Danger-Zone |KookTae|

By -bigbabol-

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La Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai. ... More

-Trama-
1-Duecentomila Won
2-Il nuovo studente
3-Faccia da Seoul
4-Finestre salvavita
5-Passamontagna
6-Parlare
7-Il patto con il Diavolo
8-Regole
9-Lasciarsi andare
10-Nemici
11-Ragazzo perfetto
12-Coinquilini
13-Spiegare
14-Che la festa abbia inizio (pt.1)
16-Solo bugie
17-Perché?
18-Piccoli gesti
19-Sciogliere
20-Ti voglio bene
21-Polso
22-Colpa mia
23-Maledetta la speranza
24-Credulone
25-Trappola
26-Eroe
I personaggi rispondono
27-Bambola di ceramica
28-V come Vendetta
29-Le ragazze sono strane
30-Vipere e Serpenti
31-Cotte
32-Nei bassifondi
33-Mini-market
34-Sconosciuti
35-Cattive notizie
36-Moccioso
37-Non posso
38-La cosa importante
39-Va tutto bene
40-Bentornato papà
41-Dì qualcosa
42-Sognare
43-Un disastro
44-Carta vincente
45-Mia cara nonna
46-Decido io
47-La mia storia
48-Chiamata terminata
49-Abbiamo un grosso problema
50-È tempo di dirci addio
51-Lui non è più qui
52-Non sto sognando, vero?
53-Ci ha abbandonati
54-Piangere è solo per i forti
55-Assalto alla scuola
56-Il gioco del silenzio
57-Insetticida per umani
58-Il peggio deve ancora venire
59-Sono un mostro
60-Hai altri piani da raccontarmi?
61-Illusi, codardi ed egoisti
62-Dalla stessa parte
63-Speranza
64-Sinonimo di Inferno
65-Dopo tanto tempo
66-Non più
67-Solo se il destino vuole
-Epilogo-
-Ringraziamenti-
Vi ringrazio moltissimo PT2 +novità (?)

15-Che la festa abbia inizio (pt.2)

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By -bigbabol-

*

*

Sfortunatamente o meno, non mi sto affatto divertendo. Le feste, i luoghi affollati, l'alcool, il ballo e tutte quelle cose che implicano interazioni eccessivamente sociali, non mi piacciono affatto. 

Odio profondamente tutto questo bordello, andrei anche via se soltanto non fosse il compleanno di Namjoon e lui si merita la mia presenza.

Sospiro, vedendo Jimin, Hoseok e un altro tizio sconosciuto ballare animatamente, sorridendo e ridacchiando fra loro. Sposto pigramente gli occhi verso Jin, seduto accanto a me mentre sorseggia un cocktail e parla con un uomo sulla sessantina, a quanto ho sentito, era un suo caro professore che si trova qui per sbaglio. Come me, insomma.

Torno a guardare la pista e vedo Namjoon dirigersi verso i nostri amici, trascinato dal biondo tinto. Sembra abbastanza brillo, il nostro caro festeggiato, ma è meglio così, fa tanto per noi, anche in casa e questo è il minimo, davvero il minimo, con la quale possiamo ringraziarlo.

Bevo un altro po' del liquido azzurrognolo che contiene il bicchiere fra le mie mani quando una figura mi sfreccia davanti a velocità ultrasonica. Sgrano gli occhi, pronto a lanciare bestemmie contro colui o colei che mi ha quasi fatto sporcare la camicia buona, quando noto un Jeon Jungkook, dal viso altamente serio, poggiato sul pilastro accanto a me, guardando la sala con occhi assenti.

Lo squadro un altra volta, cercando di capire cosa non vada nel mio maknae, non trovando alcun particolare che mi faccia dedurre di una possibile lite con qualcuno nei dintorni. So di cosa è capace Jungkook e non ci mette un non niente a tornare pieno di lividi quando qualcosa non gli torna.

«Jungkook.‒ chiamo, serio, ma il corvino non alza nemmeno la testa. Non mi avrà sentito per via della musica alta. ‒Jungkook, rispondi!»

Il nominato, finalmente, risponde, guardandomi dritto negli occhi con una serietà pazzesca. Che merda è successo?‒

 «Yoongi-hyung, dimmi.» si limita a pronunciare, avvicinandosi di poco a me.

«Cosa hai?» domando, inarcando un sopracciglio.

«Niente.» 

«Non prendermi per il culo.» sibilo, assottigliando lo sguardo.

«Cazzo, Yoongi, non‒ Argh! Dannato Kim!» esclama, portandosi le mani fra i capelli.

«Jungkook, ti stai sentendo male? Torniamo a casa?» poso una mano sulla sua spalla, facendo trapelare un filo di preoccupazione.

«No. Merda, hyung!‒ abbassa la testa, scostandosi. ‒Devo scopare con qualcuno.» sbotta.

«Cosa cazzo‒ faccio per dire, ma il corvino mi blocca.

«Niente, sto bene, scusa. Ora vado, ho bisogno di sfogarmi.» si allontana da me a passo svelto, andando verso una ragazza vestita in modo succinto, incominciando a parlare all'orecchio.

Sbatto un paio di volte le palpebre, sospirando pesantemente. 

«Dovresti dirmi di tutto, lo avevi promesso...» sussurro al vuoto, guardando il bicchiere e ricominciando a bere.

«Yoongi, ho sentito Jungkook urlare.‒ Jin appare, scrollandomi per un braccio. ‒Che diamine è successo? Quel professore non mi lasciava andare.»

«È incazzato.‒ sintetizzo. ‒Ma non ha detto altro.» 

«Ma... Fino a poco fa...» bisbiglia, torturandosi le mani.

«Seokjin.‒ lo fermo. ‒Adesso lui è beatamente andato a scopare, starà sicuramente bene fra un'oretta o anche meno. Andiamo verso Namjoon e festeggiamogli il compleanno come si deve.» sbuffo, andando verso la folla di persone, sentendo la presenza di Jin dietro me.

«Namjoon.» lo richiamo, una volta vicino.

«Uh‒ Ehi, hyung. Qualcosa non va?» la sua indole da caposcuola prende il sopravvento, facendomi ridacchiare lievemente.

«Tutto bene, direi che è l'ora di aprire la torta, ti va?» alzo un po' la voce per farmi sentire anche da Jimin e Hoseok che smettono immediatamente di ballare e si avvicinano a noi con un sorriso stampato in viso.

«Si! Apriamo la torta!» batte le manine Jimin, salterellando.

«Mi sa che Jimin-ie ha bevuto un po'...» ride Jin, scompigliando i capelli al biondo che mette su un labbruccio.

«N-Non è vero!» sbuffa.

«Jimin, non prenderci in giro!» ride a gran voce Hoseok. 

«Bene, è andato anche lui.» commenta Jin.

«Questo non importa, adesso.‒ riprendo in mano il discorso principale. ‒Andiamo.»

Camminiamo verso un tavolino dove abbiamo tranquillamente lasciato la nostra roba. A volte, essere amico di un Jeon porta i suoi sfortunati  frutti, nessuno toccherebbe mai nulla di nostro.

Prendiamo un grosso cartone rettangolare bianco e lo posiamo lì, liberando il tavolo dal superfluo.

«Fate sul serio, ragazzi?» domanda retoricamente Namjoon, passandosi una mano in faccia, imbarazzato.

«Ovvio!» esclama Jin, sorridendo. Nam rimane a fissarlo per qualche secondo di troppo ma di ciò me ne accorgo solo io e decido, saggiamente, di stare zitto.

«Spero ti piaccia.» dico, aprendo il cartone, rivelando l'enorme dolce al cioccolato, ricoperto di panna. Una scritta cita gli auguri per Namjoon.

Quest'ultimo, sorride come non mai, chinando il capo.

«Eccomi, ragazzi.» una voce conosciuta interrompe il tutto. 

Jungkook è arrivato, appena in tempo, aggiungerei.

«Mettiamo si o no queste candeline?!» quasi urla Jimin e si, è proprio catafratto.

Jin segue il suo consiglio, poggiando la candelina al centro della torta, accendendola poi con un accendino dato da me.

«Perché avevi un accendino in tasca?» mi chiede Jungkook, a bassa voce.

«Puoi ben capirlo da solo.» rispondo divertito, scrollando le spalle. Il corvino ridacchia a sua volta.

«Tanti auguri, Namjoon!» urliamo in coro, battendo le mani. Qualche altra persona attorno a noi fa il medesimo gesto, facendo allargare il sorriso del moro.

Si merita proprio di essere felice, in questo modo.

«Perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragazzo! Nessuno lo può negar!» cantano Jungkook e Jimin in coro, facendoci ridere.

«Ho fame, tagliamo!» esclama poi Hoseok, avventandosi verso il dolce.

«Non con le mani!» sgrida Seokjin, mentre Nam infila un dito fra la panna, facendo sospirare il maggiore fra tutti.

«Come non detto...» borbotta, alzando le mani al cielo. Ridiamo ancora.

Finalmente, ho una famiglia. Una famiglia vera.

[- - -]

«Perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragazzo! Nessuno lo può negar!» scoppiamo tutti a ridere e tagliamo la torta. Non mi trattengo dall'infilare un dito in quella panna che sembra gustosissima e ricevendo una sgridata da parte di Jin.

«Kook ma dov'eri?» domando, prendendo una forchettata di torta.

«Mh‒ ingoia il cibo che ha in bocca. ‒Una tipa mi ha fatto un pompino niente male, ecco dov'ero.» ride ma sembra strano, non so, come se qualcosa non quadrasse.

«Sicuro? Solo questo?» continuo, guardandolo fisso.

«Ma sì, hyung. Non farti questi problemi e mangia!» esclama, alzando in alto il suo piatto di torta. Annuisco divertito, lasciando perdere il discorso.

«R-Ragazzi... Non vedo l'ora di b-ballare!» balbetta Hoseok, sorridendo.

«Hobi, se continui così, avrai un mal di testa micidiale, per domenica.» ridacchia Seokjin, indicandolo con una forchetta.

«Lascialo divertire, casomai vomita.» fa spallucce Yoongi, con la sua solita compostezza.

«G-Grazie, hyung, eh.» borbotta l'altro, affondando il cucchiaino nel dolce quasi terminato.

«Ragazzi... Voglio ringraziarvi di cuore, per tutto.‒ inizio, timidamente. ‒Ricordo quando mi avete accettato e accolto nella vostra casa. Non vi ho mai meritati, siete così preziosi per me, sul serio. Dal primo fino all'ultimo, non vi sostituirei per nulla la mondo. Siete la mia famiglia, quella più felice e sobria.» finisco il discorso ridacchiando, per alleggerire la tensione.

«Proprio sobria non credo.» aggiunge Jungkook, battendo una mano sulla spalla di Jimin che traballa da una parte all'altra.

Il biondo sbuffa sonoramente, prima di accasciarsi sul fianco del corvino che lo sorregge facilmente.

«Ma... Secondo voi... Perché Tarzan non aveva la barba, se viveva nella giungla?» chiede, confuso, guardandoci.

«Aish, Jimin-ie, sei così andato.» brontola il più grande fra tutti, scuotendo la testa.

«Direi che è l'ora di andare a casa, non trovate?» continua, alzandosi in piedi e pulendosi i pantaloni da briciole inesistenti.

Continuo a guardarlo, non ne posso proprio fare a meno. Andiamo, è così bello ed elegante, sembra un principe‒ o meglio, una principessa. Chissà chi è il suo principe azzurro...

«Lo hyung ha ragione, andiamo, ho veramente sonno.» concordo, seguendolo e raccattando tutte le nostre cose sotto le lamentele dei più piccoli e di Hobi.

In poco ci troviamo per strada a ridere come idioti e tirarci piccoli sassi che troviamo in terra. Abbiamo perfino rubato una bottiglia di vodka, prima di uscire dalla festa, e ce la stiamo passando fra di noi.

«Hyungs,‒ ci richiama Jungkook, giocherellando con la bottiglia ormai vuota. ‒Ha un sorriso più bello io o Bogum il coglione?» domanda, guardando in alto, verso le stelle che si notano molto, a causa della mancanza di illuminazione.


«Come mai questi dubbi, Kook?» domanda Yoongi, accanto a me.

«Niente, lasciate stare... Scusate.» risponde velocemente.

«Jungkook, cosa‒ inizia Jin, preoccupato, ma l'altro lo interrompe.

«Sto bene, vado a dormire.» percorre a passo svelto gli ultimi metri che ci separano da casa, entrando.

Io e gli altri ci guardiamo, confusi, ma non accenniamo ad una parola.

Jungkook, è tutto apposto?

Spazio Me:

Hello a tuttiii, che dire, oltre a  c a p i t o l o  d i  p a s s a g g io :D o almeno, semi-passaggio, comunque non accade nulla di ché, lo ammetto, ma abbiamo avuto i pov dei bangtan eheh

(!NAMJIN OVUNQUE!)

okok, nel prossimo, credo ci sarà il punto di Tae che, poraccio, sarà più confuso di me. Comunque, spero tanto che questa storia vi stia piacendo. Io, ovviamente, la amo e mi impegno molto per portarla avanti.

RAGAZZI JK COI TATUAGGI COME STIAMO????

mi calmo mi calmo, scusate.

Va bene, non ho altro da aggiungere! Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un like e commentate e alla prossima!

Bye Bye!

-siamomezzosangue.


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