SEMPLICEMENTE...BULMA E VEGET...

By AngelaGiuliani1

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Capitolo 4

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By AngelaGiuliani1

CAPITOLO 4: Ricordi di un passato sopito

Il contatto ravvicinato con Bulma suscita alcuni ricordi nella mente del giovane sayan....

La costruzione della Gravity Room iniziò, e Bulma si buttò a capofitto nella direzione dei lavori.
Vegeta seguiva tutto a distanza, agognando il momento in cui avrebbe potuto mettersi alla prova con la nuova gravità.
Dopo quella notte, i due non avevano più parlato, ma se da una parte Bulma sperava continuamente di incontrare Vegeta, dall'altra il sayan faceva il possibile per evitarla.

Bulma si sentiva confusa. Quell'abbraccio, che voleva essere un gesto innocente di riconoscenza, le aveva aperto un mondo di sensazioni nuove e sconosciute. Non riusciva a fare a meno di pensare al giovane sayan e fremeva ricordando il calore della pelle di lui e il suo profumo, così fresco e maschio.
La sera Bulma fantasticava su di lui. Ripensava a tutti i momenti trascorsi insieme: quando erano entrambi su Namecc, quando Vegeta si era ferito gravemente durante l'allenamento, quando lei aveva intravisto il corpo di lui nudo di spalle nella doccia...
Quando lui le aveva preparato il caffè, quando lei lo prendeva in giro chiamandolo scimmione...
Quando lui le aveva sorriso dolcemente, quando lei aveva ascoltato la sua storia, quando lui aveva riso della sua goffaggine.
L'idea di poter sentire di nuovo quel contatto ossessionava Bulma, che a quei pensieri si trovava a divampare di vergogna e ad arrossire,nella solitudine della sua stanza.

Anche Vegeta provava sensazioni simili ma, al contrario della romantica Bulma, il sayan sapeva esattamente di che cosa si trattava.
Nel tentare di tenere a freno le sue fantasie sulla giovane donna terrestre, molti ricordi sepolti nella sua mente tornarono a galla...

...Si trovava sul pianeta Kvar, nella galassia dell'ovest. Aveva 15 anni appena compiuti.
Lui, Radish e Nappa avevano appena finito di sistemare la popolazione.
Nonostante Kvar fosse un pidocchioso pianeta, immerso nella nulla, i suoi abitanti si erano rivelati più agguenti e aggressivi del previsto. Erano degli abili guerrieri dalle sembianze umane, ma avevano uno stile di vita paragonabile a quello dei cavernicoli.
Durante il giro di perquisione, in cui si accertavano che nessuno fosse sopravvissuto, Nappa e Radish si distaccarono dagli scagnozzi di Freezer, presero Vegeta da parte e gli fecero uno strano discorso sul 'diventare un uomo'.
"Ma io sono già un uomo! Potrei farvi fuori entrambi con un solo colpo senza nessun problema!" disse Vegeta offeso.
"Dai Vegeta, non ti scaldare! Noi intendiamo 'uomo' in un altro senso..." rispose Napa, terrorizzato all'idea di incorrere nell'ira del giovane principe. Vegeta li guardò confuso.
"Vedi Maestà, la tradizione sayan impone che all'età di 15 anni un guerriero debba perdere la verginità.
Sul nostro pianeta questo avveniva con una grandiosa cerimonia, che coinvolgeva tutte le classi sociali e che durava giorni interi, con banchetti e riti sacri. Era molto importante per un giovane sayan, perché segnava il passaggio dall'adolescenza all'età adulta" spiegò Radish, il più anziano dei tre.
"Vegeta, tu hai assistito alla mia celebrazione, ma è probabile che non te ne ricordi perchè eri molto piccolo...E poi, quando il nostro pianeta è esploso, eri solo un bambino..." continuò Napa.
'Ma di che diavolo stanno parlando questi due imbecilli?' pensò Vegeta.
Se c'era una cosa che odiava erano i discorsi poco chiari. Verginità'? E che cos'era? Se la doveva 'perdere' allora era necessariamente qualcosa che possedeva...
Non sapeva spiegarsi il motivo, ma al solo pronunciare quella parola provava un senso di inferiorità...
eppure gli sembrava di essersi sempre comportato come un perfetto sayan, che cosa aveva mai sbagliato, per doversi disfare di quella 'verginità'? In che diamine consisteva quel rito, così importante da meritare persino dei festeggiamenti? Doveva forse uccidere qualcuno in particolare?
Vegeta non si era mai sentito così vulnerabile e insicuro, ma il suo orgoglio gli impediva di chiedere spiegazioni a due sayan di rango inferiore.
In ogni caso, non gli andava proprio di fare la figura dell'adolescente ingenuo, perciò annui, facendo intendere ai due di capire esattamente a cosa si riferissero.
"Comunque, io e Napa ne abbiamo parlato e riteniamo che, come nostro principe, tu abbia diritto alla tua cerimonia di iniziazione. Certo...dato che siamo rimasti in tre sarà ben diverso dai festeggiamenti su Vegeta- Sei,ma del resto..." disse Radish con un pizzico di amarezza nella voce.
"E da quando voi due confabulate alle mie spalle? Questa cosa non mi piace per niente! Comunque certo che ho diritto al mio rito di inizaz...si, insomma di perdita di... dunque..." disse Vegeta.
"Della verginità?" Napa accorse in suo aiuto.
"Si certo, è proprio quello che intendevo! Esattamente ciò che intendevo! Allora, quando si comincia?"
disse Vegeta, tentando di mascherare il suo imbarazzo.
"Comunque ci tengo a precisare che non stavamo complottando un bel niente altezza! Stiamo solo cercando di fare del nostro meglio per non privarti di qualcosa a cui avresti diritto..." disse Napa trafelato.
"Giuro che se scopro che questo ciccione si sta prendendo gioco di me, lo faccio fuori!" pensò Vegeta tra sé. Poi chiese ad alta voce:
"E che ne pensa Freezer di questa cerimonia? Se è tanto importante, perchè non la organizza lui in mio onore?"
"Bhà, non ci sperare principe! Freezer non è mai stato un estimatore di tradizioni sayan...anzi, certi riti li ha sempre disprezzati!" rispose Radish sarcastico.
"Questo perchè 'Freezer coda moscia' è un asessuato!" disse Napa.
"O perchè nessuna femmina andrebbe mai a letto con mostro simile!" aggiunse Radish, ridendo fragorosamente.
"Ma sentilo! Ha parlato Mister Universo!" rispose Napa.
"Che hai detto stupido pelato? Guarda che lo so che nonostante la tua stanza, il tuo amichetto li sotto è grande poco più di un sottaceto!" disse Radish continuando a ridere sguaiatamente.
'Ma cosa stanno dicendo? Cosa c'è tanto da ridere? E poi...cos'è adesso questo soprannome di Freezer?
Non lo conoscevo prima...' pensò Vegeta, che si sentiva sempre più tagliato fuori dalla conversazione.
Radish se ne accorse, si ricompose, e con un silenzioso cenno del capo fece un segno in codice a Napa.
Era arrivato il momento per i due sudditi di istruire il giovane principe al mondo del sesso.
Vegeta che nella sua ingenuità da adolescente immaginava di dover superare chissà quali prove, rimase completamente spiazzato quando lo condussero davanti ad una modesta capanna, preparata per l'occasione.
Napa e Radish avevano risparmiato una giovane donna Kvar.
Era la figlia del capo, e dunque di sangue reale, degna di giacere con il principe dei sayan.
"Puoi farle tutto quello che vuoi, non opporrà resistenza! E se per caso si dovesse rifiutare, puoi anche punirla. Le donne sono fatte apposta per soddisfare le voglie degli uomini!" gli disse Napa.
La ragazza era già stata istruita a dovere dai due sayan adulti, che volevano evitare al principe momenti di imbarazzo. E fu un bene che la giovane avesse le idee chiare, perchè Vegeta non sapeva assolutamente cosa farsene di una femmina, oltre a spararle addosso un'onda energetica per ucciderla, come era solito comportarsi su un pianeta sconosciuto.
Durante il suo primo rapporto sessuale Vegeta rimase sotto la supervisione di Napa e Radish. Quando la ragazza aliena iniziò a spogliarlo e a toccarlo in parti intime, Vegeta ordinò loro di andarsene, ma i suoi compagni risposero:
"E' la tradizione! I sayan adulti devono guardare per essere certi il giovane perda la verginità!"
'Di nuovo questa roba! Ma se non so cos'è come faccio a capire se la sto perdendo?' si chiedeva Vegeta, mentre la ragazza lo indirizzava verso il suo corpo nudo e un po' troppo scolpito.
Essendo una guerriera, era parecchio massiccia e vederla senza niente addosso non aveva provocato in Vegeta alcuna reazione. Cosi lei si era adoperata in tutti i modi per farlo eccitare, temendo di venire uccisa dagli altri due individui.

Quante strane sensazioni aveva provato Vegeta quella notte!
Quando finalmente capì che cosa stava avvenendo, il giovane si sorprese nel venire a conoscenza delle tante cose che solo qualche ora prima ignorava totalmente.
Dopo che ebbe perso la verginità, Napa e Radish lo lavarono e cosparsero il suo corpo di oli profumati.
Per una settimana banchettarono con tutto ciò che trovarono nel villaggio distrutto dal loro assalto. Per tutto il tempo, alla donna fu intimato di rimanere a disposizione di Vegeta.
Radish e Napa gli diedero dei consigli su cosa fare per provare ancora più appagamento fisico.
Il rito terminò con la distruzione degli indumenti intimi che Vegeta indossava quella notte, gesto che simboleggiava la fine dell'età puerile e l'inizio di una nuova vita.
Dopo che la malcapitata ragazza ebbe soddisfatto anche Radish e Napa, che erano stanchi di stare solo a guardare, venne eliminata, e Vegeta provvedette a far esplodere il piccolo pianeta.

"Allora mio principe? Che ne pensi del sesso?" . Napa era apparso sul piccolo schermo della capsula di Vegeta.
I tre sayan stavano tornando alla nave madre, dove Freezer li stava aspettando per avere notizie sulla missione.
"Direi che non è male...fino a qualche giorno fa non credevo che le donne potessero avere una qualche utilità..." rispose sinceramente Vegeta.
Napa sorrise dell'ingenuità del suo principe.
'Anche se è spaventosamente forte, è pur sempre un ragazzino...e non aveva mai visto una donna in vita sua...' pensò tra sé il massiccio compagno di viaggio.
"Dopo lo sterminio, il sesso è di certo la cosa migliore che esista al mondo!" Radish si intromise nella comunicazione video.
"Io continuo a preferire il combattimento. "rispose Vegeta con tono deciso.
"Hahahahahahahahahah! Maestà, la pensi così perchè ora parli a bocca piena... ti senti sazio come dopo aver consumato un intero banchetto, pensò credo bene che ora tu non ne sente la necessità! Ma vedrai quando l'astinenza si farà sentire...diventa un po' come una droga, non puoi farne a meno...del resto è perfettamente naturale. Uomini e donne sono fatti apposta per questo..." disse Radish.
Vegeta era attanagliato da un dubbio e non riusci a trattenere la sua curiosità:
"Ma, a parte il piacere fisico, a che serve esattamente il sesso? Insomma ha una qualche utilità?" Vegeta era sempre stato un tipo molto pratico nel voler apprendere cose nuove.
"Ma certo Vegeta!" gli rispose Napa. "L'unione dei corpi di uomo e donna serve a generare nuovi individui.
Attraverso il rapporto l'uomo ingravida il ventre della donna, che in questo modo partorirà un figlio..."
"Ma certo...che stupido! Mi chiedo come mai l'istitutore che Freezer mi ha assegnato non mi abbia spiegato una cosa tanto importante, invece di farmi perdere tempo con la geometria!" disse Vegeta, che finalmente aveva le idee un po' più chiare su come funzionassero le cose nell'universo.
In effetti, si era sempre chiesto che ruolo avesse avuto la regina nella sua vita, la quale, superati i suoi primi due anni di età, non aveva più visto.
Eppure sapeva che era esistita, anche se la ricordava solo vagamente.
Il ricordo di suo padre era invece più vivido nella sua memoria.
"Ma cosa vuoi che sappia quell'invertebrato di Freezer di queste cose? E così tutti i suoi sottoposti..."
disse Napa.
"Secondo me quel suo tirapiedi di nome Zarbon è un finocchio...mi guarda sempre in modo strano... e non l'ho mai visto con l'ombra di una donna...mi fa venire i nervi!" aggiunse Napa.
'Finocchio?' si chiese Vegeta...ma con l'intuito arrivò da solo al significato della parola.
"Ma le donne sono tutte così?" chiese d'un tratto il giovane principe agli altri due.
"Bè...noi abbiamo scelto una donna di quel genere perchè come struttura fisica somigliava molto ad una donna sayan...non era di tuo gusto forse?" chiese Napa.
"No, non dico questo... insomma non lo so se era la prima donna che vedevo senza vestiti... l'ho trovata un po' troppo mascolina forse..." disse Vegeta, in vena di confidenze.
In fondo, quei due avevano fatto qualcosa di buono per lui e l'avevano festeggiato con tutti gli onori. Il minimo che potesse fare era chiedere loro qualche informazione in più sull'argomento, essendo così inesperto.
"Si vedeva che non ti piaceva granchè all'inizio...infatti la tipa ha dovuto sforzarsi un bel po' per provocarti..." disse Radish.
"No altezza, non sono tutte così... in passato, su alcuni pianeti, ho visto delle donne davvero molto belle..." rispose Napa.
"Belle in che senso?" chiese Vegeta.
"Molto meno muscolose...con dei bei lineamenti e dei bei corpi...comunque capirai meglio quando le vedrai..." rispose Napa
"Io ho sentito dire un pianeta che ha delle donne non belle, ma bellissime! Infatti vorrei tanto farci una visitina..." disse Radish.
"Davvero? E che pianeta è?" chiese Napa.
"Mi pare che si chiami Terra..." rispose Radish.

'Quanto era vero!" pensò Vegeta, riaffiorando dai ricordi e spiando Bulma dalla finestra della sua stanza.
La ragazza era intenta a dare ordini agli operai, e sembrava davvero a suo agio in quel ruolo.
Un po' come lo era lui a quei tempi.
Ricordare il passato gli aveva lasciato l'amaro in bocca.
Allora lui era potente, riverito da tutti, e non si era mai sentito davvero sottomesso o inferiore a Freezer.
Sapeva che era solo questione di tempo. Prima o poi si sarebbe sbarazzato di quel viscido insetto e avrebbe preso il comando, come era suo diritto, essendo il principe dei sayan.
Tutto questo prima che il dannato Kaarot entrasse nella sua vita e lo umiliasse ripetutamente.

In effetti, Vegeta ricordò che qualche anno dopo quella conversazione confidenziale tra i tre sayan
sopravvissuti, Radish trovò delle vecchie carte polverose.
Quando scopri che suo fratello minore Kaarot non era morto su Vegeta-Sei, ma era stato mandato sulla Terra, fu impossibile trattenerlo nel raggiungere quel pianeta, anche se non era uno dei posti che interessavano maggiormente a Freezer.
'Che tu sia maledetto Radish! Se solo ti fossi fatto gli affari tuoi, a quest'ora non sarei incastrato qui per colpa del tuo dannatissimo fratello!' pensò Vegeta tra sé.

Ma, portando di nuovo lo sguardo su Bulma, non riusci a non pensare che, in fondo, su quel pianeta esisteva qualcos'altro che esercitava una grande forza d'attrazione su di lui.

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