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quanti titoli felici ragaz
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«Jimin, possiamo parlare?» domanda Yoongi, una volta arrivato a casa.
Sospiro sonoramente, sfilandomi le scarpe e socchiudendo le palpebre. Sono stanchissimo, saranno le quattro del mattino. Nonostante tutto, questa serata è stata molto sfiancante e vorrei solo andare a dormire. In compenso, ho guadagnato un bel gruzzoletto da spedire alla mia famiglia.
Sposto lo sguardo sul più grande, fermo all'entrata con le braccia incrociate al petto e l'espressione preoccupata.
«Di cosa vuoi parlare, hyung?» mormoro, assonnato, sorpassandolo per sedermi sul divano.
«Sai già di cosa.» risponde schiettamente e roteo gli occhi al cielo, infastidito.
«Allora inizia tu, chi è scappato tra i due dopo quell'avvenimento?» sbotto, stringendo i pugni.
Mi raggiunge e si siede, passando una mano tra i suoi capelli.
«Non voglio litigare, Jimin. — replica e annuisco lentamente — Sono scappato, come dici tu, perché sono rimasto sorpreso dal tuo gesto.»
«Mio gesto? — ripeto, sorpreso e confuso — Ma hai ricambiato!»
«Sì. — ammette, scrollando le spalle con indifferenza — Non so nemmeno io perché l'ho fatto, in realtà...»
«Senti, hyung, — lo incalzo, trattenendo uno sbuffo fintamente seccato — Perché volevi parlarmi? La verità, per favore.»
Stringe le labbra, deviando i suoi occhi dai miei. Una fitta attraversa il mio cuore, ma cerco di non farci caso: è meglio parlarne ora che mai. Viviamo assieme da anni, ignorarci è impossibile.
Aspetta qualche secondo prima di aprir bocca per parlare.
«Mi frequento con una persona. — inizia e odo un doloroso crack. Questa non me l'aspettavo —Per meglio dire: non abbiamo una relazione ufficiale, ma sappiamo entrambi di... Provare qualcosa.»
Deglutisco, sperando con tutto me stesso che i miei occhi non si stiano facendo lucidi. Sento di star andando a fuoco, dentro, e tutto pizzica, come se centinaia di aghi infilzassero la mia pelle ogni secondo.
«Oh... — riesco solo a sussurrare — E chi è?» no, non volevo affatto dire questo. Non voglio sapere assolutamente chi è la persona nel suo cuore, chi lo possiede.
«La conosci... — borbotta — Soyeon.»
Spalanco la bocca all'inverosimile, puntandogli un dito contro ed alzandomi di scatto da quel fottutissimo divano. Mi guarda palesemente confuso, aggrottando la fronte ed inclinando la testa verso sinistra.
«Soyeon. — boccheggio, tremante — Sei fidanzato con Jeon Soyeon.»
«Non tecnicamente— »
«Stai insieme a mia sorella! — grido, non riuscendo più a trattenermi — Sei innamorato della mia cazzo di sorella!»
«C-Cosa?! — balbetta, stupito — Non è possibile, Jimin, tu fai di c-cogno— »
«Lei ha preso il cognome di Jungkook quando le è stata data la protezione! — strillo, portando le mani al mio viso e scuoto la testa velocemente — Non riesco a crederci... Ti piace quella vipera!»
«Aspetta... Io non— »
«Ma porca di quella puttana! — continuo a gridare, totalmente incurante del fatto che io possa svegliare tutti coloro che vivono in questa casa — Dico io: tra tutte, proprio lei!»
«Calmati, per favore...» mormora, sollevandosi dal divano e poggiando le sue mani sulle mie spalle.
«No che non mi calmo! — mi allontano subito, scacciando con uno schiaffo le sue dita — Ti piace mia sorella!»
«Sì! Dio mio, sì, mi piace! — sbotta, infuriato — Quale cazzo è il problema?»
«Da quanto vi frequentate?» domando, mandando giù il malloppo che ho in gola.
«Non sono cose che— » tenta ma lo blocco subito.
«Da quanto cazzo di tempo state assieme, ho chiesto!» sbatto un pugno contro la parete, procurandomi solo un gran male.
«Da cinque mesi! — grida a sua volta — Da cinque fottuti mesi! Qual è il tuo problema? Cosa ti crea disturbo?! Cosa te ne può importare? Nemmeno lo sapevo che fosse tua parente!»
«Qual è il mio problema dici? — ripeto, emettendo una risata inquietante — Il problema è che mi piaci da due anni! Il problema è che pensavo di piacerti! Il problema è che l'uomo per la quale provo dei sentimenti è innamorato di mia sorella!»
«Jimin, Jimin, sta' calmo.» vengo stretto in un abbraccio e riconosco nell'immediato le braccia forti di Jungkook.
«Avevo detto di parlare ma non in questo modo!» urla Seokjin, piazzandosi davanti a Yoongi, furente. Namjoon è al suo fianco e gli tiene il braccio con una mano.
Sento le lacrime premere e affondo la testa nel petto del mio migliore amico, il quale, a sua volta, rafforza la presa sulla mia vita.
I più grandi continuano a gridarsi contro, ma non riesco a capir niente di ciò che si stanno dicendo. In sincerità, non sento niente, solo un fastidiosissimo ronzio.
Alla discussione si è aggiunto anche Hoseok che cerca, disperatamente, di tranquillizzare i toni. Il tutto è inutile, poiché incominciano a urlar contro anche a lui.
Tremo e mi accascio contro Jungkook, tenendo in due pugni la sua felpa nera. Il corvino mi solleva delicatamente, capendo che non riesco a camminare da solo, e mi porta al piano di sopra, nella sua stanza.
Poggia il mio corpo sul letto e mi rannicchio contro le coperte. Chiude la porta a chiave, sperando forse di soffocare le continue urla degli hyung, e torna da me, abbracciandomi da dietro.
Incomincio a singhiozzare incontrollabilmente, poggiando le mani sulla bocca e socchiudendo gli occhi dai quali escono calde lacrime dolorose.
«Sfogati, Jimin-ie. — bisbiglia Jungkook dritto al mio orecchio, accarezzando dolcemente la mia schiena — Sfogati. Ne abbiamo passate così tante in così poco tempo. Piangere è solo per le persone forti.»
Annuisco e seguo il suo consiglio, continuando a lacrimare.
Piangere è solo per i forti...
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Apro lentamente le palpebre, frastornato e ancora più assonnato di prima. Scuoto la testa e sposto lo sguardo su Jimin, al mio fianco, il quale è già sveglio.
Dai suoi occhi contornati di rosso e la faccia pallida posso intuire facilmente che non ha dormito affatto, questa notte.
«Ehi, Jiminie... — mormoro, accennando ad un sorriso — Come va?»
«Così e così.» risponde velocemente, sospirando.
Lo stringo in un abbraccio e, fortunatamente, non inizia nuovamente a piangere, il mio cuore non avrebbe retto un altro suo pianto.
Io e questo biondino siamo amici da molto tempo: abbiamo frequentato le stesse scuole elementari per poi ritrovarci alle superiori. So tutto di lui, della sua famiglia, di cosa gli piace e cosa no. Lo voglio un casino di bene e mai ho pensato — nemmeno una volta — di provare qualcosa in più di una semplice amicizia. Il perché non lo so, ma non mi sono mai visto come suo ragazzo, seppur sia molto bello e carismatico.
«Ti va di raccontarmi quello che è successo?» domando lentamente.
«Va bene... — concorda, allontanandosi dal mio petto e sistemandosi meglio — Sono rientrato da lavoro e mi ha detto che doveva parlarmi. — vedo che cerca di non menzionare Yoongi e questo mi rende abbastanza triste — C-Così ha detto che si frequenta già con qualcuno e che baciarmi è stato uno sbaglio...»
Sgrano gli occhi, sorpreso e sconvolto. Min Yoongi coinvolto in una relazione amorosa con una qualche persona?! Che razza di scherzo è mai questo?!
«Sei proprio sicuro, Jimin?» chiedo per conferma, aggrottando la fronte.
«Oh, sì, eccome. — stringe le labbra — Sai con chi è fidanzato? Con Soyeon. Soyeon, ti rendi conto?!»
Trattengo il fiato, socchiudendo lievemente la bocca. «Con... tua-tua...»
«Sorella, esattamente. — completa per me, freddo come il ghiaccio — Mi sembra un brutto scherzo che la vita ha deciso di giocarmi.»
«Sono sconvolto. — sussurro, spostando gli occhi sul soffitto — Soyeon... Davvero, sono— Non li ho mai visti assieme.»
Dire che ci sono rimasto male è dire davvero nulla: io e Yoongi siamo fratelli, lui è come un padre per me, c'è stato in qualsiasi momento, senza di lui, adesso, sarei in qualche orfanotrofio abbandonato a me stesso fino a quando non avrei raggiunto la maggiore età.
Lui e Seokjin mi avevano promesso che non ci sarebbero mai stati segreti, tra di noi, però è accaduto. Ha escluso noi dalla sua vita. Non riteneva la nostra presenza degna? Non capisco.
«Chissà cosa ha visto in lei. — sbotta Jimin — Sarà anche bella, ma è una tale stronza. Ha abbandonato la nostra famiglia nel momento peggiore e non ha mai fatto nulla per aiutarli. Maledetta a lei. Sono così contento che abbia cambiato cognome...»
Non apro bocca, lascio che si sfoghi. Deve farlo o potrebbe scoppiare. Il biondino e Soyeon sono fratelli e mai si sono sopportati o supportati. Quando io e Jimin ci siamo incontrati nuovamente a scuola e abbiamo stretto amicizia, ha chiesto la Protezione non solo per lui, ma anche per la moretta.
Un'altra prova di quanto Park Jimin sia buono. Lei, però, ha deciso totalmente di cambiare cognome, poiché, secondo testuali parole, non voleva far parte di quella famiglia di falliti, voleva essere potente.
Si è trasferita da BamBam e ha tagliato i ponti con i Park in modo netto. Il mio migliore amico era disperato e volevo aiutarlo, ma non sapevo come. Gli trovai un lavoro non-molto-legale in un bar abbastanza frequentato e fu così che Jimin iniziò a lavorare all'età di quattordici anni.
Mi pento amaramente di avergli trovato quel lavoro, ma è l'unica cosa che mantiene viva la connessione tra il biondo e la sua famiglia. Manda loro dei soldi ogni mese dato che nessuno dei due genitori riesce a trovare un impiego e hanno ancora due gemellini da accudire.
La vita di Park Jimin non è stata facile, eppure non si è arreso nemmeno una volta, continuando a lottare.
«Mi sembra di vivere in un libro poco divertente e fantasioso.» esclama, d'un tratto, e ridacchio mestamente.
Poi, in modo molto strano, i suoi occhi puntano verso la mia bocca. Aggrotto la fronte, confuso da questa continua occhiata.
«Ehm, Chim? Tutto okay?» lo richiamo, schioccando le dita.
«Scusami, Kook, ma devo farlo.»
Riesco solo a sentire queste parole, prima che le sue labbra rosate siano poggiate, contro la mia volontà, sulle mie.
Spazio me:
HAHAHAHAHAHHAHAHAjdhjdh3uernIJ
GUARDA LA' CHE FACCIA! NON SE L'ASPETTAVAAAAA
ok ok ok.
scusate è la quarantena.
Comunque che dire, viva la Jikook. No, non scherziamo sulle cose serie, anche perché shippo Jikook solo ed esclusivamente come brotp.
Vi prego di non insultare Jimin, perché è un cuore di panna ed è ferito da tutto quello che gli è successo.
Immaginate se vostra sorella/fratello, stesse assieme alla vostra crush secolare alle vostre spalle. Non vi sentireste un po' presi per il —
IN OGNI CASO, VI VOGLIO BENE, TRANQUILLI CHE TUTTA QUESTA SITUAZIONE DI CACCA FINIRA' E TORNEREMO ALLE NOSTRE VITE.
Domanda del giorno: ma n'do cazzo sta Taehyung quando serve? HAHAHAH CHI LO SA
niente, grazie di leggere ; - ;
-bigbabol-