perdere il controllo e buttarsi in questa nuova esperienza. Forse avrebbe dovuto pentirsene ma non era così, aveva fatto ciò che desiderava.

«Ah, sei ancora qui?» Esclamò Taehyung non appena uscì dal bagno, sorpreso di trovare il minore ancora nudo sul suo letto.

«Ora me ne vado.» Rispose Jungkook che, nonostante avesse compreso che tipo di persona fosse Taehyung, ci era rimasto male sentendo le parole del maggiore. Però sapeva anche lui quali fossero le regole, regole che entrambi condividevano: dopo il sesso ognuno a casa sua.

Chissà perché allora trovò così difficile andarsene quella volta.

«Spero tu abbia capito chi sei.» Gli disse sghignazzando il castano mentre Jungkook stava uscendo di casa.

Non gli rispose, non ce n'era bisogno, entrambi avevano capito che Jungkook non sarebbe stato più lo stesso da quel giorno in poi.












___________
Spazio autrice:

Beh, che dire. Doveva succedere ed è successo. Chissà che succederà adesso...

Ho aggiornato oggi perché ho un po' di impegni nei prossimi giorni, spero che il capitolo vi sia piaciuto.

💛💛

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