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Dududu... Chi lo sa, magari c'è lo smut un po' più in là!
«Kook, sei pronto?!» urla Jimin, spalancando la porta.
Alzo gli occhi al cielo, guardandolo male mentre mi allaccio gli ultimi due bottoni della camicia nera che indosso.
Saranno le otto e mezza da poco e io ho quasi finito di vestirmi. Eppure, il mio migliore amico, insiste sul fatto "devi muovere il culo o ti lascio qui!" da più di venti frustranti minuti.
«Sì, Jimin di sto cazzo. Sono pronto!» sbotto, alzando le mani al cielo, esasperato.
«Sento gli angeli cantare, quasi non ci credo. — sbuffa, ironico come un palo in culo e roteo gli occhi, sistemandomi i capelli. — Uuh, come mai il mio Kook si sta acconciando tutto?»
Inarco un sopracciglio e lo guardo stranito, sbattendo diverse volte le palpebre.
«Di solito, non te ne fotte un cavolo di queste feste mentre ora... — avanza, un'espressione da pervertito in viso. Mi punzecchia una spalla. — ...Ora c'è qualcuno da conquistare, dico bene?»
Scuoto la testa, allontanandolo da me.
«Cosa vuoi?» sospiro, uscendo dalla stanza con il biondo che mi segue.
«Non è che il ragazzetto da conquistare si chiama Kim Taehyung?» domanda tranquillamente.
Mi blocco in mezzo al corridoio, girandomi verso di lui sgranando gli occhi.
«Che diamine...» faccio una smorfia stranita. Mannaggia a Jimin!
«Oh no no. Non fare quello santo.» allarga il sorrisetto.
«Jimin...» ringhio, guardandolo male.
«Andiamo, fratello! Puoi dirmelo che ti piace Tae. Non glielo dico mica!» esclama, con fare altamente sconvolto.
Resto a fissarlo qualche altro secondo, poi mi rigiro e vado all'entrata. Lì ci sono Nam e Hobi, ovviamente, anche loro sono stati invitati.
«Tutti pronti?» chiede Nam, ignorando Jimin che si lamenta, dietro di me.
«Sì, possiamo andare.» annuisco e facciamo per uscire quando una voce ci ferma.
«Alt! — urla Seokjin, facendoci voltare in contemporanea verso di lui. Ci guarda uno per uno, soffermandosi, però, su Namjoon. Ridacchio sottovoce. — Sapete dove state andando, vero?»
«Nei bassifondi.» rispondiamo all'unisono.
«Bene, e sapete chi vi è nei bassifondi?» continua mettendo le mani sui fianchi. Da dietro di lui spunta Yoongi che alza gli occhi al cielo quando capisce di che cosa stiamo parlando.
«Gli spacciatori, i molestatori e... — inizia Hoseok, guardando in alto, come per ricordarseli tutti. — E Jungkook.» ride e scoppio a ridere anche io.
Qualche risolino scappa anche a Yoongi e Jin lo fulmina con lo sguardo.
«Andiamo, Jin. Siamo vecchi noi, falli divertire.» dice Yoongi, prendendolo da una spalla.
«State attenti.» sospira, uscendo dalla stanza.
Senza dire altro, usciamo anche noi, incominciando a camminare verso la parte più brutta della Danger-Zone. Il mio pensiero — come al solito, aggiungerei — si rivolge a Taehyung. Sono più che sicuro che anche lui sarà lì. Come ci comporteremo? Dovrei parlargli? Potremmo ballare, magari...
Sospiro, scuotendo la testa. Si vedrà.
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«Ehi, JK! Benvenuto. — Soyeon mi apre la porta, sorridendo — Ciao anche a voi, ragazzi.» saluta gli altri, agitando la mano.
Alzo gli occhi al cielo, spostandola dal mezzo ed entrando. Molti si voltano verso di me, sussurrando e studiandomi per bene.
«Volete bere qualcosa?» chiede la "padrona di casa", affiancandomi.
«Soyeon, puoi toglierti dalle scatole. Per favore?» replica Hoseok, trattenendo un sospiro.
L'altra fa una smorfia indignata, fermandosi e girando i tacchi, andando a parlare con le sue amiche. Mi dispiace molto il suo carattere di adesso, qualche anno fa era più dolce.
«Ragazzi, ho proprio voglia di divertirmi.» sbotto, quasi correndo verso la cucina, aprendo il frigo strapieno di birre. Non mi piace la birra, ma dalla vita non si può avere tutto. E poi è gratis.
Ne afferro una, mandando giù il liquido freddo in tre grandi sorsi, espirando subito dopo. La musica che entra fin dentro alla testa mi manda su di giri, sono così abituato a stare in ambienti del genere che quasi mi disgusta.
Mi passo una mano fra i capelli, prendendo un altra bottiglia. I ragazzi stanno conversando fra loro, Jimin seduto sopra il bancone della cucina mentre sorseggia una Coca-Cola.
«Come mai niente drink, sta sera?» domando al mio migliore amico, appoggiandomi vicino a lui.
Fa una smorfia, inclinando la testa di lato. «Non so... Ho tipo una brutta sensazione e voglio rimanere sobrio.» afferma, serio.
Curvo la bocca in su, annuendo. «Fa' come vuoi, ma stasera tornerò a quattro piedi a casa.» rido e gli altri mi seguono.
«Ci spostiamo di là? Qui si sta proprio male.» propone Namjoon prendendo un sorso di birra.
Con un cenno del capo, seguiamo la sua idea, tornando nel salotto strapieno di gente che balla. Questa casa è la più grande dei Bassifondi, questa è la casa di BamBam. Non lo ho ancora visto da nessuna parte, però.
«Io vado a ballare! Chi viene con me?» domanda un Hobi abbastanza brillo.
«Vengo io!» esclama Jimin e insieme ad Hoseok vanno nel mezzo della pista, incominciando ad ondeggiare e attirando fin da subito gli sguardi di molti.
Sposto gli occhi per tutta la sala, bevendo un altro po'. Quasi mi strozzo quando, dalla porta d'ingresso, entrano cinque figure vestite perfettamente.
Slitto direttamente su chi interessa a me, guardandolo da cima a fondo, apprezzando ogni suo centimetro.
«Porca troia, ma quello è Taehyung?» chiede Namjoon, ancora al mio fianco, indicando il bruno che si sta guardando attorno, parlando con Lalisa.
«Sì.» mormoro, rigirando il liquido dentro la bottiglia, mordendomi il labbro inferiore.
«Cazzo, complimenti amico, te lo sei scelto proprio bene.» continua, ridacchiando.
«Sì, lo so— Cosa?! Aspetta, che diamine intendi?!» replico immediatamente, voltando il viso verso quello del caposcuola.
«Andiamo, Kook! Ti sembro scemo? Lo guardi come se fosse... Mh... — sgrana gli occhi, schioccando le dita — Come se fosse una grossa busta di soldi pronta per essere rubata da te!»
«Merda, Nam... — deglutisco, guardando in basso — Davvero sono così prevedibile?»
«Sono io un buon osservatore, amico! — mi batte una mano sulla spalla — Oh, cazzo. Busta di soldi in arrivo ad ore cinque.»
«Che indendi—» una voce profonda e allegra mi interrompe, facendo irrigidire il mio corpo.
«Ciao, Kook!» esclama Taehyung e giro lentamente lo sguardo su di lui.
Credo di poter svenire da un momento all'altro. La camicia larga che porta lascia scoperte quelle meravigliose clavicole che si ritrova, la cravatta è più di abbellimento che altro — e riesce eccome nel suo intento —, i pantaloni chiari fasciano perfettamente quelle sue cosce morbide.
«Ehi, Taehyung.» alzo la bottiglia.
«Noi siamo quattro cazzi, per caso?» la voce di Jennie mi fa alzare gli occhi al cielo.
«Kim Jennie, quale disonore. — rido — Ciao anche a voi.» mi rivolgo alle altre che ricambiano, salutando anche Nam.
«Bhe, io vado. Sono con Jimin e Hoseok.» dice Namjoon, rivolgendomi un occhiolino prima di andare via e scomparire fra la folla.
«Tae, noi andiamo a prendere da bere. Tu vuoi qualcosa?» domanda Jisoo, guardando il loro amico.
«Ma sì. Prendetemi la stessa birra di Kook.» risponde, dopo averci riflettuto un po'.
Le ragazze si allontanano, lasciandoci soli. Lo guardo ancora una volta, sospirando e prendendo un sorso, distogliendo gli occhi.
«Allora... Come mai sei qui?» inizio un discorso, inclinando il capo verso sinistra.
«Niente di ché. Soyeon mi ha invitato e ho deciso di accettare. — scrolla le spalle, appoggiandosi alla parete, affianco a me. Percepire la sua presenza così vicino mi manda in tilt il sistema nervoso. — Non penso neanche di ubriacarmi.» ride e lo seguo.
«Quindi non scoperai con nessuno?» tento, facendogli un occhiolino.
«Nah! Andiamo, ballerò solamente. Al massimo.» risponde alzando le mani in segno di resa.
«Già, credo che questa sarà la mia sorte.» scherzo.
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«Cazzo, sei bellissimo.» bisbiglio all'orecchio di Taehyung. Quest'ultimo si sta strusciando su di me da una buona decina di minuti, premendo i suoi fianchi contro i miei, ridacchiando sul mio collo.
«Mh... Kook-ie.» mormora, lasciandomi un bacio sotto l'orecchio.
La musica è così sensuale, le figure sono sempre meno distinte, eppure quella di Tae riesco a percepirla benissimo, l'alcol mi offusca la mente — dopo quasi quattro birre direi che sarebbe più che normale.
«Andiamo di sopra?» sussurro e mi sente più che bene. Annuisce frettolosamente, prendendomi per mano e trascinandomi via.
«Sai dove è "sopra"?» chiede, dandomi un bacio all'angolo della bocca, avvinghiandosi a me subito dopo.
Mormoro un'affermazione prima di prenderlo in braccio e salire le scale che si trovavano a pochi passi da noi. Taehyung inizia a mordere e succhiare la parte esposta del mio collo, facendomi ansimare pesantemente.
Le persone ci fanno largo, al nostro passaggio, guardandoci stupiti e accaldati. Che cazzo guardano non lo so.
Quando succhia più forte, l'eccitazione sale e non resisto più sbattendolo sul primo muro vicino. Non riesco ad essere dolce e premuroso, voglio solo scoparlo, detta sinceramente. E credo che anche lui abbia i miei stessi pensieri.
Attacco le nostre labbra in un bacio disordinato e bagnato, le lingue che fin da subito si incontrano. Adoro questa sensazione. Mordo leggermente il suo labbro inferiore, facendolo mugolare.
«U-Una stanza.» biascica e annuisco, aprendo la porta al nostro fianco velocemente e portando entrambi dentro.
Fortunatamente, essa è vuota, così in poco ci ritroviamo stirati sul letto. Io sopra Taehyung mentre tento di sbottonargli la camicia, la cravatta l'ho fatta volare già da qualche minuto.
Ma sento che c'è qualcosa di strano, nell'aria, qualcosa che non va. Mi stacco leggermente, confuso e guardo il viso di Tae, rimanendo scioccato.
Lacrime sgorgano dai suoi occhi sgranati, la bocca chiusa in una linea rigida, le guance rosse.
Balzo via, come se avessi preso la scossa e sbatto diverse volte le palpebre.
«T-Taehyung... Cosa?» domando, lentamente, dopotutto sono fottutamente ubriaco.
Si siede sul letto, scuotendo la testa e portando le mani al viso, coprendolo. Singhiozza rumorosamente e mi avvicino d'istinto, poggiandogli una mano sulla spalla. Al gesto, si ritrae, facendomi sentire una forte scossa al petto.
«Ti prego... N-Non farmi d-del male.» dice, la voce flebile ed interrotta dai sussulti.
Sgrano gli occhi, sorpreso dal suo comportamento.
«Tae, che succede?» domando, preoccupato. Tento nuovamente di aiutarlo, prendendogli un braccio delicatamente.
Scatta alzato e mollo subito la presa, stupefatto.
«Non toccarmi, Bogum!» urla, poi esce, senza prendere nemmeno la cravatta da terra.
Mi lascia così, allibito e frastornato. Uno schiaffo si infrange sul mio viso, me lo sono dato da solo perché devo riprendermi e l'alcol non può essermi d'intralcio, ora.
Alzo il mio corpo dal letto, prendendo l'oggetto del bruno da terra e sistemandomi i capelli.
Sto arrivando, Tae, tranquillo.
Spazio Me:
Uh, ma vi aspettavate sul serio una smut così presto?! Andiamo ragazzi, dovreste conoscermi, su.
Comunque siaaaa, il prossimo capitolo sarà TAEKOOK AL CENTO PER CENTO GARANTITO.
CONTROLLO DOPOOOO
Spero che vi sia piaciuto, se è sì lasciate un like e commentate e alla prossima!
la prossima volta mi amereteee
-bigbabol-