Behind a Kiss ~ [Taekook]

Por Li4129

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[COMPLETA] Behind a kiss - Dietro a un bacio. Cosa c'è dietro a un bacio? Per il 19enne Jungkook dietro a un... Más

I n t r o d u z i o n e
U n o
D u e
T r e
Q u a t t r o
C i n q u e
S e i
S e t t e
N o v e
D i e c i
U n d i c i
D o d i c i
T r e d i c i
Q u a t t o r d i c i
Q u i n d i c i
S e d i c i
D i c i a s s e t t e
D i c i o t t o
D i c i a n n o v e
V e n t i
V e n t u n o . u n o
V e n t u n o . d u e
V e n t i d u e
V e n t i t r e
V e n t i q u a t t r o
V e n t i c i n q u e
V e n t i s e i
V e n t i s e t t e
V e n t o t t o
V e n t i n o v e
T r e n t a
T r e n t u n o
T r e n t a d u e
T r e n t a t r e
T r e n t a q u a t t r o
T r e n t a c i n q u e
T r e n t a s e i
T r e n t a s e t t e
T r e n t o t t o
T r e n t a n o v e
Q u a r a n t a
Q u a r a n t u n o
Q u a r a n t a d u e
Q u a r a n t a t r e
Q u a r a n t a q u a t t r o
Q u a r a n t a c i n q u e
Q u a r a n t a s e i
Q u a r a n t a s e t t e
Q u a r a n t o t t o
Q u a r a n t a n o v e
C i n q u a n t a
C i n q u a n t u n o
C i n q u a n t a d u e
C i n q u a n t a t r e
C i n q u a n t a q u a t t r o
C i n q u a n t a c i n q u e
C i n q u a n t a s e i
C i n q u a n t a s e t t e
C i n q u a n t o t t o
C i n q u a n t a n o v e
S e s s a n t a
S e s s a n t u n o
S e s s a n t a d u e
S e s s a n t a t r e
S e s s a n t a q u a t t r o
S e s s a n t a c i n q u e
S e s s a n t a s e i
S e s s a n t a s e t t e
S e s s a n t o t t o
S e s s a n t a n o v e
E p i l o g o
C a r t a c e o!
N u o v e S t o r i e

O t t o

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Por Li4129


~

Mentre tutti si stavano dirigendo verso la propria macchina per tornare a casa dopo quel pranzo abbondante al fast food, Yoongi sentì qualcuno urlare il suo nome. Si voltò e vide Hoseok a qualche passo da lui con una faccia rossa come i suoi capelli. Era stato lui a chiamarlo.

«Hoseok. Che c'è?» Chiese il biondo platino al ragazzo che adesso si trovava davanti a lui e che aveva abbassato lo sguardo verso l'asfalto.

«Volevo solo chiarire con te.» Spiegò il rosso. «Sai... per quello che ho detto alla festa. Non vorrei che dopo ieri sera ci fosse dell'imbarazzo tra di noi.»

Hoseok infatti era tutto il giorno che pensava a come la sera prima avesse dovuto confessare il suo interesse verso il più grande e che, da allora, i due si fossero quasi ignorati. L'imbarazzo del rosso era palese e non riuscì a guardarlo negli occhi nemmeno in quel momento che era a poche decine di centimetri di distanza da lui.

«Tranquillo, nessun imbarazzo.» Lo rassicurò Yoongi. «Ero il più bello, è normale che tu abbia scelto me e non uno di quei ragazzini.» Concluse.

Yoongi era consapevole della sua bellezza e di come fosse elogiata dalle persone che lo circondavano. Non era strano per lui sentire la gente fare apprezzamenti sul suo aspetto fisico, sul suo viso dolce ma mascolino e sui suoi capelli dai colori sempre diversi ma che, senza che nemmeno lui ne capisse la ragione, gli stavano sempre divinamente. Quindi non gli parve strano essere stato scelto da Hoseok in quell'occasione anche se, prima di allora, da lui non aveva mai ricevuto segni di interesse.

«Oh, o-ok.» Sussurrò il rosso.

Quelle parole, però, gli fecero un po' male. Non si aspettava certo che il maggiore ricambiasse i suoi sentimenti ma sperava che, in qualche modo, la sua confessione del giorno prima potesse portare ad un avanzamento della loro conoscenza. Era per questo che aveva trovato il coraggio di dire la verità. Si era detto "O adesso o mai più" e, con la spinta data dall'alcool dei due drink che aveva bevuto, aveva provato a far capire al biondo platino che ai suoi occhi fosse più di un amico.

Ma Yoongi questo non l'aveva capito o, forse, fingeva di non comprendere solo per non dover rifiutare Hoseok.

«Io devo andare, ci si vede in giro.» Lo salutò il maggiore, frettolosamente, mentre apriva la sua auto.

«Ci si vede in giro.» Ripeté Hoseok quasi a se stesso, dato che Yoongi era già dentro la sua macchina.

Con l'umore sotto terra, si allontanò anche lui per raggiungere il proprio veicolo e tornare a casa dove avrebbe affogato la propria tristezza passando il pomeriggio a guardare film drammatici e a mangiare schifezze.












«Allora che vuoi fare?» Continuò a chiedere Taehyung non ricevendo risposta dal minore. «Videogiochi? Netflix? Chiacchiere? Sesso?»

«S-scusa cosa?» Balbettò Jungkook, strozzandosi quasi con la sua stessa saliva e sgranando gli occhi, assumendo l'espressione più sconvolta che il maggiore avesse mai visto.

«Diamine, rilassati Jungkook. Stavo scherzando.» Chiarì Taehyung, mentendo un po'. Non gli sarebbe dispiaciuto provare tutte quelle cose con il più piccolo. «Non mi rispondevi, dovevo attirare la tua attenzione in qualche modo.» Continuò. «Ma se è quello che vuoi fare ti accontento, non ci sono problemi.» E, detto ciò, si avvicinò a lui con un sorrisetto malizioso stampato sul volto.

Jungkook si trovava ancora fermo in piedi vicino alla porta ed iniziò davvero a pensare che fosse meglio girare i tacchi e tornare a casa propria.

«Taehyung basta, veramente. Questo tuo atteggiamento mi sta stancando.» Sentenziò Jungkook, alzando le braccia davanti a sé in modo da bloccare il maggiore, non permettendogli di avvicinarsi più del dovuto a lui. «Non so più come ripeterti che sono etero. Etero!» Urlò l'ultima parola. «Quindi fammi il piacere di smetterla, tanto non otterrai niente in questo modo.» Aggiunse.

«Dai Jungkook, pensavo avessi capito che mi piace stuzzicare le persone. Sono fatto così.» Si giustificò Taehyung, ma non era vero, a lui piaceva stuzzicare solo Jungkook e avrebbe continuato a farlo fino al raggiungimento del suo obiettivo: portarselo a letto.

«Ok come vuoi. Adesso giochiamo a qualche videogioco e speriamo che Yuim faccia in fretta ad arrivare.» Disse Jungkook, volendo chiudere al più presto quella conversazione.

Si diresse verso il divano e ci sprofondò sopra, accomodandosi come meglio credeva proprio come fosse a casa sua.

I due ragazzi trascorsero l'ora successiva a giocare e Taehyung notò, per la prima volta, il lato competitivo di Jungkook. Non riusciva ad accettare una sconfitta, sul suo volto appariva un broncio troppo carino che diventò il motivo principale per il quale il maggiore cercava di vincere tutte le partite, doveva rivederlo. Ma, anche dopo quest'ora d'intensa competitività, di Yuim non vi fu nemmeno l'ombra.

«Non è che mi hai mentito e in realtà questo progetto non esiste?» Domandò Jungkook che stava iniziando a dubitare della sincerità del più grande.

«Certo che no. Perché avrei dovuto mentirti?» Rispose Taehyung e, questa volta, disse la verità.

Il maggiore doveva davvero fare quel progetto con Yuim e anche lui si stava iniziando a chiedere come mai la ragazza non fosse ancora arrivata. Non la conosceva bene ma gli era sembrata una tipa studiosa e che teneva al proprio rendimento scolastico. Insomma, era strano che si fosse dimenticata del progetto che dovevano fare.

«Allora chiamala, così senti perché è in ritardo.» Suggerì il minore.

«Uhm, non penso di avere il suo numero.» Borbottò il castano mentre pensava ad un modo per contattarla.

«Cosa? Dovevate fare un progetto insieme e non vi siete nemmeno scambiati i numeri?» Chiese sconvolto Jungkook. «E non avete tipo, che ne so, un gruppo con tutta la gente del vostro corso su un qualche social? Magari riesci a rimediarlo da lì il numero.» Continuò poi.

«Ma tu sei un piccolo genio, Jungkook. Non pensavo!» Disse Taehyung, elogiandolo. «Vado a chiamarla subito.» Ed infatti sparì in un'altra stanza per effettuare la chiamata, lasciando Jungkook solo in salotto.

Non ci volle molto prima di veder tornare il maggiore nella stanza e Jungkook provò a decifrare l'espressione presente sul suo bel viso. Gli sembrava dispiaciuto, emozione che il minore non pensava potesse appartenere ad uno come Taehyung che gli pareva capace di pensare sempre e solo a se stesso.

«Che ha detto?» Diede voce ai suoi pensieri Jungkook.

«Non verrà.» Rispose semplicemente Taehyung.

«Davvero? Merda, non me ne va mai bene una.» Borbottò il moro. «Hai provato a dirle che c'ero anche io? Magari così si convinceva a venire.»

«Jungkook, non verrà.» Disse per una seconda volta il castano che si stava iniziando ad alterare per l'insistenza di Jungkook.

«Ma tu prova a scriverle che sono da te e che la sto aspettando perché le devo parl-» Cercò di dire il minore ma Taehyung lo interruppe.

«Ha avuto un lutto in famiglia.» Quasi gridò. Jungkook sgranò gli occhi e restò in silenzio, lasciando al maggiore il tempo di spiegare. «Ieri sera è andata via presto dalla festa proprio perché doveva andare a visitare un suo parente che si è sentito male all'improvviso. Non mi ha detto chi e non gliel'ho chiesto, non siamo così intimi. A quanto pare però questa mattina ha ricevuto notizie ancora più brutte e giustamente non le è passato per la testa che aveva da fare questo progetto con me. Quindi scusami ma, con tutto il rispetto, non penso che scopare con te sia una cosa che al momento le interessi.» Concluse.

«Oh... i-io non potevo saperlo.» Balbetto Jungkook dispiaciuto. «Non è che mi daresti il suo numero così posso farle le mie condoglianze?» Domandò poi.

«Cosa? Tu non dovresti nemmeno saperle queste cose e vuoi scriverle per farle le condoglianze?» Chiese incredulo Taehyung.

«Beh, ora le so quindi mi sembra il minimo.» Rispose il moro mentre tirava fuori il telefono dalla tasca dei suoi jeans, pronto a salvare il numero.

«No, la verità è che tu vuoi approfittare della situazione per riuscire ad infilarti nelle sue mutande.» Esclamò Taehyung, alzando il tono della voce. Ormai era davvero irritato.

«E se anche fosse? A te che importa?» Domandò Jungkook che non stava capendo perché il maggiore avesse iniziato ad alzare la voce con lui.

«Cazzo, ho sempre pensato di essere io uno stronzo ma tu mi batti sicuramente.» Parlottò Taehyung, diminuendo notevolmente il volume della sua voce. «Sei fortunato ad essere bello perché altrimenti col cazzo che qualcuno starebbe con te.» Concluse.

«E con questo che vorresti dire?» Chiese Jungkook, offeso dalle parole che il maggiore gli stava lanciando contro.

«Vedi, tu credi tanto nell'amore ma, anche se dovesse esistere, e ne dubito fortemente, tu non lo troverai mai, non con quel carattere di merda che ti ritrovi. Come pensi che qualcuno si possa innamorare di te? Certo hai un bel faccino, degli addominali da urlo, delle cosce pazzesche e non immagino neanche quanto possa essere bello tutto ciò che ancora non mi è stato possibile vedere perché coperto dai vestiti, ma credimi se ti dico che chiunque si stancherebbe di te subito dopo averti scopato.» Sputò avvelenato Taehyung che si liberò così la coscienza.

Aveva finalmente detto ciò che pensava del più piccolo e questo aveva ferito profondamente Jungkook che iniziò a chiedersi se il maggiore non avesse davvero ragione e se fosse quello il motivo per il quale non aveva ancora trovato la sua metà.

«Ok, ho capito, ti faccio schifo. Tolgo subito il disturbo.» E subito dopo il moro si diresse a passo svelto verso la porta che lo avrebbe condotto fuori dalla casa della persona che lo aveva appena insultato. Non riuscì però ad aprirla perché fu fermato da una forte stretta intorno al suo polso che lo fece voltare.

«Tu non hai capito proprio un cazzo invece. Tu non mi fai schifo, anzi. Il mio è solo un consiglio, dovresti migliorare questo lato del tuo carattere se vuoi essere più di una semplice scopata per le ragazzine con cui esci.» Si spiegò meglio Taehyung, non mollando la presa dal polso del ragazzo che si trovava di fronte.

Jungkook si sentì un po' meglio dopo quelle parole ma era comunque offeso. Nessuno gli aveva mai sbattuto in faccia questa dura verità. Nessuno gli aveva mai fatto capire che forse avrebbe dovuto iniziare a trattare le ragazze come qualcosa di più di un semplice passatempo anche se non ne era innamorato. Forse, trattandole meglio, sarebbe scattata la scintilla per entrambi, sia per lui che per l'altra persona.

«Adesso è meglio se vai. Devo comunque fare quel progetto anche se da solo.» Continuò a parlare il maggiore. «Ci vediamo lunedì all'università.» Lo salutò e lasciò la presa dal polso del minore così che fosse libero di aprire la porta ed uscire.












___________
Spazio autrice:

Boh, questo capitolo mi faceva schifo prima e mi fa schifo anche ora però penso di essere stata in grado di spiegare un po' quello che pensa Tae di Jk rispetto alla prima scrittura. Lui non crede che Jk sia cattivo ma che sia un po' stronzo con le ragazze con cui esce perché le tratta come se fossero un semplice passatempo ma poi dichiara di volersi innamorare. Insomma gli consiglia di trattarle un po'meglio se vuole farle innamorare e se vuole innamorarsi.

Giorno 2 di questa maratona, fatevi sentire un po' nei commenti così capisco se ne vale la pena passare tutto il giorno a correggere questa storia.

Inoltre, come ho già chiesto su instagram, sto cercando dei nomi alternativi per quelli dei bts per il cartaceo (perché non posso tenere i loro veri nomi) ma mi piacerebbe comunque che fossero coreani e che mantenessero una parte del loro vero nome tipo "Tae" per Taehyung e "kook" per jk. Fatemi sapere se vi viene in mente qualche nome carino. Prima avrò i nomi e prima sarà pronto il cartaceo.

💙💙

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