ho bisogno di te - vmin, kook...

Oleh icxnneverfly

27.5K 2.2K 1.7K

ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ❝È che io, per la sua felicità, farei di tutto.❞ Spesso succede di voler proteggere la felicità dell... Lebih Banyak

ᴘʀᴇᴍᴇssᴀ
ᴘʀᴏʟᴏɢᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴜɴᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴛʀᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜᴀᴛᴛʀᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴄɪɴǫᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴛᴛᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴏᴛᴛᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴇᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴜɴᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅᴏᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴛʀᴇᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜᴀᴛᴛᴏʀᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜɪɴᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴅɪᴄɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴄɪᴀssᴇᴛᴛᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴄɪᴏᴛᴛᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴄɪᴀɴɴᴏᴠᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛᴜɴᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪᴅᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪᴛʀᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪǫᴜᴀᴛᴛʀᴏ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪᴄɪɴǫᴜᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪsᴇɪ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪsᴇᴛᴛᴇ
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛᴏᴛᴛᴏ
ᴇᴘɪʟᴏɢᴏ
ɢʀᴀᴢɪᴇ

ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ɴᴏᴠᴇ

827 68 69
Oleh icxnneverfly

Jungkook si sciacquò il viso, sebbene avesse ancora gli occhi rossi per il lungo pianto che aveva fatto. Le immagini di Yoongi che senza esitazione andava incontro a Taehyung, lo afferrava per la camicia completamente bagnata dalla vodka e lo baciava erano impresse in modo indelebile nella sua mente. Sebbene fosse altamente brillo – e lo era ancora –, le emozioni che aveva provato in quel momento lo avevano colpito nel petto, lasciandolo senza fiato.

Cos'era successo dopo? Yoongi e Hoseok si erano seduti sul divano e avevano parlato come se non fosse successo niente – e questo aveva fatto ancora più male al cuore di Jungkook –; Seokjin e Namjoon, completamente brilli, erano scomparsi e Jimin uguale, mentre Taehyung era rimasto in piedi per chissà quanto tempo con la faccia da pesce lesso mentre osservava il muro davanti a lui, e probabilmente era ancora lì. Jungkook, poiché non riusciva a stare nella stessa stanza con Yoongi dopo quello che era successo, era andato in bagno per sfogare la rabbia e il dolore in un lungo pianto.

Adesso si stava guardando allo specchio, mentre si domandava cosa avesse fatto per ritrovarsi in quelle condizioni: con il cuore spezzato e gli occhi rossi. Strinse le mani sul lavandino e chiuse le palpebre, ma non aveva più lacrime da poter versare: era stato prosciugato, era arido. Sapeva che il bacio era stato un obbligo, ma il fatto che Yoongi non lo avesse nemmeno guardato, come per dire: «Tranquillo, è solo un obbligo», l'aveva fatto soffrire il doppio. Lo aveva ignorato completamente, come se lui fosse niente.

Si diede uno schiaffo, perché non capiva il motivo per cui gli importasse così tanto di quello che era appena successo; non capiva perché si era sentito ferito quando Yoongi aveva baciato labbra che non erano le sue: non aveva alcun diritto per pensare a come potevano essere i loro corpi uniti, le loro bocche che si assaporano a vicenda, la loro voce che mormorava quelle parole. «È tutto così maledettamente sbagliato» sussurrò rivolto al triste riflesso nello specchio.

Decise quindi di fare un giro per calmarsi e per far andare via quel rossore dagli occhi. Non voleva farsi vedere in quelle condizioni dagli altri, soprattutto da Yoongi. Si sentiva ferito e... Si bloccò quando sentì dei gemiti provenire dalla sala dove di solito registravano le canzoni. «Perché devo sempre essere io a sentire quei due che scopano?» si domandò a bassa voce, roteando gli occhi. Continuò a camminare cercando di lasciarsi alle spalle – ancora una volta – quella brutta immagine, perché non riusciva a immaginare Seokjin e Namjoon che facevano l'amore. NO. Gli venivano i conati di vomito solo a pensarci, poi dopo le rivelazioni di obbligo o verità... Bleah.

Arrivò all'entrata e vide Taehyung immobile davanti alla porta che dava sulla strada. Osservava la figura che era seduta per terra, senza nemmeno una felpa o un giubbotto in pieno inverno. Era Jimin. E il castano, sbronzo e triste, che faceva fatica a stare in piedi senza barcollare, teneva in mano la propria felpa. Chiunque avrebbe capito che Taehyung amava Jimin. Ma Jungkook, che era molto amico di entrambi, sapeva anche che Jimin era completamente perso di Taehyung.

Jungkook rimase in silenzio a osservare il maggiore stringere la presa sulla felpa e uscire. Si avvicinò allora alla porta, osservandoli, senza capire il motivo per il quale si facevano del male. Si amavano, eppure non bastava. Era forse la paura di non essere ricambiato che frenava Taehyung? O qualcos'altro?

Un dubbio si fece strada nella sua mente. Se al posto di Jimin ci fosse stato Yoongi, seduto per terra con una sola camicia addosso, lui avrebbe fatto la stessa cosa di Taehyung: l'avrebbe raggiunto per portargli qualcosa di caldo, perché non gli avrebbe mai dato il permesso di ammalarsi. Si portò una mano al petto, proprio sopra al cuore, che in quel momento soffriva come non mai. Le lacrime, che era convinto di aver finito, rigarono le sue guance e lui appoggiò la testa sul vetro della porta, senza staccare gli occhi dai due innamorati anonimi. Non poteva essersi innamorato di Yoongi.

[...]

«TaeTae~» disse ridacchiando Jimin, anche se la sua testa diceva: STAI ZITTO, IGNORALO, È UN COGLIONE. Non lo fai? METTI IL BRONCIO, SUBITO. Beh, la sua bocca faceva tutt'altro, portandolo a sorridere. Era così contento che fosse venuto lì per lui. Se l'alcol lo fa riavvicinare a me, lo farò bere più spesso, pensava, mentre si godeva quegli attimi e iniziava a custodirli nel cuore.

Taehyung ridacchiò con lui. «ChimChim~» Jimin perse il conto del battiti al secondo. Era da troppo tempo che non sentiva quel nomignolo uscire dalle sue labbra preferite con quel tono dolce che lo faceva impazzire. Aveva passato un mese ad aspettare quelle parole con quel tono, e ora che gli erano arrivate esplodeva di gioia. «Mi sa che abbiamo bevuto un po' troppo».

Jimin fece finta di pensarci su. «Dici?» Poi fece segno a Taehyung di avvicinarsi e lui non se lo fece ripetere, ritrovandosi a pochi centimetri di distanza dalla sua persona preferita. «Ho sbirciato Namjoon-hyung e Jin-hyung che facevano l'amore».

Taehyung avvampò. «Che hai fatto?» esclamò e si allontanò di scatto da lui.

Jimin rise. «Non si sono accorti di niente, però-»

«ChimChim, sei un pervertito!»

I due scoppiarono a ridere all'unisono. Si godettero quell'atmosfera calma, dove finalmente tutto sembrava andare per il verso giusto. Non la smettevano di ridere, erano entrambi felicemente ubriachi e senza brutti pensieri per la testa, pensieri che li avevano divisi l'uno dall'altro. Ora potevano pensare solo a godersi la compagnia dell'altro.

Jimin si voltò a osservare il volto di Taehyung, sorridendo: amava la sensazione di stare accanto a lui, e si sarebbe goduto ogni singolo attimo questa volta, perché forse sarebbe stata l'ultima. Quindi impresse nella mente le immagini del suo profilo sorridente, spensierato e, soprattutto, ubriaco. Lo amava. Lo amava alla follia. Non credeva fosse umanamente possibile amare una persona così tanto da voler togliersi il cuore dal petto per regalarglielo e farlo sentire amato.

Ben presto i suoi pensieri si fecero malinconici. Ripensò alla prima volta che si erano conosciuti: erano al liceo, lui era il suo compagno di banco. Inizialmente la situazione era stata imbarazzante: c'era Jimin, un ragazzo insicuro che non si piaceva, quindi timidissimo, e poi c'era Taehyung, un ragazzo dalla bellezza afrodisiaca, ultra terrena, praticamente perfetto, che amava gli alieni. Ma lentamente, una volta per i compiti a casa, un'altra volta per i manga e gli anime che entrambi amavano, una volta ancora per alcuni libri in biblioteca e varie ricerche (da fare puntualmente con il proprio compagno di banco), avevano iniziato ad avvicinarsi, diventando così migliori amici, poi soulmates. Almeno fino a un mese fa.

«Sai, mi mancano i vecchi tempi» si lasciò sfuggire Jimin in un soffio. Sperò vivamente che Taehyung non avesse sentito, perché se avesse iniziato a spiegare ciò che intendeva non sarebbe finita bene, lo sapeva. Perché sono così stupido?

«Ovvero?»

Jimin si maledisse. «Lascia perdere» mormorò, con lo sguardo rivolto verso il basso.

Le dita del castano gli presero il mento, i loro occhi si incrociarono e si ritrovarono e i loro cuori iniziarono a galoppare l'uno verso l'altro. Ho bisogno di te, urlavano, ma nessuno dei due pareva dargli ascolto. Si erano persi in loro stessi.

«Jimin» sussurrò Taehyung. I loro visi erano tremendamente vicini. «Parla».

«Mi mancano i tempi in cui eravamo inseparabili. Ti ricordi l'inizio della nostra amicizia?» Gli occhi di entrambi si riempirono di lacrime: mi manchi. «Io ero così timido e insicuro, tu sembravi così perfetto ai miei occhi...»

Taehyung singhiozzò e Jimin ridacchiò. «Anche tu, ChimChim» mormorò poi, mentre una lacrima rigava il suo volto perfetto.

Il biondino arrossì. «Poi abbiamo iniziato a fare conoscenza e siamo arrivati ad essere ciò che eravamo fino a un po' di tempo fa. Perché?» domandò con voce tremante.

Il cuore di Taehyung si spezzò nel sentire il dolore che traspariva dalla sua voce. Era ubriaco, sì, ma se c'era lui sapeva perfettamente cosa non doveva fare. «Non è importante».

«Non è importante!?» esclamò Jimin e si alzò di scatto. L'alcol in circolo lo fece barcollare, ma fece finta di niente: aveva il cuore completamente a pezzi, era questo che contava. «Allora avevo ragione quando ho detto a Yoongi che a te... a te... non te n'è mai fregato un cazzo di me!»

Le lacrime iniziarono a scendere sul suo candido volto e Taehyung si alzò barcollando, mettendo le mani sul suo volto per asciugarle. «Jimin–»

«Non mi toccare!» gridò l'altro e gli diede una spinta per allontanarlo dal suo corpo. Per il troppo alcol Taehyung cadde a terra, ma si rialzò subito. «Sei uno stronzo, una persona di merda» Cominciò a singhiozzare. «E pensare che i-io...» Sono innamorato di te! «ci tengo a te! Come non ho mai tenuto a nessuno» Sei stato il mio primo amore. «E tu... brutto stronzo... hai praticamente giocato con me! Quando hai trovato qualcuno migliore di me te ne sei andato, c-come se io fossi niente».

Taehyung spinse indietro le lacrime che premevano per uscire. «Mi spieghi chi cazzo ti ha messo in testa queste cose?»

Jimin si passò una mano sugli occhi per cercare di asciugare le lacrime, che però continuavano a scivolare copiosamente sul suo viso. Odiava il senso di debolezza che lo assaliva quando era in sua compagnia. Da quando quel ragazzo era entrato a far parte della sua vita, era diventato ancora più fragile di quanto già non fosse. Taehyung era il suo punto di forza, la sua ancora, ma anche la sua più grande debolezza.

«Tu, Taehyung, tu!» rispose poi senza smettere di urlare, tra le lacrime e il senso di vuoto che lo opprimevano. Sono insignificante anche per lui. «È palese il fatto che non ti importi niente di me. Tu eri l'unico, cazzo! Io mi ero affidato completamente a te e-» Singhiozzò. «Fanculo all'alcol, che non mi fa fare un discorso serio, cazzo» Si passò una mano tra i capelli per la frustrazione, gesto che era ormai familiare e indimenticabile per Taehyung. «E fanculo anche a te, Kim Taehyung, che mi rendi così debole da sempre. Vorrei non averti mai incontrato».

Fu in quel momento che il castano non ci vide più. Le lacrime avevano iniziato a rigare anche il suo viso, ma Jimin era troppo arrabbiato per accorgersi che non era l'unico a soffrire. Taehyung si avvicinò pericolosamente alla sua anima gemella, che arretrò fino a ritrovarsi con la schiena al muro. La paura che si era annidata dentro di lui salì alle stelle quando Taehyung appoggiò le mani ai lati della sua testa, sui mattoni freddi. I loro visi erano a pochi centimetri di distanza e il dolore sui volti di entrambi era palese, illuminato dai flebili raggi della luna.

Taehyung si avvicinò ancora di più al volto angelico di Jimin, osservandone i particolari. Anche quando era triste era bellissimo. «Davvero non avresti voluto incontrarmi?» gli chiese con voce roca.

, pensò Jimin, ma l'alcol rispose per lui. «No».

Taehyung non gli diede nemmeno il tempo di respirare che subito si gettò sulle labbra che bramava da troppo tempo. Era sbagliato ciò che stava facendo, eppure, in quel momento, gli era sembrata la cosa giusta da fare. L'unica cosa che voleva fare. La cosa che, al contrario, doveva fare, era lasciarlo lì. Le parole di Jimin l'avevano profondamente ferito, si sentiva una merda e forse lo era, ma l'alcol gli aveva fatto vedere solo lui, perché effettivamente non c'era nessun altro che contava quanto Jimin per Taehyung.

In quel bacio ci si mise tutto l'amore, il dolore e la rabbia che provava e fu sorpreso quando sentì le braccia di Jimin circondargli il collo e la sua lingua chiedere l'accesso. Senza esitare un attimo Taehyung aprì la bocca e le loro lingue si cercarono, si trovarono e non si lasciarono.

Taehyung afferrò il sedere di Jimin tra le mani e lo prese in collo, spingendolo ancora di più contro il muro. Le loro parti intime si toccarono creando frizione e il biondino gemette, facendo salire l'eccitazione di Taehyung alle stelle, ma quella notte i due pensarono solo a baciarsi, a mordersi le labbra e a urlare in silenzio il loro amore. La luna illuminava dolcemente le loro figure, regalandogli il più bello e doloroso ricordo della loro vita, almeno fino a quel momento.

È vero, ai problemi del domani ci avrebbero pensato domani, ma quello che avevano fatto li avrebbe distrutti, forse definitivamente.

a.a.
Questi spoiler alla fine di ogni capitolo mi garbano da morire, anche se voi li odierete come minimo.
Comunquee, li amo, li amo, LI AMO. Ho già detto che li amo? Dio, sono la mia vita.

(non mi odiate grazie - non ancora, almeno).

Lanjutkan Membaca

Kamu Akan Menyukai Ini

5.7K 506 4
[Broken's sequel] [OS] "Non mi dimenticherai, vero?" "Io? Dimenticarmi di te? Mai." Igirasolicolorpesca | 2018
80.4K 7.4K 21
Dove Jimin ogni giorno scrive frasi sulle sigarette di Yoongi. Started: 01.01.2017 Completed: 03.08.2018
50.8K 2K 38
Jimin scrive dei messaggi sulla chat di Yoongi senza inviarli. Iniziata: 12/06/18 Finita: 21/07/18
1.7K 205 15
sarà un ragazzo di nome Kang Taehyun o una ragazza di nome Kim Jieun a fare colpo su Choi Beomgyu? - - Beomgyu+Taehyun [txt] bl (boys love)